Come ogni anno, ancor prima dell’inizio dell’estate, ha preso il via la stagione fiscale, che sta richiamando milioni di italiani a presentare la dichiarazione dei redditi e a fare i conti con una serie di scadenze e spesso di novità di cui tenere conto per evitare errori.
Con l’obiettivo di fornire un aiuto ai contribuenti, anche quest’anno è stata resa disponibile la guida dell’Agenzia delle Entrate per il 730 del 2025. In sostanza si tratta delle istruzioni ufficiali per la compilazione del modello 730, fondamentali per lavoratori dipendenti e pensionati, visto che contengono chiarimenti e indicazioni preziose sulle novità più rilevanti.
Quando escono le istruzioni 730 2025?
La guida 730 dell’Agenzia delle Entrate per il 2025 è uno strumento indispensabile per orientarsi tra detrazioni, modifiche, documenti da presentare e scadenze. Le istruzioni relative al 730 del 2025 sono già uscite prima della fine del primo trimestre e precisamente il 10 marzo scorso.
Con il provvedimento n. 114763, recante appunto tale data, l’Agenzia delle Entrate ha approvato i vari modelli di dichiarazione 730/2025, pubblicando insieme a questi le indicazioni per la corretta compilazione degli stessi, con suggerimenti precisi e dettagliati sui dati da inserire in ognuno dei quadri di cui si compone il modello. In estrema sintesi, le istruzioni per il 730/2025 contengono informazioni su:
- soggetti obbligati ed esonerati dalla dichiarazione;
- modalità di compilazione delle sezioni;
- detrazioni, deduzioni e crediti spettanti;
- scadenza e documentazione da conservare;
- istruzioni per la trasmissione telematica o tramite CAF e intermediari.
Istruzioni Agenzia delle Entrate per modello 730: cosa sapere
In linea con gli anni passati, le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per il modello 730 sono suddivise in sezioni tematiche e anche per il 2025 sono state aggiornate per recepire le novità fiscali introdotte dall’ultima Legge di Bilancio e da altre disposizioni normative.
Nella guida è spiegato anche come procedere se si sceglie di accettare il 730 precompilato senza modifiche, ottenendo vantaggi in termini di controlli fiscali semplificati, e come muoversi nel caso in cui si vogliano cambiare uno o più dati in esso già inseriti.
Modello 730: come è composto e dove trovarlo
Il modello 730 può essere ordinario o precompilato e la differenza chiave tra i due è che per il primo tocca al contribuente inserire tutti i dati relativi alla dichiarazione dei redditi, mentre il secondo è già completo di dati presi dalla certificazione unica. Il modello 730 ordinario può essere scaricato gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, seguendo questo percorso dalla home: schede > dichiarazioni > 730-2025.
Il modello 730 del 2025, sempre in formato pdf, è disponibile anche nella versione editabile, che si può quindi compilare direttamente sul personal computer o altro dispositivo e va presentato entro il 30 settembre al CAF o al professionista abilitato o al sostituto d’imposta. Uno dei vantaggi è dato da una più rapida e comoda gestione del rimborso 730 dall’Agenzia delle Entrate.
Il modello 730 precompilato è messo a disposizione del contribuente a partire dal 30 aprile e l’accesso al documento è possibile utilizzando un’identità SPID, CIE o CNS, ricordando che anche in questo caso la presentazione deve avvenire entro il 30 settembre. A partire dal 15 maggio è possibile la modifica e l’invio della precompilata 2025.
Il modello 730 è composto da un frontespizio, in cui inserire le informazioni relative al contribuente, in particolare codice fiscale, dati anagrafici, residenza e domicilio fiscale, e i dati dei familiari a carico e del sostituto d’imposta. Dopo lo spazio dedicato alla firma della dichiarazione, si trovano i diversi quadri, ciascuno contrassegnato da una lettera dell’alfabeto, dalla A alla K, da compilare in base alla situazione personale del contribuente.
Le modifiche al modello 730 precompilato per il 2025
Come ogni anno, il modello 730 precompilato, già consultabile da tempo, è aggiornato con nuovi dati e ciò è avvenuto anche per il 2025, con l’introduzione di varie modifiche, complici le disposizioni dettate dal Governo. Ecco in sintesi le principali novità previste per quest’anno:
- ampliamento platea 730 precompilato: inclusi ora più lavoratori autonomi e soggetti con redditi diversi da quelli da lavoro dipendente o pensione;
- redditi a tassazione separata: da indicare nel quadro M anziché nel quadro D;
- modifica scaglioni di reddito e delle aliquote IRPEF: riduzione da 4 a 3;
- agevolazioni per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali;
- locazioni brevi: cedolare secca al 26%, ridotta al 21% per una sola unità immobiliare;
- lavoro dipendente prestato all’estero in zona di frontiera: dal 2024 concorre al reddito complessivo per l’importo eccedente 10.000 euro;
- lavoro sportivo dilettantistico e professionistico: dal 31 luglio 2024, non può generare reddito assimilato a quello di lavoro autonomo;
- bonus tredicesima: per il 2024 chi ha un reddito da lavoro dipendente non superiore a 28.000 euro avrà un’indennità di 100 euro che non concorrerà alla formazione del reddito imponibile;
- trattamento integrativo: nuovo calcolo per l’anno 2024 in seguito all’aumento della detrazione da lavoro dipendente che ha modificato la no tax area;
- IVIE e IVAFE: l’aliquota dell’imposta sul valore degli immobili situati all’estero è fissata all’1,06%, mentre per i prodotti finanziari detenuti in Stati o Territori a regime privilegiato l’aliquota è del 4 per mille annuo.
Quali sono le novità per la detrazione 730 nel 2025?
Tra le novità che interessano la dichiarazione dei redditi nel 2025, merita sicuramente un capitolo a parte quello delle detrazioni, viste le diverse modifiche operate su più fronti. Il focus è sul quadro E del modello 730/2025, dedicato alle spese e agli oneri che danno diritto a deduzioni e detrazioni fiscali. Oltre agli aggiornamenti relativi a casi specifici, ci sono anche modifiche di carattere generale che incidono sul diritto alle detrazioni in base al reddito. Ecco quali:
- rimodulazione detrazioni per redditi da lavoro dipendente: per il solo periodo d’imposta 2024, sale da 1.880 a 1.955 euro, ad esclusione delle pensioni e degli assegni ad esse equiparati e di taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, in caso di reddito complessivo non superiore a 15.000 euro;
- detrazioni per oneri: chi ha un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, vedrà una riduzione di 260 euro dell’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante per l’anno 2024;
- modifica alla detrazione per il personale del comparto sicurezza e difesa: nel 2024 la detrazione spetta per un importo massimo di 610,50 euro ai lavoratori che nell’anno 2023 hanno percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 30.208 euro.
Cosa cambia per le detrazioni per interventi edilizi
Parlando di detrazioni che riguardano casi specifici, diversi sono i cambiamenti che interessano quelle relativi ai bonus edilizi, già oggetto di altre revisioni negli ultimi due anni.
- detrazione Superbonus: per le spese sostenute nel 2024 la percentuale scende dal 90% al 70%;
- opzione superbonus 2023: per le spese sostenute nel 2023 si può optare per la ripartizione in 10 rate annuali di pari importo, mediante presentazione di una dichiarazione integrativa di quella presentata per il periodo d’imposta 2023. L’opzione è irrevocabile e la maggiore imposta eventualmente dovuta è versata, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024, senza applicazione di sanzioni e interessi;
- detrazione sismabonus e barriere architettoniche: per le spese sostenute nell’arco del 2024, la detrazione è rateizzata in 10 rate annuali di pari importo;
- detrazione bonus mobili; per l’anno 2024 il limite di spesa massimo sul quale calcolare la detrazione del 50% è pari a 5.000 euro.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link