Al via 597 milioni di incentivi PNRR per auto elettriche. Bonus fino a 11mila euro per redditi bassi e microimprese. La misura non sarà cumulabile con altri sostegni.
Una svolta attesa per il mercato dei veicoli elettrici: il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il decreto che autorizza lo stanziamento di 597,3 milioni di euro in nuovi incentivi, a valere sui fondi del PNRR. Questi sostegni sono destinati a favorire la diffusione di veicoli elettrici tra le fasce di popolazione più deboli e le piccole attività economiche. Un’iniziativa che, nelle parole del Ministro, mira ad accelerare la transizione “anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento”.
Il bonus entrerà in vigore a partire da settembre, dopo che saranno ultimati alcuni passaggi tecnici, tra cui la rimodulazione della piattaforma informatica gestita dalla Sogei (la società guidata da Cristiano Cannarsa) che si occuperà dell’erogazione dei benefici sotto forma di uno sconto diretto sull’acquisto del veicolo.
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I beneficiari: redditi bassi, rottamazione e microimprese
La platea dei beneficiari è stata delineata con precisione dal decreto. Gli incentivi sono riservati a persone fisiche in condizioni di svantaggio economico e alle microimprese.
Per le persone fisiche
L’incentivo sarà riconosciuto a un solo soggetto per nucleo familiare.
Per accedere al bonus, è necessario essere il primo intestatario di un veicolo da rottamare (fino a Euro 5) da almeno 6 mesi. Lo sconto può essere generato a proprio favore o a beneficio di un altro membro della famiglia.
L’agevolazione massima è di 11mila euro se l’acquirente risiede in un’area urbana funzionale (un aggregato di Comuni contigui con un centro urbano di almeno 50mila abitanti) e ha un ISEE(Indicatore della Situazione Economica Equivalente) pari o inferiore a 30mila euro.
L’importo scende a 9mila euro se l’ISEE è superiore a 30mila euro ma inferiore o pari a 40mila euro.
Per le microimprese
Il decreto definisce le microimprese come aziende con meno di 10 persone e un fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
L’agevolazione è assicurata alle realtà con sede legale in un’area urbana funzionale.
Ogni microimpresa avrà diritto a un massimo di due bonus.
L’importo dell’incentivo coprirà fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (IVA esclusa), con un massimale di 20mila euro e nel rispetto della normativa “de minimis” sugli aiuti di Stato.
È importante notare che questi incentivi non potranno essere cumulati con altri sostegni per l’acquisto degli stessi mezzi.
I veicoli ammessi: solo elettrici e con limiti di prezzo
Gli incentivi saranno destinati all’acquisto di specifici veicoli, in linea con l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile.
Per le persone fisiche, sarà possibile ricorrere all’agevolazione per acquisire vetture nuove di categoria M1 (con almeno 4 ruote e al massimo 8 posti a sedere oltre a quello del conducente), che siano completamente elettriche (BEV). Il prezzo di listino ufficiale della casa produttrice non deve essere superiore a 35mila euro, IVA ed optional esclusi.
Per le microimprese lo sconto sarà attivato per acquistare un massimo di due nuovi veicoli commerciali di categoria N1 (destinati al trasporto merci con massa massima non superiore a 3,5 tonnellate) o N2 (tra 3,5 e 12 tonnellate). Anche in questo caso, l’alimentazione dovrà essere esclusivamente elettrica.
La piattaforma Sogei e il ruolo dei venditori
Le agevolazioni saranno erogate attraverso la piattaforma Sogei, sulla quale dovranno registrarsi sia i potenziali beneficiari sia i venditori dei veicoli che aderiscono all’iniziativa. I venditori saranno selezionati in base al cosiddetto “ecoscore“, un punteggio ambientale che valuta l’impronta di carbonio di un veicolo per l’intero ciclo di vita.
Spetterà al Ministero dell’Ambiente pubblicare l’elenco delle vetture incentivabili prima della registrazione dei venditori. Una volta che i beneficiari si saranno registrati sulla piattaforma, sarà il venditore a dover validare il bonus entro 30 giorni dalla sua generazione. Se non validato entro questo termine, l’incentivo verrà integralmente riversato nel plafond residuo. Un meccanismo che punta a garantire la trasparenza e l’efficacia nell’erogazione dei fondi PNRR.
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