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RENTRI: entro 14.08.2025 iscrizione per imprese tra 10-50 dipendenti – Sistema Ratio


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La gestione dei rifiuti in Italia sta vivendo una trasformazione importante in quanto l’introduzione del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale perla gestione dei Rifiuti) ha permesso di compiere un passo decisivo verso la digitalizzazione dei flussi di rifiuti prodotti, trasportati e smaltiti su tutto il territorio nazionale. Il RENTRI è una piattaforma digitale istituzionale, realizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha lo scopo di semplificare gli adempimenti burocratici per le imprese e gli enti, uniformare le modalità di registrazione e potenziare i controlli lungo tutta la filiera. Il suo funzionamento si basa sull’obbligo, per determinati soggetti, di registrare digitalmente i movimenti dei rifiuti con l’abbandono progressivo dei registri iniziata nel 2024, il 14.08 termina la seconda finestra temporale per l’iscrizione al RENTRI previsto dal D.M. 59/2023.

Tale obbligo riguarda i seguenti soggetti:

– gli enti e le imprese che producono rifiuti pericolosi, con un numero di dipendenti compreso fra 10 e 50;

– gli enti e le imprese che producono rifiuti non pericolosi, appartenenti alle categorie c), d) e g) dell’art. 184 D.Lgs. 152/2006, sempre con un numero di dipendenti compreso fra 10 e 50.

Per i soggetti sopra citati l’iscrizione al RENTRI non è facoltativa, ma rappresenta un concreto obbligo normativo. L’iscrizione dovrà avvenire tramite SPID, CIE o CNS del legale rappresentante o di un soggetto delegato, attraverso il portale ufficiale del RENTRI. Una volta completata l’iscrizione, è necessario osservare alcuni nuovi adempimenti digitali:

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– tenuta obbligatoria dei registri di carico e scarico in formato elettronico, attraverso dei software aziendali compatibili o mediante i servizi digitali gratuiti messi a disposizione direttamente dal RENTRI;

– trasmissione periodica dei dati relativi ai registri, secondo le modalità tecniche definite dal sistema;

– a partire dal 13.02.2026, vi è inoltre l’obbligo di emissione digitale del Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) per i rifiuti pericolosi, con invio dei dati al RENTRI in formato digitale.

Inoltre, al momento dell’iscrizione è previsto il versamento di un diritto di segreteria una tantum e di un contributo annuo, il cui importo varia a seconda della categoria di appartenenza dell’impresa o dell’ente. Il pagamento di tali somme è condizione necessaria per perfezionare l’iscrizione e ha la funzione di finanziare la gestione e l’aggiornamento continuo del sistema.

Il RENTRI punta a costruire un flusso informativo continuo, digitale e verificabile, in grado di migliorare la trasparenza e la legalità nella gestione ambientale.

È importante sottolineare che per molte imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, l’introduzione del RENTRI rappresenta un cambiamento non banale in quanto sarà necessario aggiornare le procedure interne, formare il personale responsabile della gestione dei rifiuti e dotarsi di strumenti informatici compatibili con il Registro o di impratichirsi con quelli messi a disposizione dallo stesso. Tuttavia, a fronte di un impegno iniziale, i vantaggi appaiano evidenti: una maggiore efficienza, la riduzione degli errori, la tracciabilità documentata e una riduzione del rischio di sanzioni grazie alla standardizzazione delle operazioni. Per accompagnare le imprese in questo percorso, il Ministero ha attivato una serie di strumenti informativi e formativi direttamente sul sito, come ad esempio, delle schede tecniche e Faq aggiornate nella sezione “Supporto”, dei Tutorial, video e slide nella sezione “Formazione” e un cruscotto informativo che permette di monitorare lo stato delle proprie registrazioni e trasmissioni.

Il termine del 14.08.2025 non rappresenta soltanto un’imposizione normativa da rispettare, ma al contrario, può diventare un’occasione concreta per ripensare e migliorare il modo in cui le imprese gestiscono i propri rifiuti. Coloro che sapranno prepararsi con il giusto anticipo potranno affrontare questa transizione con maggiore tranquillità, evitando intoppi organizzativi e il rischio di incorrere in sanzioni.

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