Il Consiglio dei Ministri riunitosi il 4 agosto, per l’ultimo appuntamento prima delle ferie estive ha approvato numerosi decreti. Si tratta in particolare di provvedimenti in materia di:
- Giustizia (decreto legge)
- Semplificazioni per le imprese (disegno di legge)
- Rilancio dell’economia nelle regioni Marche e Umbria disegno di legge
- Disposizioni per la appropriatezza prescrittiva e il corretto utilizzo dei farmaci per la disforia di genere (disegno di legge)
- Cooperazione in ambito penale nell’unione europea
- Valorizzazione della risorsa mare (disegno di legge approvato definitivamente).
Vediamo di seguito in sintesi le principali novità previste in ambito economico, illustrate nel comunicato stampa finale. Si segnala che l’esame del DDL Professioni sanitarie annunciato prima del Consiglio, è stato rinviato ad altra data
1) Decreto Giustizia 2025
Il decreto legge approvato in materia di giustizia contiene in particolare:
- nuove disposizioni per l’organizzazione giudiziaria e sul processo civile, per agevolare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), entro il termine del 30 giugno 2026.
- misure di adeguamento dell’organico della magistratura ordinaria alle attività connesse al controllo dell’esecuzione delle pene e alla tutela dei diritti delle persone detenute o soggette a misure restrittive della libertà personale.
- una integrazione della disciplina degli indennizzi riconosciuti per la violazione del termine ragionevole del processo per consentire il più efficiente e rapido smaltimento dei pagamenti.
2) Decreto Semplificazioni
Approvato invece con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce :
Misure di semplificazione in materia fiscale
Il testo prevede: la soppressione di alcuni riferimenti normativi nelle fatture per i soggetti che si avvalgono del credito d’imposta per investimenti relativi alle misure cd “Industria 4.0” e “Transizione 5.0”; la mancata sanzione in caso di ritrasmissione tempestiva delle dichiarazioni trasmesse telematicamente e scartate; i tempi per il versamento dell’imposta sostitutiva sui premi e la disciplina dell’acquiescenza all’avviso di accertamento o di liquidazione, mediante formulazione di un’istanza di accertamento con adesione.
Misure di semplificazione in materia di lavoro
Tra le principali misure in materia di lavoro, si prevede:
- che il lavoratore che fruisce del trattamento di integrazione salariale informi immediatamente il datore di lavoro, che ha richiesto il relativo intervento, nel caso in cui intraprenda un’attività lavorativa;
- che gli ITS Academy possano stipulare protocolli d’intesa con le imprese e con altri soggetti interessati per l’insegnamento presso gli stessi ITS;
- che nello svolgimento della formazione dei lavoratori il medico competente possa avvalersi, anche per la parte teorica, della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale in possesso delle conoscenze richieste dal programma.
Misure di semplificazione in materia di ambientale
Si stabiliscono:
- alcune semplificazioni in materia di bonifiche;
- l’esclusione dalla qualifica di industria insalubre delle imprese in possesso di certificazioni ambientali;
- semplificazioni nel riutilizzo dell’acqua per destinazione d’uso industriale;
- l’aggiornamento dei riferimenti normativi per l’individuazione dei rifiuti non pericolosi negli impianti industriali;
- l’assimilazione dei rifiuti trasportati per via marittima, sia in acque nazionali che internazionali, alle merci e quella dei rifiuti pericolosi alle merci pericolose; utilizzo del combustibile solido secondario, ottenuto da rifiuti non pericolosi;
- flessibilità temporale nell’uso del combustibile solido secondario.
Misure di semplificazione in materia di attività economiche
riguardanti in particolare:
- contratti di sviluppo
- regime amministrativo delle insegne di esercizio;
- l’installazione di apparecchi di distribuzione automatici e per le imprese operanti nel settore delle autoriparazioni;
- edificare in prossimità della cosiddetta “linea doganale”;
- in materia di microimprese (per la notifica delle violazioni dei dati personali, per il reperimento di un sostituto, per le sanzioni che conseguono all’accertamento da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro di violazioni delle norme in materia di lavoro e di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro da parte delle imprese, per l’enoturismo e l’oleoturismo);
- in materia di circolazione stradale e di abilitazione alla guida (per l’esame di idoneità professionale degli autotrasportatori, per le conseguenze dello spargimento di rifiuti sulle strade, per le commissioni mediche locali, per lo svolgimento degli esami di teoria per il conseguimento e il rinnovo dei titoli abilitativi alla guida);
- un’interpretazione autentica sul trasbordo del personale imbarcato tra unità dello stesso armatore;
- modifiche nell’ambito dei sistemi di qualificazione degli installatori di impianti alimentati da fonti rinnovabili;
- modifiche in tema di riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale.
3) Rilancio Economia Marche e Umbria
Le norme ampliano l’area della zona economica speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno, includendo altre due regioni italiane in transizione individuate dall’ordinamento europeo: la regione Marche e la regione Umbria, che accederanno cosi alle agevolazioni amministrative ed economiche previste per l’Abruzzo, già inclusa nella ZES Unica.
Nello specifico si prevedono:
- l’aggiornamento entro 60 giorni del Piano strategico della ZES Unica, in coerenza con il PNRR individuando, per ciasscuna regione i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari, per la riconversione industriale finalizzata alla transizione energetica,
- il credito di imposta per gli investimenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature e l’acquisto o l’ampliamento dei beni immobili strumentali realizzati nelle Marche o in Umbria nel periodo dal 10 gennaio al 15 novembre 2025, con semplificazione procedurale per l’accesso.
- Per i progetti anche in corso, inerenti alle attività economiche e l’insediamento di attività non soggette a SCIA o per le quali non è previsto il rilascio di un titolo abilitativo, si applichera la disciplina relativa al procedimento unico e autorizzazione unica.
4) Decreto legislativo su cooperazione UE su procedimenti penali
Il provvedimento in attuazione della legge di delegazione europea 2024 (legge 13 giugno 2025, n. 91), introduce norme per l’individuazione delle Autorità competenti di cui all’articolo 31 del regolamento (UE) 2023/1543 d, relativo agli ordini europei di produzione e agli ordini europei di conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali e per l’esecuzione di pene detentive a seguito di procedimenti penali, nonché delle procedure per l’emissione, ricezione, esecuzione e riesame degli ordini europei di produzione e di conservazione.
Il testo, tra l’altro:
- individua le autorità italiane competenti ad emettere un ordine europeo di produzione o di conservazione, al ricorrere delle condizioni stabilite dal regolamento;
- introduce una particolare procedura accelerata di emissione dell’ordine europeo di produzione e conservazione, non assimilabile ad analoghe procedure previste dalla legge processuale interna;
- designa il Ministro della giustizia quale autorità centrale responsabile della trasmissione amministrativa dei certificati di ordine europeo di produzione (EPOC) e dei certificati di ordine europeo di conservazione (EPOC-PR), delle notifiche, nonché della ricezione dei dati e delle notifiche e della trasmissione dell’altra corrispondenza ufficiale relativa a tali certificati od ordini;
- indica le autorità italiane di esecuzione competenti a ricevere un ordine europeo di produzione, di conservazione, un EPOC e un EPOC-PR;
- indica la procedura di riesame degli ordini di produzione contrastanti con un obbligo previsto dal diritto applicabile di un Paese terzo.
5) Disegno di legge Risorsa Mare
Il disegno di legge sulla valorizzazione del Mare approvato tenendo conto anche del parere della Conferenza Stato regioni, mira a promuovere una strategia nazionale integrata per la valorizzazione del mare come risorsa economica, culturale e ambientale. Si articola in sette capi, spaziando dal coordinamento delle politiche marittime alla disciplina della subacquea ricreativa, dalla cantieristica, alla nautica da diporto alla pesca.
- Nel Capo I, viene potenziato il ruolo del Comitato interministeriale per le politiche del mare (CIPOM), con l’obiettivo di coordinare gli indirizzi strategici e attuare il Piano del mare. Il Capo II istituisce la zona contigua marittima fino a 24 miglia, disciplinandone l’estensione, i diritti esercitabili (controlli doganali, sanitari, immigrazione e tutela dei beni culturali) e i rapporti con altri Stati.
- Il Capo III regola l’attività subacquea a scopo ricreativo, definendo requisiti per istruttori, guide e centri di immersione, con standard di sicurezza, tutela ambientale e sanzioni amministrative. Si istituiscono “zone di interesse turistico subacqueo” per valorizzare i fondali e incentivare itinerari sostenibili.
- Il Capo IV introduce modifiche al codice della nautica da diporto per favorire l’uso commerciale delle imbarcazioni, semplificare le procedure, prevenire danni ambientali e gestire la conversione di patenti nautiche estere.
- Il Capo V interviene sulla navigazione marittima e la cantieristica: regola i consulenti chimici di porto, digitalizza i documenti di bordo e modernizza la normativa su iscrizioni navali e sicurezza.
- Il Capo VI prevede misure a favore delle isole minori (punteggi aggiuntivi per docenti e operatori sanitari), norme su rifornimento idrico, ricerca scientifica, pesca e ammortizzatori sociali.
- Infine, il Capo VII stabilisce la clausola di invarianza finanziaria, salvo quanto previsto per gli sgravi contributivi ai pescatori reimbarcati dopo demolizione di imbarcazioni.
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