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il vero motore del Made in Italy- Fortune Italia


Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria, nel suo ultimo libro “Dalla crisi alla rinascita”, parla di come le pmi, con il loro immenso patrimonio produttivo, possano essere il vero motore di ripresa dell’economia italiana.

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Negli ultimi anni le piccole e medie imprese italiane (pmi) hanno affrontato sfide complesse: dalla crisi economica alla pandemia, fino all’instabilità normativa.

In un Paese dove il 92% delle imprese ha meno di 10 addetti, parlare di economia reale significa parlare di loro: piccoli imprenditori, artigiani, produttori locali, veri motori del Made in Italy. Eppure le pmi, questo patrimonio produttivo, ricco di competenze e resilienza, resta spesso ai margini delle politiche economiche, lasciato solo davanti alle difficoltà.

È da questa consapevolezza che prende avvio il nuovo libro di Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria, dal titolo emblematico: “Dalla crisi alla rinascita”, un viaggio appassionato e necessario nel cuore dell’economia italiana, guidato dalla convinzione che solo le Pmi siano in grado di generare un nuovo miracolo economico per il nostro Paese.

È un itinerario attraverso ciò che funziona, ciò che frena e soprattutto ciò che può trasformarsi in energia creativa per un’Italia che vuole rialzarsi e guardare al futuro con coraggio.

Il suo sguardo non si limita alla fotografia dell’esistente, Napoli va in profondità, interroga i processi, denuncia i limiti, ascolta le esigenze e disegna con lucidità le tappe per una rinascita concreta e sostenibile.

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Come sottolinea Paolo Naccarato nella sua prefazione, le riflessioni contenute nel libro si muovono con un realismo critico ma costruttivo: “È un pensiero positivo, certo problematico, ma che cerca con pignoleria risposte e soluzioni senza indugiare in lamentele o sterili rivendicazioni, consapevole com’è che l’incertezza nella sua accezione più ampia è nemica dello sviluppo e rallenta la crescita”.

Uno dei passaggi più significativi è il legame tra legalità e sviluppo. Nel capitolo dedicato al credito, il contributo del sostituto procuratore generale di Catanzaro, Marisa Manzini, evidenzia con chiarezza come, in assenza di legalità, le imprese oneste vengano penalizzate mentre quelle illegali prosperano.

La legalità è dunque una condizione economica, non solo etica: è ciò che consente al mercato di essere giusto, meritocratico, libero.

Come ricorda l’editore di Fortune Italia Leonardo Donato nella sua prefazione, “le associazioni datoriali non si limitano a difendere gli interessi delle imprese, ma contribuiscono a costruire un ecosistema favorevole al loro sviluppo, basato su fiducia, merito e legalità”.

È in questo spirito che Napoli propone soluzioni concrete, chiama all’impegno collettivo e restituisce all’impresa il suo ruolo centrale nella società.

Il libro si chiude con un messaggio chiaro: rimettere al centro chi lavora e produce, perché l’impresa è il vero motore del cambiamento. Più che un’analisi, è un atto d’amore per l’Italia, un invito a imprenditori, giovani e cittadini a reagire al declino e diventare protagonisti della rinascita.

L’articolo originale è stato pubblicato sul numero di Fortune Italia di luglio-agosto 2025 (numero 6, anno 8)

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