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Ricostruzione post sisma, in Regione la firma dell’intesa


È in programma oggi alle 11, nella sede della Regione Molise a Campobasso, la firma del Protocollo d’intesa sulla ricostruzione nei paesi della provincia di Campobasso colpiti dal sisma dell’agosto del 2018.
L’atto sarà sottoscritto dal ministro della Protezione Civile Nello Musumeci e dal presidente della Regione Francesco Roberti. Con l’intesa vengono predisposte le risorse necessarie per ultimare la ricostruzione e per adeguare le strutture alle norme antisismiche. Il terremoto in questione avvenne il 14 agosto del 2018 (lo stesso giorno del crollo del ponte Morandi a Genova), in tutto una trentina di scosse, la più forte di magnitudo 5.2 con epicentro a Montecilfone. Non ci furono vittime ma danni ingenti agli edifici dei paesi della zona.
A Musumeci, il Pd Molise chiede certezze sia sulle risorse, che sulle procedure per completare tutti gli interventi sugli edifici danneggiati. Ieri in Consiglio regionale è stata discussa la mozione, a firma dei consiglieri Micaela Fanelli, Alessandra Salvatore e Vittorino Facciolla, che chiedeva a Roberti, in qualità di commissario per la ricostruzione, di riaprire i termini dell’ordinanza 1 del marzo 2023, per permettere ai proprietari di immobili danneggiati dal sisma del 2018 di produrre istanza per accedere ai finanziamenti regionali, ovvero di rinunciarvi e optare per il Superbonus rafforzato, che vale per tutti i terremoti verificatisi dal 2009 in poi.
«Una richiesta che è arrivata da diversi cittadini ed imprese, alla quale il presidente Roberti non ha voluto dare seguito», ha commentato dopo che la maggioranza ha votato contro il documento la capogruppo dem Fanelli.
«Sta accadendo che l’Agenzia delle Entrate, con una interpretazione del decreto nazionale, ritiene che non sia utilizzabile il 110 rafforzato per il terremoto del Molise, laddove i beneficiari non siano destinatari di un decreto di finanziamento alla ricostruzione – ha spiegato nel suo intervento Facciolla – Quindi, secondo l’Agenzia, non basta la semplice promessa di finanziamento, ma è necessario un decreto di finanziamento vero e proprio. Per questo, abbiamo chiesto a Roberti di stilare un elenco di richiedenti che sono titolari del diritto al contributo per la ricostruzione post sisma, in maniera tale da potervi rinunciare e optare per il contributo nazionale».
«Ringrazio i colleghi che hanno portato all’attenzione del Consiglio un tema che interessa tanti cittadini ed imprese molisane – ha concluso Salvatore – Una questione di interesse vitale, la ricostruzione, ancora al di là dall’essere risolta, con moltissime persone che ancora aspettano di poter rientrare nelle loro case, liquidata in maniera molto, troppo superficiale».
Gli eletti del Partito Democratico chiedono, dunque, al ministro Musumeci, non solo di assicurare l’intera somma necessaria per completare la ricostruzione post sisma in Molise (40 milioni di euro, stando a quanto dichiarato in Aula dal governatore Roberti), ma anche di superare questa impasse burocratica, di concerto con l’Agenzia delle Entrate, e permettere ai molisani di poter optare per uno dei due canali di finanziamento.

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