La Regione Siciliana ha centrato gli obiettivi di spesa anche del Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014–2020, lo strumento principale dell’Ue per sostenere l’occupazione, aiutare i cittadini a trovare un impiego e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti. Su una dotazione complessiva di risorse comunitarie di 615 milioni, assegnata alla Sicilia e affidata al dipartimento regionale della Formazione professionale in qualità di Autorità di gestione, la spesa certificata al 31 luglio di quest’anno, alla chiusura del programma, ammonta a 651 milioni di euro con un overbooking di 36 milioni.
Un risultato che si aggiunge a quello raggiunto pure dal Po Fesr, gestito dal dipartimento della Programmazione, che al 31 luglio ha certificato 3,8 miliardi di spesa con un overbooking di 170 milioni.
I fondi comunitari Fse hanno consentito di finanziare oltre 15 mila interventi e intercettare oltre 200 mila destinatari nei diversi percorsi di inclusione sociale, politiche del lavoro, istruzione scolastica e universitaria e formazione, messi in campo dai dipartimenti regionali del Lavoro, della Famiglia, dell’Istruzione e della Formazione professionale dei rispettivi assessorati, insieme agli organismi intermedi Indire e Anpal.
«Il risultato ottenuto certifica la capacità di saper spendere bene e in tempi certi le risorse europee, superando perfino la dotazione iniziale – dichiara il presidente Renato Schifani –. È la dimostrazione concreta che una Regione efficiente è possibile e che la buona amministrazione produce effetti positivi per l’intera comunità. Continueremo su questa strada, con l’obiettivo di valorizzare ogni opportunità offerta dai fondi comunitari a beneficio di cittadini, imprese e territori».
La scelta dell’Ue di autorizzare la rendicontazione delle spese dei periodi contabili 2020-2021 e 2021-2022 con un tasso di cofinanziamento del 100%, inoltre, ha permesso di liberare le risorse nazionali e regionali previste per il cofinanziamento e di riallocarle nel Programma operativo complementare (Poc), consentendo alla Regione di completare gli interventi in essere entro il 31 dicembre 2023, di programmare e finanziare nuovi progetti destinati a rafforzare il sistema della formazione, dell’occupazione e dell’inclusione sociale.
«Sono fiero del risultato raggiunto dal governo Schifani – afferma l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano –. Stiamo dimostrando che in Sicilia una gestione efficace e reattiva dei fondi strutturali è possibile. Va sottolineato che queste risorse sono state orientate verso interventi di carattere sociale e assistenziale, fondamentali per il sostegno ai cittadini e in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione. L’obiettivo centrato è frutto di un lavoro di squadra, per questo all’Autorità di gestione del Po Fse e al dirigente generale della Formazione professionale Rossana Signorino, a tutti gli altri dirigenti con i dipartimenti coinvolti e il personale della Regione, va dato il merito di aver conseguito un risultato importante per i siciliani. La chiusura del Po Fse 2014-2020 rappresenta un passaggio fondamentale per una programmazione sempre più mirata, efficace e coerente con i bisogni del territorio, dei cittadini e delle imprese».
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