Un richiamo alla concretezza e alla sostenibilità come leva di trasformazione e competitività per le aziende. Il prossimo 4 settembre si apre l’edizione 2025 della Sustainability week, il principale evento organizzato all’interno della Sustainable Finance Partnership di Borsa Italiana, sui temi della sostenibilità che dai confini nazionali negli anni ha coinvolto anche le altre borse del circuito europeo Euronext. Il ciclo di incontri si aprirà proprio con una tavola rotonda con le principali società di infrastrutture strategiche del Paese, elettricità, risorse idriche, utilities e trasporti, architrave fondamentale della transizione a un modello di sviluppo sostenibile. Seguiranno incontri e dibatti che coinvolgono tutti gli attori del mercato, aziende, investitori, asset manager consulenti e banche, per un confronto diretto sul modo migliore per veicolare le risorse per finanziare la transizione ecologica in modo efficace e redditizio.
Patrizia Celia, Head of Large Caps and Investment Vehicles Listing Sales Italy di Euronext che coordina la Sustainable Finance Partnership, anticipa alcuni dettagli dei prossimi appuntamenti in questa intervista con ESGnews.
Quali sono le novità della Sustainability week 2025?
Con la Euronext Sustainability Week 2025 ci siamo posti l’obiettivo di riportare al centro la rilevanza economica degli investimenti in sostenibilità, aldilà delle mutate condizioni regolamentari e geopolitiche, partendo dagli investimenti in adattamento, resilienza e transizione di imprese, infrastrutture e interi sistemi economici fino ad arrivare alle opportunità di ingresso in nuovi mercati grazie alla transizione verso modelli economici sostenibili.
Ci piacerebbe che imprese e investitori potessero approfittare della spinta alla semplificazione burocratica per concentrarsi sulle iniziative materialmente strategiche in tema di mitigazione dei rischi e sviluppo di nuove opportunità.
Per tale motivo abbiamo deciso di partire con una riflessione sullo stato delle infrastrutture del nostro Paese, le loro esigenze di investimento in adattamento, resilienza, innovazione al fine di evitare spreco di risorse scarse, ma anche di adattarsi a nuove tecnologie, soluzioni e mix energetico.
Per poi concentrarsi sui bisogni concreti delle imprese, dalla necessità di semplificare la burocrazia, al recupero di competitività, alle scelte di finanza aziendale, al supporto di Asset Owner nel finanziare la transizione, al dialogo costruttivo con gli Asset Manager nella definizione delle priorità di intervento, alla partnership strategica tra capi filiera e PMI nel raggiungimento degli obiettivi comuni di transizione, decarbonizzazione e competitività.
Insomma, riportiamo al centro dell’attenzione il fare impresa e come, malgrado i nuovi equilibri geopolitici, la resilienza, sopravvivenza e crescita delle imprese sia ancora legata anche a fenomeni ambientali, sociali e di governo societario.
Il tutto senza dimenticare le mutate condizioni esterne e interrogandoci sull’attualità del framework degli investimenti ESG, alla luce degli importanti piani di investimento strategici dell’Unione Europea, dall’autonomia energetica agli investimenti in aerospazio e difesa.
Il cuore dell’evento sarà la giornata del 9 settembre con la mattinata di apertura dedicata alla sostenibilità come driver di crescita e competitività. Ci può dare qualche anticipazione su speaker e programma?
L’evento di apertura della Euronext Sustainability Week 2025 sarà un’occasione di confronto sui principali trend e sulle più recenti sfide che imprese, investitori e policy maker affrontano nel coniugare sostenibilità e competitività.
Il dibattito partirà dalle evidenze globali di una sempre maggiore emersione di modelli economici sostenibili remunerativi per imprese e investitori, per poi aprire la conversazione su come trasformare la spinta alla semplificazione normativa in un framework a supporto della competitività delle imprese. SBTi ci proietterà verso i nuovi framework con validazione scientifica di decarbonizzazione per poi ascoltare le esperienze di alcune delle nostre società quotate.
Partiremo dalle opportunità offerte dalla transizione energetica e digitale, per poi toccare i temi di resilienza, adattamento, crescita e competitività delle imprese familiari e, come di consueto all’interno degli eventi di Borsa Italiana, faremo infine il punto sullo stato dell’arte della finanza sostenibile, partendo da una overview mondiale per poi toccare le esigenze domestiche e le ultime esperienze di emissione di strumenti obbligazionari.
15 i rappresentanti C-Level di primarie aziende e istituzioni che si alterneranno sul palco: Claudia Parzani (Chair, Borsa Italiana), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Professor of Strategy, SDA Bocconi School of Management), Chiara Mosca (Commissioner, CONSOB), Massimo Battaini (CEO, Prysmian), Francesco Starace (Chair SBTi, Partner EQT Group), James Ferragamo (Chief Product & Transformation Officer, Ferragamo), Beatrice Buzzella (Chair and CEO, Green Oleo), Erica Alessandri (Board Member, Technogym), Fabrizio Testa (CEO and GM, Borsa Italiana), Swami Venkataraman (Associate Managing Director, Global
Head of Assessments, Moody’s Ratings), Fabio Massoli (CFO, Cassa Depositi e Prestiti), Alessandra Genco (CFO, Leonardo), Luca Passa (CFO, Snam), Maurizio Pastore (Head of Debt and Funds Listing, Euronext), Barbara Lunghi (Head of Equity Primary Markets, Borsa Italiana).
Nel pomeriggio due sessioni parallele affronteranno il tema della mitigazione e resilienza da una parte e del ruolo dei green bond dall’altra. Quali spunti potranno emergere?
Il programma pomeridiano si compone di due track paralleli con oltre 20 speaker. Il primo track approfondirà la sostenibilità come driver di crescita e competitività per poi arrivare al tema della mitigazione dei rischi e ai necessari piani di investimento in adattamento, resilienza e transizione. Guarderemo quindi a quegli investimenti societari che sono oggi fondamentali per garantire la resilienza e la crescita sostenibile delle imprese.
Il secondo track si focalizzerà sull’evoluzione dei mercati obbligazionari ESG, mettendo in evidenza le ultime novità negli standard europei e in termini di prodotto, per poi arrivare agli strumenti finanziari emergenti e alle possibili innovazioni di processo e distribuzione.
Il secondo giorno invece quale sarà il programma?
Il 10 settembre ci concentreremo sul ruolo strategico degli asset owner nella definizione delle strategie di investimento e degli asset manager nel dialogo con gli emittenti.
Un’attenzione particolare sarà dedicata alle attività di stewardship e di collective engagement, strumenti sempre più utilizzati dagli investitori per trasferire agli emittenti le proprie sensibilità e priorità strategiche. Strumenti che ci piacerebbe vedere sempre più usati anche dalle imprese nella ricerca di feedback rispetto alle proprie strategie di crescita e che supportiamo non solo tramite il dialogo pubblico, ma anche tramite l’organizzazione di una virtual investor conference in cui ospiteremo momenti di collective engagement e incontri individuali tra investitori domestici e internazionali e una selezione di 59 società italiane pubbliche e private.
Il giorno 11 settembre sarà invece dedicato alle piccole e medie imprese, come appare il loro coinvolgimento sul fronte ESG dall’osservatorio di Borsa Italiana?
Abbiamo deciso di dedicare un intero evento al legame sempre più stretto tra capi filiera e PMI. Gli obiettivi strategici di trasformazione, decarbonizzazione e competitività dei grandi gruppi possono essere raggiunti solo grazie al contributo delle intere filiere.
Partiremo dalle esigenze di alcuni grandi gruppi e dalle iniziative poste in essere per supportare la trasformazione delle PMI in filiera, per poi ascoltare direttamente il punto di vista delle PMI e analizzare gli strumenti concreti a loro disposizione. In questa cornice, si colloca anche il Documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e banche, frutto del lavoro del Tavolo per la Finanza Sostenibile, promosso dal MEF che sarà presente nel corso dell’evento con un keynote.
Una novità è anche rappresentata dal fatto che i dibattiti avranno come moderatori professionisti della Sustainable Finance Partnership di Borsa Italiana. Quale sarà il loro ruolo?
Da diversi anni ci avvaliamo del contributo del Sustainable Network, che conta ad oggi 23 Membri, per complementare le nostre competenze tipicamente finanziarie con la loro preziosa esperienza in tema di sostenibilità. Si tratta di intermediari, studi legali, investitori, esperti di decarbonizzazione e sostenibilità che quotidianamente supportano i nostri stakeholders nell’affrontare le sfide e nel cogliere le opportunità della transizione. Un prezioso network di professionisti che ci aiuta ad avere sotto controllo gli sviluppi del mercato e a far sì che i nostri emittenti e i nostri investitori siano sempre stimolati e supportati nel trovare le giuste risposte e le giuste strategie rispetto agli scenari emergenti.
Ci piace ricordare in questo contesto anche l’importante ruolo delle società quotate e le società emittenti di strumenti obbligazionari che ogni anno rispondono prontamente alla nostra proposta di mettere a fattor comune la propria esperienza per la crescita del mercato.
La disponibilità del Sustainable Network e delle società è segno dell’importante ruolo che la nostra Euronext Sustainability Week continua a svolgere nell’educare il nostro mercato finanziario.
A 10 anni dal nostro primo Sustainability Day e a 3 anni dalla prima Euronext Sustainability Week, l’iniziativa continua a essere un momento ambìto di condivisione di visioni, strategie, esperienze, criticità e prospettive future.
Inoltre il 4 settembre ci sarà un incontro su infrastrutture, energia e difesa. Quanto è importante il ruolo degli investitori nello sviluppo di questi servizi essenziali?
Il 4 settembre, in occasione dell’Investor Conference dedicata ai settori delle infrastrutture, dell’energia e della difesa, oltre agli incontri one-to-one in presenza tra 26 società pubbliche e private e investitori domestici e internazionali, ospiteremo un panel pubblico sulle principali sfide e opportunità legate agli investimenti in ammodernamento e trasformazione delle nostre infrastrutture. Dalle infrastrutture che dovranno adattarsi al nuovo mix energetico, alle infrastrutture idriche alle infrastrutture a supporto di una viabilità sempre più sostenibile, integrata e digitalizzata.
Il programma di investimenti in interventi di ammodernamento, resilienza, adattamento, digitalizzazione e realizzazione di nuove infrastrutture è importante. Solo grazie alla combinazione di investimenti pubblici e privati sarà possibile dotare il nostro Paese di un sistema più moderno, efficiente e sostenibile.
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