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Francesco Canzonieri, l’uomo che ha creato Nextalia


Ad agosto 2025 Francesco Canzonieri è tornato sotto i riflettori della finanza italiana con un’operazione da prima pagina: l’acquisizione, insieme al fondo internazionale Advent, di una quota di controllo in Tinexta, realtà attiva nella trasformazione digitale, con l’obiettivo di avviare il delisting da Piazza Affari. È l’ultima mossa di un manager che, dopo vent’anni di carriera tra Goldman Sachs, Barclays e Mediobanca, ha scelto di fondare Nextalia per costruire un ponte tra capitali privati e imprese italiane ad alto potenziale.

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In pochi anni, la sua Sgr ha raccolto miliardi di euro, messo a segno operazioni in settori chiave come la transizione energetica e il digitale, e attirato l’interesse di famiglie industriali storiche. Il suo nome è ormai una presenza costante nelle principali operazioni di private equity made in Italy.

Una carriera tra Londra e Milano

Nato in Calabria e laureato in Economia all’Università Bocconi, Canzonieri inizia la sua carriera nella finanza internazionale con Goldman Sachs a Londra, dove si occupa di M&A. Passa poi a Barclays, seguendo grandi operazioni nei settori finanziario e assicurativo. Nel 2010 entra in Mediobanca e diventa in pochi anni co-head globale del Corporate & Investment Banking, partecipando a operazioni chiave come l’Opa di Intesa Sanpaolo su Ubi, la fusione tra Inwit e Vodafone Towers e il percorso di quotazione di Nexi.

La sua è una carriera costruita all’incrocio tra competenza tecnica e visione strategica. Ma nel 2021 sceglie un’altra strada.

Nextalia: la sfida imprenditoriale

Nel 2021 Canzonieri lascia Mediobanca per fondare Nextalia Sgr, società indipendente nata con il sostegno di importanti investitori istituzionali italiani: Intesa Sanpaolo, UnipolSai, Micheli Associati, Confindustria, Coldiretti e altri. L’obiettivo è chiaro: creare una piattaforma di investimento dedicata alle eccellenze italiane, capace di coniugare ritorno economico e impatto sul sistema produttivo.

Nextalia oggi gestisce circa due miliardi di euro attraverso più fondi, spaziando dal private equity al venture capital, dal credito al capitale di rilancio. Con una squadra snella ma altamente specializzata, guidata direttamente da Canzonieri, si è affermata come punto di riferimento per gli imprenditori italiani in cerca di un partner solido e strategico.

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La forza di Nextalia sta nella sua struttura multi-strategica. Il fondo principale, Nextalia Private Equity, ha raccolto 800 milioni di euro ed è dedicato ad acquisizioni in pmi italiane ad alto potenziale. A questo si affiancano fondi come Nextalia Credit Opportunities, per operazioni di ristrutturazione e debito, e Nextalia Capitale Rilancio, focalizzato su imprese in temporanea difficoltà ma con fondamentali solidi.

Nel 2024 è nata Nextalia Ventures, un fondo da 150 milioni dedicato a startup e scaleup tech, mentre nel 2025 è partita la raccolta di Nextalia Credit Solutions. Ogni fondo ha un team dedicato, ma tutti condividono lo stesso approccio: accompagnare l’azienda lungo un percorso industriale di crescita.

Investimenti mirati e operazioni di peso

Nel portafoglio Nextalia ci sono già una decina di partecipazioni strategiche. Tra le più significative, la creazione di Digit’Ed (con Intesa Sanpaolo) nel settore della formazione, la costruzione del polo agritech Diagram (poi ceduto a Cdp Equity e Trilantic), l’investimento in Firstance nel wealth insurance (venduta nel 2025 per 185 milioni), l’acquisizione di Deltatre (tech sportivo, insieme a Bain Capital) e la recente entrata nel capitale di Tinexta.

In tutti questi casi, Nextalia non si limita a investire capitali, ma lavora al fianco del management per costruire “campioni nazionali, spesso attraverso strategie di crescita per acquisizioni successive. È il caso di Ibf Servizi, diventata il perno di una piattaforma agritech, o di Westrafo, realtà veneta nel campo dell’energia, cresciuta con il supporto diretto della Sgr.

Transizione energetica e sostenibilità

Uno dei fili conduttori della strategia di Nextalia è l’impegno nella transizione energetica e nell’innovazione sostenibile. L’investimento in Westrafo – specializzata in trasformatori elettrici per fonti rinnovabili, battery storage e data center – è un esempio chiave: Canzonieri ha puntato su un’azienda industriale capace di crescere in un mercato trainato dall’elettrificazione e dalla decarbonizzazione.

Anche nel venture capital, Nextalia seleziona imprese tech con modelli di business sostenibili, nei settori agritech, edtech, fintech e healthtech. Ogni fondo integra criteri ESG nella selezione e nella gestione delle partecipazioni, nella convinzione che la sostenibilità non sia solo un tema etico, ma un acceleratore di competitività e valore.

Un impatto strutturale sul mercato italiano

In poco più di quattro anni, Canzonieri ha costruito una realtà che ha trasformato il modo in cui il private equity opera in Italia. Nextalia è oggi una delle poche piattaforme indipendenti con scala, visione industriale e governance italiana. Le sue operazioni hanno mobilitato centinaia di milioni di euro verso l’economia reale, aiutando imprese a innovare, consolidarsi e rafforzarsi sui mercati internazionali.

Nel 2025, con l’acquisizione di Tinexta, la Sgr ha dimostrato di poter competere su operazioni di sistema, agendo da protagonista. Un risultato che porta la firma di Francesco Canzonieri: un imprenditore della finanza che ha scelto di costruire una macchina operativa su misura per l’Italia: efficiente, selettiva e profondamente radicata nel tessuto produttivo.

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