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Via libera al Decreto Economia: tutte le misure


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Con 160 voti favorevoli, 99 contrari e 3 astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva il Decreto Economia 2025, già passato al vaglio del Senato. Il provvedimento, ora legge, interviene su settori chiave dell’economia e della società, con misure che spaziano dalla sanità al lavoro, dall’industria alla cultura. Tra le novità principali, il nuovo rinvio della sugar tax, posticipata al 1° gennaio 2026, e l’introduzione di incentivi fiscali e sociali in diversi ambiti.

Payback sanitario: revisione del meccanismo

Uno dei nodi centrali del decreto riguarda il cosiddetto “payback” sanitario sui dispositivi medici. Il testo introduce un sistema più flessibile per le aziende fornitrici che, in caso di sforamento dei tetti di spesa regionali, potranno rateizzare i pagamenti dovuti in quattro anni, con la possibilità di uno sconto del 10% in caso di saldo in un’unica soluzione.

Uno dei nodi centrali del decreto riguarda il cosiddetto “payback” sanitario sui dispositivi medici

È previsto inoltre un meccanismo di compensazione tra debiti e crediti con la Pubblica Amministrazione, mediante un processo di certificazione semplificato. In presenza di particolari condizioni economiche, le imprese con fatturato contenuto o marginalità limitata potranno ottenere l’esonero parziale o totale dal pagamento.

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Per le controversie relative agli anni 2015-2018, le aziende potranno chiudere le proprie pendenze amministrative e giudiziarie versando solo il 25% degli importi inizialmente richiesti. Per facilitare l’adesione, saranno disponibili finanziamenti bancari garantiti dallo Stato. A copertura del meccanismo, è previsto un fondo straordinario da 360 milioni di euro.

Industria: sostegno agli stabilimenti strategici

Il decreto conferma misure a supporto di impianti industriali ritenuti di interesse strategico nazionale, in particolare nel settore siderurgico. Sono previsti finanziamenti per favorire la continuità produttiva e la riconversione tecnologica in chiave sostenibile, anche nell’ottica della decarbonizzazione. Sono inoltre semplificate le procedure per investimenti in aree di crisi complessa e potenziati gli Accordi di Sviluppo, coordinati da Invitalia, a sostegno di grandi progetti imprenditoriali.

In materia di lavoro, si introducono misure per la riqualificazione dei lavoratori e la ricollocazione di personale coinvolto in processi di ristrutturazione aziendale.

Arte e cultura: agevolazioni fiscali e fondi dedicati

In ambito culturale, il decreto prevede l’aliquota IVA agevolata al 5% per la vendita diretta di opere d’arte da parte degli autori o dei loro eredi. L’obiettivo è stimolare la regolarizzazione del mercato dell’arte contemporanea, aumentare la tracciabilità e rafforzare la competitività fiscale del settore rispetto ad altri Paesi europei.

Il decreto prevede l’aliquota IVA agevolata al 5% per la vendita diretta di opere d’arte

Sono inoltre stanziati 30 milioni di euro per le librerie e 10 milioni per il fondo cultura, destinato alla tutela, digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio artistico.

Lavoro femminile: esonero contributivo per le madri

Tra le misure sociali spicca l’esenzione contributiva totale per le madri lavoratrici dipendenti con almeno due figli, confermata per il 2025. Il beneficio, che mira a favorire il reinserimento delle donne nel mercato del lavoro, si applica a partire dal secondo anno di età del figlio più piccolo. Il contributo sarà erogato in forma di bonus mensile da 40 euro, esclusivamente per le lavoratrici non domestiche, con uno stanziamento di 480 milioni di euro per il 2025 e 13 milioni per il 2026.

Proroga per Milano-Cortina 2026

Tra le disposizioni inserite nel testo figura anche la proroga fino al 2033 della società “Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.”, incaricata della realizzazione delle opere per le Olimpiadi invernali. La proroga potrà essere disposta con DPCM su proposta del Ministero delle Infrastrutture, di concerto con il Ministero dell’Economia e altri attori istituzionali coinvolti.

Sugar tax rinviata (ancora)

La cosiddetta sugar tax, tassa sulle bevande zuccherate, viene rinviata per l’ennesima volta, ora al 1° gennaio 2026. La Camera ha approvato anche un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare l’abrogazione definitiva della misura, in considerazione delle difficoltà applicative e delle criticità per le imprese del settore.

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Rinviata per l’ennesima volta la tassa sulle bevande zuccherate

Altri interventi

Il provvedimento prevede ulteriori misure di sostegno, tra cui:

  • Sospensione dei termini di prescrizione e delle azioni esecutive fino al 31 dicembre 2025;
  • Possibilità per le PMI di richiedere finanziamenti garantiti dal Fondo del Mediocredito Centrale;
  • Detrazioni per le PMI che hanno già versato oltre il 48% degli importi dovuti in base al vecchio sistema payback;
  • Coinvolgimento dell’Inail nella costituzione di enti non profit attivi in ambito sanitario;
  • Contributi straordinari da 16,5 milioni di euro per le emittenti televisive locali nel 2025;
  • Aumento di 30 milioni del Fondo di garanzia per la prima casa;
  • Estensione del Superbonus 110% al 2026 per i territori colpiti dai sismi del 2009 e 2016.

Con l’approvazione definitiva, il Decreto-legge 92/2025 entra in vigore. L’attuazione sarà ora affidata ai ministeri competenti, alle Regioni e alle agenzie pubbliche, con un’attenzione particolare al monitoraggio degli effetti economici e sociali delle misure introdotte.



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