L’ultimo rapporto di GlobalData, “Vietnam Power Market Outlook to 2035, Update 2025 – Market Trends, Regulations, and Competitive Landscape”, evidenzia come nel periodo 2020-24 la produzione di energia rinnovabile nel Paese sia aumentata da 21,1 TWh nel 2020 a 38,5 TWh nel 2024, registrando un CAGR del 16%. Nel periodo 2024-2035, si prevede che aumenterà ulteriormente fino a 179,6 TWh nel 2035, crescendo a un CAGR del 15%.
“Il governo ha annunciato tariffe feed-in (FiT), una revisione del Piano di sviluppo energetico 8 (PDP 8) e altre politiche per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel Paese” commenta Attaurrahman Ojindaram Saibasan, analista senior del settore energetico presso GlobalData. “Sebbene il potenziale idroelettrico sia quasi pienamente sfruttato, il potenziale di espansione dell’eolico, del solare e della biomassa rimane elevato e in gran parte non sfruttato.”
Un passo importante per un paese che genera una parte significativa della sua elettricità da centrali termoelettriche a carbone e gas, nonché da un vasto numero di centrali idroelettriche.
Rischi per lo sviluppo energetico
Il Ministero dell’Industria e del Commercio (MoIT), la piccola energia idroelettrica può ancora essere ampliata, ma, in generale, il potenziale idroelettrico del Vietnam è stato quasi pienamente sfruttato. Inoltre c’è da evidenziare che il potenziale idroelettrico teme l’andamento monsonico rispetto l’approvvigionamento idrico. Però u cambio di passo è necessario. Il Paese è prossimo a terminare le riserve di petrolio e gas passando da esportatore netto a importatore netto di carbone.
Il governo vietnamita ha articolato distinte strategie di sviluppo energetico attraverso una serie di piani nazionali di sviluppo energetico, il più recente dei quali è il PDP 8, che si estende dal 2023 al 2030. Il PDP 8 sostiene un portafoglio energetico diversificato che includa gas naturale, carbone, energia idroelettrica, solare ed eolica, con l’obiettivo a lungo termine di raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050.
Si tratta di piani progettati per triplicare la capacità energetica installata entro il 2030 spiega Saibasan. “Il governo ha incoraggiato in modo proattivo gli investimenti del settore estero e privato nella produzione di energia implementando partenariati pubblico-privati (PPP), stabilendo FiT per l’energia solare ed eolica e allentando le normative sulle licenze.” e conclude: “I progetti energetici su larga scala in Vietnam, in particolare quelli che coinvolgono energie rinnovabili e terminali di gas naturale liquefatto (GNL), richiedono ingenti investimenti di capitale. Tuttavia, i persistenti vincoli finanziari derivano dall’incertezza normativa, dall’assenza di accordi bancabili di acquisto di energia (PPA) e dall’accesso limitato a finanziamenti a lungo termine a tassi vantaggiosi. Il governo sta cercando di affrontare questo problema attuando politiche favorevoli per gli investitori.”
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