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le sfide tra ZTL, autisti, incentivi e sicurezza


In un’Italia che punta sempre più sul turismo esperienziale, sostenibile e accessibile, il settore dei bus turistici riveste un ruolo strategico. Ma forse i bus turistici sono ancora troppo spesso sottovalutati?

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A guidare il riconoscimento di questa categoria è Riccardo Verona, presidente di AN.BTI Confcommercio, l’associazione nazionale che rappresenta le imprese del trasporto persone tramite noleggio autobus a livello turistico.

In questa intervista esclusiva, Riccardo Verona analizza le sfide centrali del comparto: dalla carenza cronica di autisti all’esclusione dal gasolio agevolato, dalle restrizioni nelle ZTL alle criticità infrastrutturali che penalizzano l’attività in molte città italiane.

Ma anche i temi della sicurezza, della transizione verso bus Euro 6 e del valore fondante del rispetto, che AN.BTI ha scelto come parola guida per il 2025.

Una voce autorevole che invita istituzioni e opinione pubblica a guardare ai bus turistici non come a un problema da gestire, ma come a una risorsa chiave per la mobilità del turismo italiano. 

Presidente Verona, come ‘sta’ la categoria dei Bus Turistici Italiani?

Le donne e gli uomini che portano avanti le aziende di Bus Turistici Italiani hanno dimostrato grande resilienza e sono ripartiti, dopo la sciagura del Covid, con ancora maggiore convinzione, ardore e decisione, dimostrandosi imprenditori ed operatori meritevoli di un ruolo sempre più centrale e preminente nel turismo e nel tessuto economico del nostro Paese.

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Gite scolastiche, religiose, aziendali, viaggi turistici e tanto altro, tutti sembrano utilizzare i vostri mezzi, ma pochi sembrano poi concedervi la considerazione che meritate, come se lo spiega?

La sua domanda è estremamente pertinente e la mia risposta è oltremodo avvilente.

Probabilmente paghiamo troppi anni di non adeguata rappresentanza, siamo sempre stati nel tempo una categoria da tutti utilizzata, ma al contempo da troppi criticata.

AN.BTI – CONFCOMMERCIO, che nel 2025 ha aderito anche a Conftrasporto, è la prima vera Associazione che rappresenta le imprese di trasporto persone tramite noleggio di autobus, specificatamente per il settore turistico, a livello nazionale ed anche se è attiva, reattiva ed appassionata è ancora indubbiamente molto giovane.

Troppi vedono i nostri mezzi come dei dinosauri che creano traffico, inquinamento e caos, ma la realtà è molto lontana da questi luoghi comuni. Le statistiche ci disegnano chiaramente un quadro molto differente: i nostri Bus, necessari per il sistema trasportistico di un Paese con la conformazione geografica e infrastrutturale come quello italiano, sono sicuri, con un impatto ambientale minimo (soprattutto per quel che riguarda i motori Euro 6, ai quali auspichiamo presto di adeguare tutte le nostre flotte, sperando di poter contare su incentivi e sostegno da parte delle Istituzioni) e con un’incidenza sul traffico assolutamente positiva.

Ovviamente, per assicurare tali condizioni sono necessari due elementi imprescindibili, la prima è il rispetto delle regole da parte degli operatori del comparto ed il secondo è la presenza di servizi ed infrastrutture messi a disposizione della categoria nei Comuni e nelle strade del nostro splendido Paese.

Lei ha poc’anzi parlato di Comuni, com’è il rapporto della categoria con i Comuni italiani? ZTL, stalli, parcheggi, a che punto siamo su questo fronte?

AN.BTI – CONFCOMMERCIO crede da sempre nell’importanza della collaborazione tra Istituzioni e Associazioni di categoria, nel pieno rispetto dei ruoli e, fin dalla sua nascita, ha agito in tal senso ed è su quella strada che continuerà il proprio operato. Comprendiamo le ragioni dei Comuni, ma al tempo stesso chiediamo vengano ascoltate le ragioni degli imprenditori della categoria che ogni giorno si espongono economicamente e personalmente in maniera importante e che, a nostro avviso, meritano considerazione, ascolto, servizi e regole certe e di buon senso.

Quali sono le principali criticità che ravvisa e quelle sulle quali state concentrando e concentrerete nei prossimi mesi l’operato di AN.BTI – CONFCOMMERCIO?

Vede, come da mia abitudine, voglio essere totalmente sincero. La categoria dei Bus Turistici Italiani è una categoria che oggi non risente di una carenza di domanda dei servizi offerti, ma al contempo ha estrema esigenza di ricevere dalle Istituzioni Italiane ed Europee alcune attenzioni ed alcuni accorgimenti che possano aiutare le aziende a garantire servizi di eccellenza sotto tutti gli aspetti.

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La problematica principale che la categoria vive è senza dubbio la carenza di autisti. Non ci sono più giovani che vogliono fare questa professione, un tempo ambita ed oggi bistrattata, e nei prossimi anni molti autisti raggiungeranno l’età di 68 anni, limite massimo di guida con patente D e senza ricambio generazionale si rischia la paralisi totale del settore con danni inimmaginabili.

È pertanto necessario pervenire in tempi brevi all’eliminazione o quantomeno al superamento di tale limite, equiparando l’Italia a tutti gli altri Paesi Europei. Ovviamente tale modifica deve rappresentare un’opportunità su base esclusivamente volontaria e deve legarsi indissolubilmente al superamento della visita di idoneità nel totale rispetto della sicurezza, aspetto preminente nella nostra considerazione Associativa.

Al fianco di questa esigenza, vi sono poi almeno altri due aspetti che riteniamo essenziali per l’operato delle nostre aziende. Il riconoscimento dell’accisa agevolata sul gasolio commerciale, beneficio dal quale risultiamo inspiegabilmente esclusi da quasi un ventennio, al contrario di tutto il trasporto nazionale e dei nostri omologhi europei, e gli incentivi per il rinnovo del parco mezzi. Come le dicevo, abbiamo l’obiettivo ambizioso di un parco mezzi composti da soli bus euro 6 su tutto il territorio nazionale, per garantire sicurezza ai nostri operatori ed ai nostri passeggeri.

Presidente, lasciamo a lei la conclusione a tema libero…

In primis desidero riprendere con decisione il tema della SICUREZZA: i nostri mezzi hanno la fortuna e la responsabilità di trasportare ogni anno oltre 150 milioni di passeggeri e vogliamo essere messi nelle condizioni migliori e più sicure per farlo. Nell’ultima Convention a Forte dei Marmi abbiamo lanciato un’iniziativa An.bti – Confcommercio proprio sulla SICUREZZA che porteremo avanti nei prossimi mesi insieme ad illustri compagni di viaggio.

In ultimo, vorrei concludere riprendendo la parola che abbiamo scelto come valore rappresentativo della nostra Associazione per l’anno 2025: il RISPETTO.

Il mio augurio è che il rispetto possa guidare sempre l’operato delle aziende che tuteliamo e che difendiamo, rispetto delle regole da parte dei nostri operatori, rispetto nei rapporti tra le aziende e rispetto per gli sforzi che i nostri imprenditori, i nostri autisti e i nostri dipendenti mettono in campo ogni giorno, con passione, amore e dedizione per un lavoro che per me resta il più bello del mondo e che ancora oggi affronto con lo stesso entusiasmo con il quale lo affrontava, oltre 40 anni, fa quel ragazzo ventenne salito su un bus per la prima volta.

Continua a leggere: Autobus e turismo: AN.BTI e il futuro green dei viaggi in Italia

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