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“Target Pnrr centrato in anticipo”


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Con oltre 184mila cittadini raggiunti al 31 luglio 2025 (184.600, per la precisione), attraverso attività di supporto e formazione all’uso dei servizi e delle tecnologie digitali, la Regione centra con ben cinque mesi di anticipo l’obiettivo stabilito dal progetto nazionale “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale nell’ambito della Missione 1 Componente 1 PNRR.

A renderlo noto è lo stesso ente, al quale era stato assegnato un target iniziale di 183.000 cittadini da supportare con attività di facilitazione entro il 31 dicembre 2025. “Il raggiungimento dell’obiettivo con così largo anticipo consolida la Puglia come esempio virtuoso a livello nazionale. La Puglia è la prima tra le Regioni più popolose a raggiungere questo obiettivo”, evidenzia una nota.

Un risultato reso possibile grazie al lavoro quotidiano e capillare degli oltre 460 facilitatori digitali pugliesi, veri protagonisti della iniziativa, insieme ai coordinatori dei progetti locali che hanno costruito una grande rete, capillarmente diffusa su tutto il territorio regionale.

Presidiando i 231 Punti Digitale Facile in tutta la Puglia – ospitati in biblioteche, uffici comunali, spazi pubblici, centri per l’impiego, strutture sanitarie, università – i facilitatori hanno offerto un supporto personalizzato a cittadini di ogni età e condizione, contribuendo in modo decisivo alla riduzione del divario digitale nella nostra regione, intercettando esigenze e fragilità con competenza e sensibilità.

Fondamentale il coordinamento regionale del progetto, svolto dalla Sezione Crescita digitale delle persone, del territorio e delle imprese del Dipartimento Sviluppo Economico, quale Soggetto Attuatore, che con il supporto della società in house InnovaPuglia S.p.A., ha diretto e dato impulso ad una iniziativa complessa con il coinvolgimento di 50 Soggetti Sub-Attuatori.

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“Questo risultato non è frutto del caso – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – ma di un investimento convinto nell’inclusione digitale come diritto di cittadinanza. Essere tra le prime Regioni a raggiungere il target nazionale ci riempie di orgoglio, ma soprattutto conferma la validità di un modello in cui le persone vengono prima della tecnologia. I facilitatori digitali pugliesi, con il loro lavoro competente e umano, insieme con le professionalità presenti nei nostri enti locali, hanno reso possibile tutto questo”.

Il percorso formativo e di facilitazione ha riguardato tematiche fondamentali per la vita quotidiana digitale: dal rilascio e utilizzo dello SPID al fascicolo sanitario elettronico, dall’accesso ai servizi pubblici online alla sicurezza informatica, fino alla gestione della posta elettronica e dei profili social personali. La facilitazione è avvenuta sia in modalità individuale sia di gruppo, in presenza e online, adattandosi alle esigenze dei cittadini. Sono stati erogati oltre 219.000 servizi, dato che conferma anche un apprezzamento dei cittadini per le attività svolte nei punti, in quanto molti sono stati i contatti successivi alla prima facilitazione. Un’iniziativa che ha supportato anche la riduzione del divario di genere nell’uso delle tecnologie digitali, che soprattutto nelle fasce della popolazione più anziana rappresenta una criticità: 99.815 (54%) sono state le donne che hanno usufruito dei servizi di facilitazione. Apprezzamento da parte di tutte le fasce di età della popolazione pugliese, con valori percentuali importanti sia nelle fasce più giovani, a testimonianza che il divario digitale non è solo una questione anagrafica, sia nella popolazione più anziana, come si evince dalla distribuzione dei partecipanti per età: 16,77% (18-29 anni); 47,05% (30-54); 29,1% (55-74); 7,96% (oltre 75)

Un’esperienza entusiasmante che sta coinvolgendo tutti i territori, come sottolineato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Innovazione, Alessio Butti: “Il Governo e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale hanno puntato molto su questo progetto e la Regione Puglia ne ha compreso bene lo spirito, raggiungendo il target previsto con largo anticipo. È un traguardo importante, che dimostra come, con visione strategica e lavoro condiviso, l’inclusione digitale possa diventare realtà concreta. Il lavoro dei facilitatori è stato determinante e rappresenta un modello che guardiamo con interesse anche per le possibili evoluzioni future del progetto”.

Fondamentale il ruolo dei Comuni pugliesi, coinvolti dalla Regione in qualità di Sub-attuatori, come evidenziato da Fiorenza Pascazio, presidente di ANCI Puglia: “Il raggiungimento del target PNRR conferma l’impegno dei Comuni pugliesi nell’inclusione digitale, con una rete di Punti di facilitazione attiva e diffusa su tutto il territorio regionale. Questi presìdi offrono supporto concreto ai cittadini, soprattutto ai più fragili, per accedere ai servizi online. ANCI Puglia continuerà a sostenere questo percorso, convinta che la transizione digitale debba essere anche un processo di inclusione sociale e territoriale, grazie a strumenti di cittadinanza attiva e partecipata”.

Oltre agli Ambiti Territoriali Sociali dei Comuni, al progetto collaborano come Soggetti Sub-attuatori anche le agenzie regionali ARPAL e AReSS, l’Università di Foggia, Camera di Commercio di Foggia, che si avvalgono della collaborazione di numerosi enti del Terzo Settore. La misura è finanziata nell’ambito del PNRR – Missione 1 – Componente 1 – Investimento 1.7.2.

Tutti i dettagli sul progetto regionale, la mappa interattiva dei Punti Digitale Facile, le modalità di accesso, gli orari e le sedi sono disponibili sul sito web www.regione.puglia.it/puntodigitalefacile

L’operatività dei punti di facilitazione, nonostante il target già raggiunto, continuerà ad essere assicurata per tutto il 2025. Inoltre, la Giunta regionale della Puglia, convinta che l’alfabetizzazione digitale sia oggi una delle principali leve di coesione sociale e partecipazione democratica, con la recente deliberazione n. 1018 del 22 luglio 2025, ha manifestato l’interesse alla prosecuzione delle attività dei Punti Digitale Facile fino al 30 giugno 2026, secondo quanto previsto dalla recente informativa pubblicata dal Dipartimento Trasformazione Digitale.

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