Mentre si sta assistendo ad una crisi peggiori del settore automotive, tra fermi produttivi ed esuberi dello stabilimento cassinate di Stellantis con pesanti ripercussioni per l’indotto, in provincia di Frosinone arriva una nuova casa automobilistica. Si tratta del gruppo Dr Automobiles. Da ieri è ufficiale la notizia che circolava negli ultimi mesi: l’azienda molisana fondato da Massimo Di Risio sarà il nuovo proprietario dello stabilimento anagnino della Saxa Gres. I vertici dell’azienda di ceramiche, nel corso del tavolo di confronto sulla vertenza svoltosi al Mimit, hanno confermato la sottoscrizione dell’accordo per la vendita.
Il piano
L’operazione prevede la nascita di una nuova compagnia, la “Jarama srl”, interamente partecipata da Dr Automobiles che ristrutturerà il sito industriale di Anagni dove verranno assemblate autovetture di marchi cinesi che collaborano direttamente con il gruppo molisano. La buona notizia sul fronte dell’occupazione, che era uno dei timori principali delle organizzazioni sindacali, è che la nuova società ha acquisito tutti i 67 lavoratori di Saxa Gres Anagni, mediante il meccanismo della cessione di ramo d’azienda, riservandosi la possibilità di ulteriori nuove assunzioni nel futuro prossimo.
Il Ministero delle imprese e del Made in Italy, a margine dell’incontro di ieri, ha annunciato che «continuerà a monitorare con la massima attenzione l’evoluzione produttiva degli stabilimenti di Saxa Gres e gli sviluppi del processo di rilancio dello stabilimento di Anagni». A settembre ci sarà un’altra riunione.
Era stato lo stesso Di Risio, in uno dei tanti confronti con il ministro Adolfo Urso, a rivelare un piano di almeno 50 milioni di euro per ampliare il polo di Macchia d’Isernia e realizzare un vero polo di assemblaggio, al fine di evitare le pesanti sanzioni dall’autority per la pubblicizzazione, ritenuta ingannevole, di Dr ed Evo come marchi italiani, quando le vetture sono al 70% costruite in Cina. Questo progetto in Molise non è stato attuabile nel breve periodo, il che ha fatto la fortuna della provincia ciociara e, in particolare, del nord, da sempre votato in particolare al settore farmaceutico e petrolchimico.
Entusiastiche tutte le prime reazioni sul territorio. Il sindaco di Anagni, Daniele Natalia, definisce l’operazione un punto di svolta per il territorio che potrà diventare un importante polo nazionale dell’automotive. «Come anticipato già nelle riunioni al ministero – aggiunge il primo cittadino da parte nostra garantiremo ampio supporto per fare in modo che l’implementazione del sito possa avere la massima celerità. Ringrazio il dottor Francesco Borgomeo – aggiunge – che, da uomo illuminato, ha perorato un avvicendamento industriale con il quale garantire tutti i posti di lavoro Saxa Gres e la tenuta economica di un intero territorio».
LE REAZIONI
Dello stesso tono le dichiarazioni dei sindacati. Per Antonella Valeriani della Cisl «questo investimento apre ad un nuovo sviluppo della filiera dell’automotive in Ciociaria e nel Lazio che in questi mesi è provata dalla crisi Stellantis». Anche Enzo Valente dell’Ugl si apre una nuova pagina: «Approda sul territorio un imprenditore italiano che ha una solida esperienza e posizione nel campo dell’automotive. Ma ora sollecitiamo le istituzioni affinché anche il progetto di economia circolare nato attorno allo stabilimento di Roccasecca, possa riprendere a camminare».
Secondo Sandro Chiarlitti, Antonio Parente e Francesco Cribari della Filctem Cgil, il piano di riorganizzazione di Jarama è un esempio virtuoso di relazioni industriali e affrontano il tema del Sito di Interesse Nazionale “Bacino del fiume Sacco” che interessa anche l’area dell’investimento di Anagni: «Le istituzioni devono accompagnare le imprese, soprattutto quelle che operano in aree complesse come , dove la burocrazia spesso rallenta l’innovazione».
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