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HCOB PMI®: il terziario italiano a luglio continua a registrare valori in crescita


Gli ultimi dati HCOB PMI® hanno evidenziato in Italia un’economia terziaria di nuovo rafforzata dalla domanda nazionale, poiché quella estera continua a mostrarsi indebolita. A luglio, il settore dei servizi ha anche registrato una spinta al rialzo, grazie a un ritmo di crescita dell’attività in leggero aumento rispetto a giugno e al più alto tasso di ottimismo sulle previsioni dei prossimi dodici mesi dallo scorso ottobre.

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Anche se la pressione dei costi è rimasta forte, il tasso di inflazione di luglio è di nuovo diminuito. Al fine di proteggere i propri margini, le aziende hanno però applicato aumenti più elevati ai loro prezzi di vendita.

Da 52.1 di giugno, l’Indice HCOB PMI® dell’Attività Terziaria in Italia di luglio è lievemente salito a 52.3. Tale lettura resta in linea con il modesto tasso di crescita del settore, peraltro segnando un valore più forte della media di serie storica.

Le aziende intervistate hanno indicato un volume maggiore di ordini, legato in parte a nuovi clienti e all’avvio di nuovi progetti, che hanno contribuito a loro volta a far crescere l’attività.

Nel mese di luglio, i nuovi ordini totali ricevuti dal settore terziario italiano sono nuovamente aumentati, con le aziende che lo hanno collegato a vendite maggiori e iniziative di marketing. Sebbene l’indagine abbia segnalato il sesto mese consecutivo di crescita, l’incremento dei nuovi ordini è stato solo marginale e il più debole della sequenza, e comunque in linea con la media della serie.

Considerato il calo registrato dagli ordini esteri, i dati raccolti a luglio rivelano una domanda di servizi stabile, principalmente nel mercato nazionale. Il campione intervistato ha riportato la fragilità della domanda internazionale, con un andamento al ribasso che con luglio si estende a un anno esatto. Anche se il tasso di contrazione degli ordini esteri è stato minore di giugno, si è mantenuto elevato se paragonato all’andamento storico.

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A questo flusso crescente di nuovi ordini di inizio terzo trimestre, i fornitori di servizi in Italia hanno reagito creando nuovi posti di lavoro. La tendenza al rialzo dell’occupazione, eguagliando quella dei nuovi ordini, si estende quindi a sei mesi. I dati raccolti riportano assunzioni in ruoli rimasti a lungo scoperti. L’espansione degli organici è stata un po’ meno elevata di giugno, restando però forte rispetto alla media storica.

Nel mese di luglio si è registrato un cambiamento minimo del volume degli ordini inevasi, di nuovo in leggera diminuzione.

Analizzando gli ultimi dati sui prezzi si evince che il settore terziario italiano ha registrato un aumento dei costi, con un tasso di inflazione molto più debole dei mesi recenti. Infatti, la pressione dei costi ha segnato i minimi da novembre dello scorso anno. Il tasso di incremento è tuttavia rimasto elevato, con aumenti registrati nel costo delle materie prime, dei salari, dei servizi e del carburante.

A luglio, anche le tariffe applicate ai clienti sono aumentate, rispecchiando lo sforzo delle aziende di trasferire l’aumento dei costi al cliente finale. Eppure, nonostante l’inflazione dei prezzi di vendita abbia toccato il record in 15 mesi, è stata molto più lieve rispetto a quella relativa ai costi.

In ultimo, con il settore terziario che resta in crescita, le aziende hanno mostrato fiducia nell’aumento dell’attività nei prossimi 12 mesi. L’ottimismo riportato è stato alimentato dall’acquisizione di nuovi clienti e progetti, nonché dalla speranza di condizioni macroeconomiche migliori. È il terzo mese consecutivo che i livelli di fiducia migliorano, segnando il valore più forte da ottobre, ma restando ancora debole dal punto di vista storico.

Commento

Nils Müller, Junior Economist presso la Hamburg Commercial Bank AG, ha dichiarato: “A luglio il settore terziario italiano ha prolungato la sequenza di crescita, con l’Indice HCOB PMI Terziario salito a 52.3 da 52.1 di giugno. La modesta accelerazione mostra la resilienza del settore, alimentato da una solida domanda interna e da previsioni future in cauto miglioramento. È l’ottavo mese consecutivo di crescita dell’attività terziaria, con le aziende monitorate che hanno riportato acquisizioni di nuova clientela e il lancio di nuovi progetti. Eppure, il tasso di crescita dei nuovi ordini è rallentato ai minimi in sei mesi, suggerendo che se la ripresa continua, sarà più moderata. Il divario tra domanda nazionale ed estera continua. Se le vendite locali sono rimaste solide, quelle estere sono diminuite per il dodicesimo mese consecutivo, rispecchiando l’attuale fragilità della domanda globale. Eppure, il tasso di contrazione degli ordini provenienti dall’estero è lievemente rallentato, segnale forse che la crisi abbia toccato il fondo. La crescita occupazionale, anche se ancora superiore alla media storica, ha perso un po’ di slancio, con le aziende che hanno preferito rimpiazzare i ruoli vacanti piuttosto che crearne decisamente di nuovi. Sul fronte dei prezzi, nonostante le continue pressioni al rialzo fatte da salari, carburante e servizi, l’inflazione dei costi sostenuti dalle aziende è scesa ai minimi da novembre 2024. La riduzione della pressione sui costi ha dato un qualche sollievo alle aziende. Al contrario, i prezzi di vendita sono saliti al tasso più veloce in più di un anno, probabilmente per proteggere i margini, anche se la preoccupazione dei consumatori sui prezzi continua a destare apprensione. Contrariamente alle aspettative di crescita marginale, i dati del PMI di luglio arrivano insieme a quelli del PIL del secondo trimestre, che indicano una contrazione dell’Italia dello 0.1% su base trimestrale. Se il terziario resta una fonte di forza relativa, il PMI manifatturiero resta in zona contrazione. Messi insieme, i dati raccolti all’inizio della seconda metà dell’anno mostrano uno scenario di fragile crescita.”

HCOB PMI® Composito in Italia

Il settore privato italiano riacquista a luglio uno slancio di crescita

A luglio, l’Indice HCOB PMI sulla Produzione Composita in Italia* ha registrato un leggero rialzo posizionandosi su 51.5 da 51.1 di giugno. L’espansione è rimasta concentrata sull’economia terziaria, visto il forte calo della produzione manifatturiera. Tale divergenza traspare anche nell’andamento dei nuovi ordini. Nel complesso, il flusso dei nuovi ordini è però aumentato solo marginalmente.

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Anche se a livello composito il declino delle vendite estere è stato elevato, a luglio si registra un rallentamento. In entrambi i settori, il flusso degli ordini esteri ha indicato un calo minore di giugno.

A inizio del terzo trimestre, l’occupazione del settore privato è aumentata a tasso modesto ma un po’ più debole. Ciò coincide con la nuova riduzione delle commesse inevase. Il tasso di contrazione è stato però più evidente nel manifatturiero.

Infine, a luglio, i prezzi di vendita complessivi hanno toccato un record in 15 mesi, nonostante la pressione dei costi abbia indicato il valore più debole da novembre dello scorso anno.



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