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Energia, Legambiente premia sei “Ambasciatori dell’agrivoltaico”: innovazione e agroecologia da Nord a Sud





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Roma, 9 ott. (askanews) – Bene l’emanazione del decreto del Masaf n. 226 del 18 settembre 2024 che attua l’articolo 9 della Legge 206/2023, introducendo nuove disposizioni per la registrazione delle consegne di olive da olio ai frantoi oleari. David Granieri, presidente di Unaprol, spiega in una nota che “si tratta di una novità normativa fondamentale per la tutela della qualità e dell’origine dell’olio d’oliva italiano”.

“Unaprol ha sempre sostenuto la necessità di strumenti efficaci per contrastare le crescenti frodi nel settore, causate anche dalla scarsità di prodotto in alcune annate. La registrazione obbligatoria delle consegne, entro 6 ore dall’acquisto, nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) rappresenta un passo avanti decisivo verso una maggiore trasparenza e tracciabilità della filiera olivicola”.

Il decreto del Masaf da piena attuazione all’emendamento all’articolo 9 della Legge 206/2023, promosso attivamente da Unaprol proprio allo scopo di migliorare la qualità e tutelare le produzioni nazionali. “La trasparenza e la tracciabilità sono per noi principi fondamentali. Il sistema SIAN rappresenta uno strumento indispensabile per tutelare le nostre eccellenze e l’origine dell’olio extra vergine di oliva italiano e auspichiamo che tale strumento possa essere adottato ed esteso a livello europeo”, spiega ancora il presidente di Unaprol sottolineando anche l’importanza di attivare una cabina di regia per organizzare i controlli sugli operatori obbligati a rispettare le nuove disposizioni del Registro Telematico.

“È fondamentale assicurare un’efficace applicazione delle nuove norme e sanzionare eventuali violazioni. Solo così potremo garantire ai consumatori un prodotto di qualità e tutelare il lavoro degli olivicoltori italiani”, conclude Granieri.

Dall’Umbria alla Calabria, dall’Emilia Romagna alla Puglia passando per la Campania , Legambiente premia sei ‘Ambasciatori dell’agrivoltaico’, aziende “capaci di coniugare con sapienza produzione agricola e energia rinnovabile”. La cerimonia questa sera a Festambiente, in programma fino a domani a Rispescia (Grosseto). Il riconoscimento premia esperienze che puntano su innovazione e agroecologia, capaci di sperimentare anche la nuova frontiera dell’agrivoltaico verticale, mantenendo come filo rosso comune la passione e l’amore per il proprio territorio. Tra i premiati l’azienda familiare La Valletta, dell’altopiano di Colfiorito (Perugia), La Terzeria e Greenhouse in provincia di Cosenza, la Bersagliera nel Salernitano, il Buon Pastore nel Ravennate e I Prodotti della svolta in provincia di Bari. “È essenziale promuovere un modello agroecologico integrato, capace di superare la dipendenza dai prodotti chimici tipici dell’agricoltura intensiva, valorizzando al contemporaneo biodiversità, fonti rinnovabili e filiere etiche” dichiara il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, evidenziando anche la necessità di garantire una transizione equa per le imprese agricole. “Chiediamo al governo e all’Unione Europea di riconoscere l’agroecologia come criterio prioritario nei finanziamenti agricoli, facendone un pilastro delle politiche comunitarie” aggiunge Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente e responsabile agricoltura di Legambiente.




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