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Phase out TVN, Battilocchio e Angelilli soddisfatti delle risposte del ministro Urso


I deputati Alessandro Battilocchio e Mauro D’Attis e la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli si dicono soddisfatti della risposta del ministro alle Imprese e al Made in Italy Adolfo Urso, protagonista ieri di un question time alla Camera sul futuro delle centrali a carbone di Civitavecchia e Brindisi. I due esponenti di Forza Italia, che hanno “interrogato” il ministro, sostengono che dalla parole di Urso si evince come “nelle due città la transizione energetica e la riconversione industriale basata su fonti nuove e innovative con le 46 proposte di nuove aziende a Brindisi e le 28 a Civitavecchia, vanno avanti”.

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Il riferimento è alle parole di Urso che ha spiegato come le due centrali si terranno in riserva, in manutenzione, senza produrre energia da carbone, pronte solo in caso di straordinaria necessità per la sicurezza energetica del Paese. “Stiamo favorendo l’insediamento di nuove aziende industriali innovative e sostenibili – proseguono gli azzurri – non ci basta la semplice decarbonizzazione: vogliamo il rilancio industriale ed economico dei due territori. Creiamo le condizioni per aumentare i posti di lavoro, dare una prospettiva seria e solida a Brindisi e Civitavecchia, ai giovani che hanno diritto di avere un futuro nella loro terra. Grazie alle nostre proposte, divenute leggi dello Stato, oggi esiste un percorso concreto, di crescita e sviluppo dei due territori, nella cornice della transizione”.
Come spiegato dal ministro Urso, le due centrali si tengono in riserva, in manutenzione, senza produrre energia da carbone, pronte solo in caso di straordinaria necessità per la sicurezza energetica del Paese. “Nel frattempo – spiegano Battilocchio e D’Attis – si insediano le nuove aziende: alcuni miliardi di investimento e alcune migliaia di occupati in più. Ci sono i fondi privati, c’è il Commissario di Governo per accelerare le autorizzazioni, c’è l’Accordo di Programma. Non si inquina e si insediano nuove aziende: Brindisi e Civitavecchia possono tradurre questa fase difficile in opportunità. Stiamo operando con la coscienza di chi vuole il bene della comunità in cui vive e che rappresenta. E anche davanti ai peggiori gufi continueremo a farlo”, concludono.
Soddisfazione viene espressa anche dalla il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, all’Industria, al Commercio, all’Artigianato e Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli.
“Il differimento del phase out non interferirà sulle procedure relative alle manifestazioni d’interesse – afferma – anzi la strategia è quella di favorire investimenti produttivi e progettualità industriali di transizione energetica, da concludere al più presto attraverso veri e propri accordi di programma”. Secondo Angelilli, è importante che Invitalia, che fornisce il supporto tecnico sull’analisi delle manifestazioni di interesse, sia arrivata alle fasi conclusive dell’iter ricognitivo, utile ad avviare al più presto tutte le procedure necessarie a livello autorizzativo. “Quanto Invitalia avrà terminato la valutazione delle proposte pervenute – conclude – sarà convocato un tavolo di confronto. Sarà inoltre necessario un confronto con Enel sul piano di manutenzioni, al fine di garantire sicurezza, efficienza e continuità operativa alle imprese locali, anche in vista della futura riserva fredda dell’impianto”.



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