Il deputato abruzzese di Azione Giulio Sottanelli nel corso del question time ha criticato l’allargamento della Zes Unica
Il problema è sempre quello della torta: se è stata preparata per 8 persone e se ne presentano 10, il rischio è che le fette diventino inconsistenti. La torta in questione è quella della Zes Unica, che al momento comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, ma che il Governo vuole allargare anche a Marche e Umbria.
La Zes Unica ha sostituito le Zone economiche speciali frammentate in 8 diverse strutture amministrative. L’annuncio dell’ampliamento ha sollevato non poche perplessità. Anche il deputato abruzzese Giulio Sottanelli si è mostrato molto critico. La sua contrarietà è stata motivata nel question time di ieri alla Camera dei deputati.
“Anziché allargare le Zes ad altre regioni per fini elettorali (Marche e Umbria, ndr), – spiega Sottanelli – il governo dovrebbe mantenere questo strumento così come era stato concepito in origine, ovvero con la sua specificità nei confronti del Mezzogiorno, verso determinate aree degradate che necessitano interventi di sviluppo. E, soprattutto, dovrebbe costruire i giusti processi per dare certezze alle imprese che ne hanno diritto, indicando la percentuale spettante e i tempi entro il quale il contributo sarà liquidato. La proposta di Azione è chiara: si deve lasciare la Zes come era stata prevista e prendere gli oltre 6 miliardi di euro della non funzionante Transizione 5.0 per rifinanziare Industria 4.0, a favore di tutte le imprese. Ci auguriamo che l’esecutivo prenda in esame questo suggerimento”.
Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, rispondendo nell’Aula della Camera a un’interrogazione Pd sull’incremento delle risorse finanziarie sulla base dell’annunciato allargamento della Zes unica a Marche e Umbria, ha detto:
“Nella prossima manovra di bilancio la misura Zes sarà rifinanziata e lo stanziamento terrà conto di tale nuovo perimetro. Con riferimento al disegno di legge sulle Disposizioni per il rilancio dell’economia nei territori di Marche e Umbria, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 4 agosto scorso, si evidenzia che le misure adottate dal Governo sono riferite all’anno 2025, dotate di specifica copertura finanziaria e non pregiudicheranno gli spazi finanziari riconosciuti alle Regioni già destinatarie della vigente misura”.
Nel quesito rivolto al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si faceva riferimento anche all’ammontare del credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti effettuati nel corso del 2023 nelle zone economiche speciali.
“Come risulta dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 12 dicembre 2024 – ha riferito Ciriani – tutti coloro i quali hanno fatto richiesta di fruizione del credito di imposta Zes unica per l’anno 2024 in relazione agli investimenti eligibili effettuati nel periodo dal primo gennaio 2024 al 15 novembre 2024 hanno ottenuto il 100% del credito di imposta richiesto”.
Nel dettaglio e con riferimento alle Zes, ha proseguito, “l’ammontare del credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti effettuati nel corso del 2024 è pari a 2 miliardi e mezzo circa”.
(Fonte governo.it)
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