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ZES unica estesa a Marche e Umbria: agevolazioni e domande


Il 4 agosto il Consiglio dei ministri ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce disposizioni per il rilancio dell’economia delle regioni Umbria e Marche. Dunque, entrambe entreranno a far parte ufficialmente della ZES unica, la zona economica speciale originariamente riservata per il Mezzogiorno. Ma cosa cambia per le imprese?  

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ZES Marche-Umbria, cosa cambia e quali sono i vantaggi per le imprese

Anche Umbria e Marche saranno considerate ZES e le imprese del territorio potranno beneficiare di alcune agevolazioni, incentivi fiscali e semplificazioni normative con il fine di promuovere la crescita del territorio interessato. Si prevede adesso l’aggiornamento entro 60 giorni del piano strategico della ZES unica, che definisce le politiche di sviluppo, i settori da rafforzare, alcuni investimenti prioritari e mirati, con particolare attenzione alla riconversione industriale e transizione energetica. In questo caso, le imprese possono usufruire di vantaggi fiscali e normativi:

  • benefici fiscali;
  • credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali all’attività d’impresa;
  • detassazione e sconto/rimborso di vecchi debiti fiscali con l’erario;
  • riduzione dei dazi doganali di importazione;
  • differimento dei dazi sui beni importati;
  • esenzione da dazi di importazione per materie prime e semilavorati trasformati in loco;
  • esenzioni IVA su importazioni correlate ad esportazioni e servizi forniti in loco o esportati;
  • riduzione del 50% dell’imposta sui redditi e sui profitti societari per le imprese che avviano una nuova attività o aziende operative che avviano un’attività diversa e non esercitata fino a quel momento fino a sei periodi di imposta successivi;
  • aiuti per ricerca e sviluppo, supporto per la formazione dei dipendenti e incentivi all’occupazione;
  • disponibilità di aree per le imprese a prezzi ridotti e sgravi sulla tassazione immobiliare.

Possono beneficiare le imprese, comprese quelle attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Invece, sono escluse le imprese che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, del settore finanziario e assicurativo.

Quali sono le ZES in Italia  

Il decreto legge n. 124/2023 ha istituito, a partire dal primo gennaio 2024, la zona economica speciale per il Mezzogiorno  “ZES unica” che comprende (prima dell’ingresso di Marche ed Umbria) i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e che va a sostituire quelle che erano considerate le Zone economiche speciali frammentate in diverse strutture amministrative. Per ottenere il riconoscimento delle agevolazioni le imprese devono mantenere l’attività nella ZES almeno per i cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni (pena la revoca dei benefici concessi e goduti) e,  inoltre, non devono essere in liquidazione o in fase di scioglimento.

ZES Marche-Umbria, come fare domanda

La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica dal beneficiario. Dopo aver raccolto tutta la documentazione necessaria, tra cui il piano di investimento dettagliato e la documentazione contabile fiscale, bisogna accedere al portale “ZesUnica2025” delle Agenzia delle Entrate e seguire le istruzioni per la compilazione e l’invio della domanda. Per  l’anno 2025, le imprese hanno dovuto inviare una comunicazione preventiva tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025, indicando le spese ammissibili sostenute dal 16 novembre 2024 e quelle previste fino al 15 novembre 2025. Sarà obbligatorio trasmettere una comunicazione integrativa tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2025, attestando l’avvenuta realizzazione degli investimenti entro il termine stabilito.

Come si utilizza il credito d’imposta e quali investimenti sono ammessi

Il credito d’imposta per la ZES unica si utilizza esclusivamente in compensazione tramite modello F24, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di entrata in funzione dei beni agevolati.
È necessario indicare il credito utilizzato nel quadro RU della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di utilizzo. Rientrano tra gli investimenti agevolabili gli acquisti di beni strumentali nuovi, materiali, destinati a strutture produttive ubicate nella ZES unica. In particolare, sono ammessi:

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

  • macchinari e impianti;
  • attrezzature industriali e commerciali;
  • immobili strumentali e terreni;
  • i beni devono essere nuovi e destinato ad un utilizzo durevole nell’attività d’impresa.

Inoltre, il credito d’imposta è cumulabile con altri incentivi pubblici. Per esempio, è possibile cumularlo con il credito d’imposta per investimenti 4.0 e 5.0, incentivi regionali e contributi in conto capitale ed agevolazioni previste dal Fondo di garanzia piccole e medie imprese.



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