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La Germania vara un maxi-fondo da 100 miliardi per difendere gli asset strategici: energia, difesa e materie prime




Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Ultim’ora news 6 agosto ore 20


La Germania si prepara a lanciare un fondo d’investimento da 100 miliardi di euro per rafforzare settori chiave dell’economia nazionale come difesa, energia e materie prime critiche. Il nuovo veicolo, battezzato Deutschlandfonds (Fondo Germania), rappresenta una delle iniziative più ambiziose del governo guidato dal cancelliere Friedrich Merz per rilanciare la crescita dopo due anni di contrazione economica.

Il fondo sarà inizialmente alimentato da una dotazione pubblica di almeno 10 miliardi di euro, con l’obiettivo di attrarre capitale privato – anche internazionale – fino a un multiplo di dieci volte, mobilitando così risorse complessive per circa 100 miliardi. A confermarlo è una nota del ministero dell’Economia tedesco diffusa a Bloomberg: «Il Fondo Germania sarà utilizzato per investimenti in crescita, innovazione e competitività, in collaborazione con investitori privati tedeschi ed europei. Il capitale privato è una leva fondamentale per superare le grandi sfide economiche».

Il fondo ha già l’ok del ministro delle Finanze

Il progetto nasce in un contesto di crescente incertezza globale, con la Germania che punta a blindare le proprie catene di approvvigionamento strategiche, messe sotto pressione da eventi come l’invasione russa dell’Ucraina, la politica estera assertiva della Cina e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti di Donald Trump. Il fondo dovrebbe partire tra settembre e ottobre, subito dopo la pausa estiva del Bundestag, grazie al via libera già ottenuto da parte del ministro delle Finanze Lars Klingbeil.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Tra le ipotesi allo studio c’è anche la possibilità di ampliare il raggio d’azione del fondo per includere lo sviluppo di edilizia abitativa accessibile, un tema molto sensibile nelle grandi città tedesche. Alcune fonti suggeriscono inoltre a Bloomberg che il fondo per le materie prime istituito sotto il precedente governo di Olaf Scholz – attualmente inattivo – verrà inglobato nella nuova struttura, per concentrare gli investimenti in progetti minerari strategici in patria e all’estero.

Focus su energia e difesa. Ma anche pmi

L’energia sarà uno dei focus principali del Deutschlandfonds. Il governo di Berlino detiene già partecipazioni nei gestori di rete 50Hertz e TransnetBW, ed è in trattativa per acquistare gli asset tedeschi di TenneT, controllata olandese, oltre a quote della tedesca Amprion. L’obiettivo è consolidare il controllo statale sulle infrastrutture di trasmissione elettrica.

Simili iniziative sono in cantiere anche nel comparto della difesa. Il governo è impegnato in negoziati per acquisire una partecipazione di minoranza in Knds – il gruppo franco-tedesco specializzato in armamenti – e sta valutando un investimento nella divisione sottomarini di ThyssenKrupp. Non mancheranno nemmeno investimenti early-stage in startup nazionali del settore della difesa.

Un altro obiettivo dichiarato è rafforzare i mercati dei capitali domestici, soprattutto nel segmento delle piccole e medie imprese, spesso trascurate dagli investitori privati per via del profilo di rischio elevato. Il Fondo Germania si propone quindi come uno strumento ibrido, a metà tra sussidio statale e venture capital, pensato per attrarre investitori istituzionali e family office offrendo una sorta di bollino pubblico di affidabilità.

Nessun impatto sulla questione legata al debito

Nonostante le divergenze politiche tra i cristiano-democratici di Merz e i socialdemocratici di Klingbeil, il finanziamento del fondo sembra essere assicurato. Il governo ha recentemente approvato un pacchetto infrastrutturale da 500 miliardi di euro e, poiché gli investimenti in equity sono classificati come operazioni finanziarie, rientrano al di fuori del rigido freno costituzionale al debito pubblico.

L’iniziativa attua inoltre un impegno contenuto nell’accordo di coalizione che ha portato Merz al potere lo scorso maggio e rappresenterà il primo progetto bandiera del nuovo ministro dell’Economia, Katherina Reiche, ex manager del settore energetico. (riproduzione riservata)



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