Le ricerche riguardano porti commerciali e turistici, crociere, pesca e superyacht, in collaborazione rispettivamente con SRM, Centro Studi Assonat, Risposte Turismo, Osservatorio Nazionale della Pesca e Centro Studi e Ricerca Avanzata dell’Eccellenza Yachting Italiana di NAVIGO
Nell’ambito di un processo di evoluzione e consolidamento della propria attività di analisi, OsserMare – l’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare del sistema camerale – ha avviato una serie di partnership strategiche con alcuni centri di ricerca e osservatori specializzati nel settore di comprovata esperienza. L’iniziativa risponde all’esigenza di elaborare studi e analisi sempre più puntuali, basati su evidenze, capaci di restituire una rappresentazione articolata e solida delle dinamiche economiche, sociali e ambientali legate al mare e alle sue filiere specifiche.
L’integrazione di competenze specialistiche, metodologie avanzate e fonti rappresenta un fattore chiave per rafforzare la capacità dell’Osservatorio di supportare politiche pubbliche e strategie di sviluppo sostenibile della Blue Economy italiana, contribuendo al contempo alla costruzione di un patrimonio nazionale di conoscenza condivisa, utile a tutti gli attori dell’Economia del Mare. “Con queste prime collaborazioni – ha sottolineato il coordinatore Antonello Testa – OsserMare conferma la propria vocazione a operare come piattaforma aperta e collaborativa, nella quale far convergere esperienze e strumenti diversi per un’analisi sempre più sistemica e al servizio dell’Economia del Mare. Auspichiamo che altri enti e centri di ricerca si uniscano a questo percorso, condividendo un approccio fondato sulla qualità scientifica, la cooperazione e la visione strategica”.
Ad oggi, sono appunto stati realizzati 5 report in collaborazione con altrettanti partner, focalizzati ciascuno su una filiera specifica del settore o su un suo aspetto. Ecco di seguito una sintesi punto per punto.
Porti commerciali
L’analisi ha dimostrato che quello italiano è un sistema multipurpose che movimenta quasi mezzo miliardo di tonnellate di prodotti industriali e materie prime e riesce a attirare tutte le categorie di navi, dai container, alle rinfuse, al Ro-Ro, ed anche i traffici energetici. Inoltre, vi è una dettagliata analisi, su base regionale, che mostra in quali aree è più intenso e sviluppato l’import export via mare che per il nostro Paese ammonta ad oltre 300 miliardi di euro.
Porti turistici
La portualità turistica è un fenomeno sociale ed economico relativamente recente e, nonostante la sua centralità ed importanza nel turismo nautico e costiero, non è stata nel passato considerata una risorsa strategica a livello nazionale. In questo caso la sfida è quella di un complesso quadro normativo, con la tipica sovrapposizione di competenze tra Stato e Regioni già sperimentata in altri contesti, e il cambiamento climatico che nel tempo potrà seriamente interferire sul turismo costiero. Paesi come Spagna, Italia, Cipro e Portogallo, possono aspettarsi di perdere circa il 5% del loro traffico turistico, ma in alcune località il calo può superare il 10%.
Crociere
Il dato interessante emerso da questo lavoro è che in Italia sono 330 i comuni che traggono in un modo o nell’altro beneficio da questo comparto, e oltre la metà di questi comuni sono nell’entroterra. Un numero che potrà salire ulteriormente, sia grazie alla crescita attesa dei flussi crocieristici che per la capacità dei territori e degli operatori di conoscere ed aprirsi alle opportunità di questo settore dell’economia del mare.
Pesca
Nel primo trimestre del 2024, si è registrato un calo significativo del volume di pescato in Italia, con una diminuzione del 23% e del 19,5 % nel valore rispetto allo stesso periodo del 2023. All’opposto, nel 2022 rispetto al 2004 i prezzi sono aumentati in stima di 25,53%, partendo da prezzi sopra i 4.70 €/kg a circa 5.90 €/kg nel 2022 (dati MASAF, 2023). Nel 2022, rispetto al 2021, le esportazioni totali raggiungono 122 mila tonnellate con una diminuzione del 5% e un calo dell’1.1% rispetto a inizio decennio, mentre aumentano le importazioni.
Nautica
Lo yachting è un settore in forte crescita, che esprime un’eccellenza consolidata e una leadership italiana riconosciuta a livello internazionale. In questo contesto, la Toscana rafforza la propria posizione sul fronte costruttivo, mentre a livello nazionale cresce la competitività dell’Italia nei servizi di refit e accoglienza. La filiera si sta allungando, integrando produzione e servizi, e un ruolo fondamentale lo gioca la formazione, che stiamo strutturando con forza attraverso il sistema ITS.
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