L’Umbria entra ufficialmente nella Zona economica speciale (Zes), insieme alle Marche, con l’estensione dell’intero territorio regionale. Una misura strategica fortemente voluta a livello regionale e nazionale che, secondo i principali esponenti politici umbri, rappresenta una svolta storica per lo sviluppo economico, occupazionale e infrastrutturale del territorio.
La Zes è un’area geografica delimitata, all’interno di un territorio nazionale, in cui vengono applicati regimi fiscali, contributivi e amministrativi agevolati rispetto al resto del Paese, con l’obiettivo di: attrarre investimenti pubblici e privati; favorire lo sviluppo economico e industriale; stimolare l’occupazione e rilanciare aree in difficoltà economica o infrastrutturale.
Proietti: “Una notizia di grande importanza per il futuro dell’Umbria”
La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha espresso grande soddisfazione per l’inserimento dell’Umbria tra le Zes: “L’inclusione dell’Umbria tra le Zone economiche speciali, che avevamo fortemente chiesto, è una notizia di notevole importanza per il futuro della nostra Regione. Questa decisione della premier Giorgia Meloni, che ringrazio, costituisce un’opportunità concreta per dare un forte impulso alla nostra economia e alla nostra crescita”.
Proietti ha sottolineato l’importanza delle agevolazioni fiscali, degli sgravi contributivi e delle semplificazioni amministrative previste, aggiungendo: “Siamo convinti che l’Umbria saprà sfruttare appieno questa opportunità per rafforzare i propri settori produttivi e infrastrutturali, trattenere e attrarre giovani talenti e sostenere una crescita duratura e sostenibile”.
Prisco: “Una straordinaria occasione per la competitività”
Il sottosegretario al Ministero dell’Interno e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Emanuele Prisco, ha lodato la scelta del Governo: “Ringrazio il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro Foti per l’attenzione verso la nostra regione. L’estensione della Zes all’Umbria è una decisione strategica che riconosce le potenzialità del nostro tessuto produttivo”.
Secondo Prisco: “La Zes rappresenta una straordinaria occasione per sostenere la competitività delle imprese umbre e rilanciare lo sviluppo, in particolare nelle aree interne”.
Marchetti (Lega): “Una svolta attesa da anni”
Il consigliere regionale Valerio Marchetti, della Lega, ha parlato di una “giornata storica”: “Oggi il Consiglio dei Ministri sancirà l’ingresso dell’Umbria nella Zes. Una misura attesa da anni, che apre una nuova fase di sviluppo e competitività per il nostro territorio”.
Ha poi evidenziato la concretezza dell’azione del centrodestra: “Mentre altri si dedicano al presenzialismo, la Lega e il centrodestra continuano a lavorare a vantaggio dell’Umbria”.
Squarta: “Atto di giustizia economica e territoriale”
Anche l’europarlamentare umbro di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, ha sottolineato il valore del provvedimento:
“L’estensione della Zona Economica Speciale unica all’Umbria rappresenta una svolta storica. Finalmente anche l’Umbria avrà gli stessi strumenti delle regioni più competitive”.
Squarta ha rimarcato l’impatto sul lavoro e le imprese: “Significa creare lavoro, attrarre investimenti, meno tasse e meno burocrazia. È un modello che ha già funzionato nel Sud e ora può essere applicato anche da noi”.
Il gruppo FdI in Regione: “Una visione strategica premiata”
Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia ha rivendicato il risultato come frutto di un’azione politica coerente: “L’estensione della Zes premia una visione strategica chiara e coerente, costruita dal centrodestra regionale e sostenuta dal Governo Meloni”.
I consiglieri Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei hanno ricordato:
“Dal 2019 abbiamo ereditato un’Umbria in difficoltà. Grazie a un lavoro serio e alla programmazione comunitaria, oggi possiamo consolidare la crescita con strumenti come la Zes”.
Movimento 5 Stelle: “Battaglia storica nostra, la destra ci ha copiato”
Con toni critici, i parlamentari Emma Pavanelli e Giorgio Fede del Movimento 5 Stelle hanno commentato così il provvedimento: “Dopo anni di immobilismo del centrodestra, oggi, a pochi mesi dalle elezioni, si svegliano per istituire le Zes anche per l’Umbria. È una battaglia che il M5S porta avanti da anni. Ora la destra, pur di salvare la faccia, copia le nostre proposte”.
E hanno aggiunto: “L’istituzione delle Zes a ridosso delle elezioni è solo propaganda. Non basta una sigla per cambiare la realtà: servono coerenza politica e strategia, tutte qualità che alla destra mancano”.
Zaffini (Lega): “Finalmente il Governo ha ascoltato le nostre richieste”
Il senatore della Lega e sindaco di un comune umbro, Franco Zaffini, ha accolto con favore la misura:
“La Zes è un’occasione unica di sviluppo per l’Umbria, che potrà agganciare il trend di crescita già avviato in altre regioni. Il Governo ha finalmente recepito le richieste avanzate dalla Lega”.
I consiglieri regionali Betti e Michelini (Pd)
“L’ingresso nelle zone economiche speciali è anche il riconoscimento del fatto che la Regione ha vissuto una fase di rallentamento dello sviluppo”, ma che ora “punta a diventare una regione locomotiva, capace di agganciare regioni più avanzate”, con l’ambizione di “crescere come modello di sviluppo sostenibile attento al welfare, alla coesione sociale e al sostegno alle categorie più fragili”.
Camera di Commercio: “Occasione per attrarre investimenti”
Il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, ha sottolineato l’impegno dell’ente:
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’ingresso dell’Umbria nella Zes, che offrirà importanti opportunità di crescita. L’Ente camerale ha sempre sollecitato questo passaggio con convegni e posizioni pubbliche”.
Ha inoltre ricordato il ruolo delle Camere di Commercio: “Il Suap della Zes è gestito da Unioncamere in sinergia con le Camere dei territori, con l’obiettivo di rendere concreti i vantaggi della sburocratizzazione e dell’attrazione degli investimenti”.
Cgil Umbria: “bene, ora tempi e risorse certe”
“Bene la Zona economica speciale e che l’attuale giunta regionale si sia spesa per questo, ora però chiediamo che si apra al più presto un confronto serio e serrato sulle scelte da attuare con la definizione di tempi e risorse certe”. Questo il commento della segretaria generale di Cgil Umbria Maria Rita Paggio dopo che il governo Meloni è riuscito a ottenere l’introduzione dell’Umbria, insieme alle Marche, nella Zona economica speciale (Zes) unica del Mezzogiorno.
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