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In arrivo 20 milioni per le reti di teleriscaldamento. Sertori: «Aumentiamo l’autonomia energetica lombarda»


Dopo la misura «Green Heat 100%», Regione Lombardia annuncia un nuovo bando per il potenziamento di sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento già efficienti. Stanziati 20 milioni di euro a fondo perduto per interventi su impianti alimentati da fonti rinnovabili o calore di scarto.

In continuità con la misura ’Green Heat 100%’ che sostiene la realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento alimentati a fonti rinnovabili e/o calore di scarto, approvata dalla Giunta regionale lo scorso 23 giugno 2025, su proposta di Massimo Sertori, assessore regionale a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche, il prossimo autunno Regione Lombardia darà avvio alla nuova iniziativa per sostenere interventi finalizzati all’efficientamento energetico e all’estensione di reti di teleriscaldamento di sistemi già efficienti, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto.

«Il bando – spiega Massimo Sertori – è destinato a interventi di adeguamento e rinnovo degli impianti di generazione per l’alimentazione di sistemi esistenti di teleriscaldamento e teleraffrescamento con impiego di energie rinnovabili e/o di recupero di calore di scarto al fine di renderli efficienti. La dotazione iniziale del bando – continua – è di 20 milioni di euro a valere sul fondo PR FESR 2021-2027, ripartiti nelle annualità 2026 e 2027, risorse destinate a operatori dei servizi di teleriscaldamento (Micro, piccole, medie e grandi imprese). Si tratta di una grande opportunità per i territori – sottolinea Sertori – per migliorare l’efficienza energetica dei sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento, riducendo la dipendenza da fonti non rinnovabili e promuovendo l’uso di tecnologie più sostenibili. L’obiettivo – conclude l’assessore – è quello di consentire una progressiva transizione verso un nuovo sistema energetico regionale che riduca le emissioni di gas inquinanti e diversifichi l’approvvigionamento energetico, aumentando l’autonomia energetica».

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Le tipologie di intervento ammissibili sono tre. La prima riguarda l’adeguamento o il rinnovo della sola parte impiantistica esistente, finalizzato al raggiungimento dello status di “efficiente” secondo quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/UE, finanziando esclusivamente la quota relativa all’energia rinnovabile o al calore di scarto. La seconda tipologia include, oltre al rinnovo della parte impiantistica, anche l’estensione della rete di distribuzione, sempre finanziando la sola componente rinnovabile o da calore di recupero. Infine, la terza tipologia prevede il finanziamento della sola estensione della rete in sistemi già qualificati come efficienti, purché tale qualifica venga mantenuta anche dopo l’intervento.

L’apertura dello sportello è programmata entro il prossimo autunno e la presentazione delle domande dovrà avvenire attraverso il portale Bandi e Servizi.

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