inaugurato l’headquarter nell’ex Hotel Ange
Un ritorno che guarda al futuro. Dopo soli 22 mesi di cantiere, l’ex Hotel Ange rinasce come sede del Courmayeur Climate Hub, progetto finanziato nell’ambito del PNRR. Alla comunità è stato restituito uno spazio condiviso, tecnologicamente attrezzato e destinato a ospitare servizi, attività ed eventi legati alla sostenibilità e all’innovazione in ambito montano. Negli stessi spazi, è stata inaugurata la mostra MUTaZIONI – L’arte del cambiamento, a cura di Silent Media Lab e Inarttendu, che unisce illustrazione, videoarte e realtà aumentata con i lavori site specific degli artisti Andrea Carlotto e Sara Cimarosti.
Courmayeur_ Su il sipario: inaugurata oggi la nuova sede del Courmayeur Climate Hub all’ex Hotel Ange. È il cuore e l’epicentro del progetto finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR, che in questi ultimi due anni ha portato ai piedi del Monte Bianco un fitto calendario di iniziative dedicate alla rigenerazione e alla sostenibilità.
Il cantiere, avviato appena 22 mesi fa, si è concluso in anticipo sui tempi previsti. Courmayeur si conferma tra le prime località italiane a portare a termine un intervento di rilievo, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il pubblico ha potuto finalmente scoprire la nuova veste dell’headquarter del Courmayeur Climate Hub, un luogo fortemente simbolico – già tappa per i pellegrini in transito sulle Alpi, nel Seicento, e poi albergo ottocentesco al centro dello sviluppo turistico locale – restituito alla comunità dopo decenni di oblio. Il progetto di riqualificazione, curato dall’arch. Paolo Massa Bovat dello studio WAU Architetti, ha riportato in vita l’ex Hotel Ange preservandone l’identità storica e adattandolo a una nuova funzione pubblica. Di particolare importanza il recupero degli antichi dipinti murali nel Salone e nel Foyer. Per secoli i viaggiatori aristocratici si sono incontrati tra queste pareti, oggetto di un accurato progetto di restauro sviluppato in stretta collaborazione con la Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali valdostana, e per il quale la Regione ha partecipato economicamente.
L’intervento, realizzato dall’arch. Cristina Bardelli – sempre di WAU Architetti – ha riportato alla luce motivi ornamentali ed elementi decorativi originali. L’intervento ha generato un equilibrio tra restauro e contemporaneità, restituendo la percezione dello spazio originario con una nuova volta a copertura del salone, e integrando il miglioramento energetico e il completo rinnovamento degli impianti.
Intorno al Salone e al Foyer si articolano vari locali, spazi di lavoro, tecnologici e di servizio, adatti ad ospitare eventi e attività di alto valore culturale.
In concomitanza con l’inaugurazione, si è tenuto il vernissage della mostra di arte contemporanea MUTaZIONI – L’arte del cambiamento, che fino al prossimo settembre propone i lavori site specific dell’artista audiovisivo Andrea Carlotto e dell’illustratrice Sara Cimarosti.
Creata da Luciano Seghesio della Galleria Inarttendu di Aosta, l’iniziativa ha catalizzato l’attenzione sul concetto di transizione – tecnologica, ma anche filosofica, sociale, economica, personale – come evoluzione necessaria: un tema al centro delle riflessioni portate avanti da Courmayeur Climate Hub.
MUTaZIONI – L’arte del cambiamento: una mostra in evoluzione
Non è tanto la natura ad essere fragile e in pericolo, quanto piuttosto noi stessi, come specie umana. L’esposizione inaugurata nel nuovo Courmayeur Climate Hub è come un prisma che riflette, attraverso una pluralità di strumenti – le illustrazioni, la realtà aumentata, le animazioni – tutte le possibilità che scaturiscono da questa riflessione. MUTaZIONI – L’arte del cambiamento procede su un doppio binario: da un lato la mostra nel portico della nuova sede del Courmayeur Climate Hub, applicata a dei ledwall, dall’altro le gemmazioni, le “schegge” di questa proposta, diffuse sul territorio attraverso un’operazione che applica a dei totem fisici un software di realtà aumentata.
Due gli artisti coinvolti. Il valdostano Andrea Carlotto, performer e designer audiovisivo, anima del Laboratorio di Creazione Audiovisiva SILENT MEDIA LAB, presenta alcuni lavori di video arte inediti e site specific, appartenenti alla sua serie denominata “BODY LANGUAGE”. Un flusso costante e a tratti ipnotico, generato a partire da immagini e testi, prodotti e trattati con diversi algoritmi, immerge lo spettatore in un’assorta contemplazione che innesca riflessioni.
L’altra artista, l’illustratrice e visual designer Sara Cimarosti, mantovana e bolognese d’adozione, ha realizzato per l’occasione quattro illustrazioni inedite che raccontano, attraverso un segno molto stilizzato, il cambiamento climatico e la sfida dell’adattamento umano. Le sue opere hanno colonizzato il portico per riverberarsi all’esterno, grazie alle animazioni in realtà aumentata realizzate da Andrea Carlotto. Per ammirarle basta scaricare gratuitamente l’App Artivive e inquadrare l’immagine, che dopo pochi secondi prende vita.
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