Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Lavoro, il punto sulle politiche regionali. Giani e Nardini: “In Toscana tasso di occupazione più alto d’Italia”


La Toscana è la regione che è cresciuta più di ogni altra in Italia per numero di occupati: ben 128 mila in più, con un tasso di occupazione passato dal 65,3% del 2020 al 70,9% nel 2024, il più alto a livello nazionale. Al contempo è calato il tasso di disoccupazione, sceso dal 6,8% del 2020 al 4% nel 2024 (6,2% a livello nazionale), valore più basso che la Toscana abbia mai avuto dal 1995. “Sul lavoro la Toscana è regione leader in Italia”, è quanto rivendica il presidente Eugenio Giani presentando i risultati ottenuti in cinque anni di mandato sul fronte politiche per l’occupazione, insieme all’assessora alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

A trainare il balzo dei nuovi posti di lavoro sono i settori dell’agricoltura (+5,4%), costruzioni (+4,6%), terziario (+2,8%). Cresciuta anche l’industria che registra un +1,1%. “Si tratta, come segnala l’Irpet, di occupazione permanente e stabile”, osserva Giani, che ricorda anche le “10.000 nuove assunzioni grazie agli incentivi ai datori di lavoro vincolati a contratti a tempo indeterminato” e la scelta di creare Arti, l’agenzia regionale toscana per l’impiego, che “consente di gestire direttamente le politiche attive per il lavoro, attraverso un’articolazione territoriale di 53 centri per l’impiego e 30 sportelli decentrati”.

I progetti della Regione

Primato della Toscana sull’attuazione di GOL, il programma di riforma delle politiche attive del lavoro previsto dal Pnrr che ha coinvolto quasi 235mila persone partecipanti con politiche attive e corsi di aggiornamento e riqualificazione professionale e il 57% di esiti occupazionali positivi a fronte di una media nazionale del 43%.

L’assessora Nardini sottolinea poi  “la scelta di aver voluto, per la prima volta in questa legislatura, erogare contributi, incentivi alle imprese, di fatto solo in caso di assunzioni a tempo indeterminato, per combattere la precarietà, tema rispetto al quale il Governo va esattamente in direzione opposta”.

Nardini cita alcune misure importanti come il due bandi, uno per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, uno per libere e liberi professionisti per favorire una migliore conciliazione tempi di vita e di lavoro, per un totale di oltre 8 milioni e mezzo, le misure per favorire l’inserimento e la permanenza nel mondo del lavoro delle persone con disabilità, l’integrazione tra servizi sociali e servizi pubblici per l’impiego a sostegno delle persone più fragili e vulnerabili, il progetto Soileil per cui la Toscana ha ottenuto un finanziamento di 4,750 milioni ed il progetto Apres, entrambi progetti contro lo sfruttamento lavorativo, la spinta impressa sul ricorso ad apprendistati di qualità e la riforma dei tirocini extracurricolari.

“Non solo abbiamo aumentato il rimborso minimo mensile per le tirocinanti e i tirocinanti, passando da 500 euro mensili minimi a 600 euro, ma abbiamo vincolato il contributo all’impresa erogato da Regione Toscana all’assunzione successiva della tirocinante e del tirocinante, per qualificare ulteriormente uno strumento che deve avere come finalità la formazione e l’inserimento lavorativo”.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Nardini si sofferma inoltre sull’impegno per far crescere e consolidare il sistema ITS toscano, sia dal punto di vista dellla copertura di tutte le aree tecnologiche che della crescita del numero di percorsi attivati ogni anno e della loro diffusione territoriale  “uno segmento formativo importante – dice Nardini – che, in sinergia con il sistema universitario, ci consente di rispondere anche al bisogno di superare il disallineamento tra domanda e offerta di formazione”. Infine, l’assessora rammenta le misure per favorire l’occupazione femminile, “perché dobbiamo lavorare per superare il gender gap e la segregazione orizzontale e verticale che noi donne subiamo nel mondo del lavoro ed una particolare attenzione l’abbiamo rivolta alle misure per favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza perché dall’indipendenza economica passa la possibilità riprendere in mano la propria vita e tornare davvero libere”.

Nardini ha poi ricordato il preziosissimo lavoro dell’Unità di crisi regionale che ha seguito circa 100 vertenze in questo mandato, per un totale di circa 17.500 lavoratrici e lavoratori coinvolti.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta