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Bando Smart&Start Italia, al via finanziamenti per startup italo-francesi, come fare domanda


Invitalia ha pubblicato sul suo sito web una nuova partnership in seno al programma Smart&Start, nata dall’accordo con Bpifrance, la banca pubblica francese di investimento, finalizzata a sostenere le startup innovative italiane interessate ad avviare dei progetti congiunti con le imprese francesi, potendo accedere in maniera preferenziale a finanziamenti da parte di entrambe le organizzazioni. 

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Grazie a tale intesa, le iniziative imprenditoriali interessate a ottenere le agevolazioni saranno valutate con un percorso semplificato da Invitalia e Bpifrance, in base ai rispettivi criteri di ammissibilità. 

Per le startup innovative finanziate mediante l’accordo, oltre al finanziamento a tasso zero, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 30%, elevato al 40% nel caso in cui le startup siano localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Chi sono le imprese beneficiarie di Smart&Start

Le imprese beneficiarie di Smart&Start sono le startup innovative nazionali che realizzano progetti di innovazione comuni con le imprese francesi, finalizzate allo sviluppo e all’introduzione sul mercato di prodotti, soluzioni o applicazioni operative. 

I requisiti di ammissibilità dei soggetti beneficiari sono quelli già noti con l’art. 2 del D.M. del 23 gennaio 2025 e, in particolare, il possesso dei requisiti di cui all’art. 4 del D.M. del 24 settembre 2014, ovvero:

  • la costituzione da non più di 48 mesi;
  • la piccola dimensione;
  • la sede legale e operativa sul territorio nazionale.

Tra gli altri requisiti di ammissibilità, la regolare costituzione e iscrizione nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese, il pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria, non essere sottoposte a procedure concorsuali, non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in conto bloccato gli aiuti individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea e, ancora ,aver restituito agevolazioni godute per cui è stato disposto dal ministero un ordine di recupero. Sono escluse le imprese in difficoltà secondo quanto stabilito dal regolamento di esenzione.

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I progetti finanziabili con il bando Smart&Start

Le agevolazioni previste dal programma Smart&Start per i progetti bilaterali sono destinate solo alla parte italiana. Non sono pertanto finanziabili sulla misura nazionale le imprese francesi che sono state destinatarie per la propria quota di attività dei progetti bilaterali di finanziamenti del soggetto gestore responsabile di parte francese. 

Per il resto, come per tutti i piani di impresa e i programmi di investimento ammissibili alle agevolazioni Smart & Start per startup innovative, anche questi progetti dovranno rispettare i requisiti di cui all’art. 5 del D.M. del 24 settembre 2014 ed essere coerenti con gli importi indicati nell’accordo di partenariato.

Come fare domanda per il bando Smart&Start Italia 2025

La domanda di agevolazione Smart&Start deve essere presentata dal 15 settembre 2025 attraverso la procedura informatica messa a disposizione dal sito internet Invitalia.

Alla domanda occorre allegare il piano di impresa, il documento di sintesi del progetto in lingua inglese (disponibile sulla piattaforma informatica di Invitalia per la presentazione delle domande), l’accordo di partenariato redatto secondo lo schema disponibile sul sito del soggetto gestore, indicante:

  • ambito e obiettivi della collaborazione;
  • durata della collaborazione;
  • modalità di collaborazione e attività previste;
  • suddivisione delle competenze, dei costi e delle spese per ciascuna impresa partecipante e relativo piano di finanziamento;
  • disciplina sullo sfruttamento di eventuali diritti di proprietà intellettuale, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati delle attività comuni.

Cosa succede dopo aver presentato la domanda 

Dopo la presentazione, la domanda sarà sottoposta alle verifiche istruttorie previste, per accertarne l’ammissibilità. La valutazione è svolta d’intesa con Bpifrance, soggetto gestore della parte francese, che analizza l’eleggibilità della controparte imprenditoriale transalpina.

Al termine del procedimento istruttorio il soggetto gestore adotta la delibera di ammissione o non ammissione alle agevolazioni e ne dà comunicazione all’impresa. Nel primo caso, il soggetto gestore procede contestualmente a domandare la documentazione funzionale alla stipula del contratto di finanziamento, che dovrà pervenire entro 30 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di ammissione

Per maggiori informazioni è possibile consultare la circolare del ministero delle Imprese e del Made in Italy dello scorso 28 luglio 2025.

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