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Online il nuovo portale delle innovazioni CREA: ricerca e tecnologia al servizio del sistema agroalimentare


Al centro il trasferimento tecnologico, la valorizzazione della biodiversità e il supporto alle imprese. Lollobrigida: “Così la scienza esce dai laboratori e diventa sviluppo”

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Un progetto per rendere accessibile la conoscenza scientifica

È online il nuovo portale dedicato alle innovazioni del CREA, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria. Uno strumento strategico che raccoglie e valorizza il patrimonio di conoscenze scientifiche sviluppato negli anni attraverso progetti di ricerca e attività istituzionali. Il sito è stato concepito per favorire la diffusione delle innovazioni come leva per la competitività, la sostenibilità e la resilienza del sistema agroalimentare italiano, portando la scienza dal laboratorio al campo.

Lollobrigida: “Innovazione, tradizione e sviluppo”

In occasione del lancio del portale, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha sottolineato come il nuovo strumento rappresenti un passaggio cruciale per trasformare il sapere scientifico in valore tangibile. “Il nuovo portale delle innovazioni del CREA – ha dichiarato – è un tassello importante per valorizzare e rendere accessibili i risultati della ricerca e il patrimonio di conoscenze sviluppato dall’ente in tutti questi anni. Abbiamo stanziato 13,5 milioni di euro per sostenere progetti avanzati, digitalizzazione, assunzioni di giovani ricercatori e modernizzazione delle attività sperimentali. Vogliamo promuovere una visione moderna dell’agricoltura, che unisca la nostra tradizione con le tecnologie del futuro.”

Un patrimonio scientifico al servizio del Paese

Il sito risponde in maniera concreta ai bisogni di imprese, istituzioni e cittadini. Ogni innovazione è accompagnata da una scheda informativa divulgativa, che illustra caratteristiche, applicazioni e modalità per accedere alle soluzioni. Il pubblico può così esplorare brevetti, marchi, varietà vegetali e altre innovazioni sviluppate dal CREA, molte delle quali già pronte all’uso. Una sezione dedicata raccoglie documentazione, bandi pubblici e opportunità di collaborazione.

Oltre 300 titoli di proprietà intellettuale attivi

Nel solo quinquennio 2019–2024, il CREA ha sviluppato 104 nuovi risultati tra ritrovati industriali e varietà vegetali, consolidando un ampio portafoglio di proprietà intellettuale. Al 2024 si contano 37 brevetti industriali, 190 privative vegetali, 12 marchi registrati e oltre 700 tra varietà e accessioni iscritte nei Registri varietali nazionali. A queste si aggiungono materiali pre-competitivi, linee guida nutrizionali, sistemi di supporto alle decisioni e modelli gestionali. Molte innovazioni sono frutto di collaborazioni con altri enti di ricerca e aziende.

Varietà vegetali tra biodiversità e sostenibilità

Uno dei risultati più rilevanti è rappresentato dalle varietà vegetali sviluppate dal CREA, risultato di decenni di attività di miglioramento genetico. Queste varietà, già diffuse in Italia e all’estero, coniugano qualità produttive, ambientali e nutrizionali con le sfide poste dal cambiamento climatico, offrendo una risposta concreta alla domanda crescente di sostenibilità. Si tratta di un patrimonio strategico, che valorizza la biodiversità e promuove l’identità territoriale delle produzioni agroalimentari italiane.

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Un portale per tutti: imprese, istituzioni, cittadini

Il sito è stato progettato per un pubblico ampio: ricercatori, enti pubblici, imprese e cittadini. Chiunque potrà esplorare soluzioni avanzate per rispondere a problematiche reali del settore agricolo, agroindustriale e ambientale, verificando l’impatto concreto della ricerca pubblica sulla vita quotidiana. Le innovazioni non brevettate sono anch’esse valorizzate e rese accessibili.

Prossimi sviluppi: AI, internazionalizzazione e interconnessioni

Sono già in cantiere nuovi strumenti per potenziare il portale: una versione in inglese, sezioni dedicate ai servizi CREA, integrazione con banche dati nazionali ed europee e funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, pensate per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione.

Rocchi (CREA): “La ricerca pubblica deve generare valore condiviso”

“Trasferimento tecnologico, produttività e innovazione – ha dichiarato Andrea Rocchi, Presidente del CREA – non sono solo parole, ma i pilastri su cui vogliamo costruire il futuro dell’Ente. Il nuovo portale nasce per rendere la nostra ricerca utile a tutti: cittadini, filiere produttive, istituzioni. Vogliamo una scienza che anticipi le sfide e alimenti lo sviluppo.”

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