Formare nuove professionalità in Africa, collaborare con le più prestigiose università degli Stati Uniti e del Sud America, dialogare con aziende e governi a ogni latitudine. A tredici anni dalla sua nascita, Enel Foundation dà inizio a un nuovo corso che vede rafforzato il suo ruolo di hub di ricerca e formazione nel settore energetico valorizzando la sua proiezione internazionale e consolidando le relazioni con mondo accademico, enti di ricerca, imprese e istituzioni.
Il think tank del Gruppo Enel – che dal 2012 promuove ricerca indipendente e formazione per affrontare le sfide energetiche a livello globale – nelle scorse settimane ha presentato il comitato scientifico e i progetti che daranno corpo a questa nuova fase. Nel board sono entrati professori delle migliori università del mondo, tra cui le italiane Bocconi, Luiss Guido Carli, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, ma anche il Mit di Boston, Harvard e l’Università di San Paolo. La presidente del comitato è Laura Cozzi, direttrice per la sostenibilità, la tecnologia e le prospettive, nonché chief energy modeller dell’Agenzia Internazionale per l’Energia. Un posizionamento internazionale che trova conferma anche nel respiro globale dei progetti avviati, molti dei quali marciano nel solco del “Piano Mattei per l’Africa” varato dal Governo italiano.
«La Fondazione promuove la collaborazione tra ricerca e impresa per favorire l’evoluzione del settore energetico a livello globale», spiega Flavio Cattaneo, amministratore delegato del Gruppo Enel e presidente di Enel Foundation. «Questa sinergia ci consente di trasformare l’innovazione scientifica in soluzioni concrete, sostenibili e scalabili, potenziando la competitività industriale e contribuendo alla transizione energetica mondiale».
La Fondazione di Enel è partner ufficiale del Piano Mattei: in particolare, il think tank contribuisce attivamente alla sua attuazione attraverso programmi di formazione e capacity building. L’obiettivo è promuovere nel continente africano lo sviluppo di competenze tecniche e manageriali nel settore energetico, in collaborazione con accademie e partner di primo piano. Gran parte dei progetti sviluppati nell’ambito del Piano Mattei mirano a creare le condizioni affinché possa svilupparsi una futura classe dirigente africana in grado di affrontare con successo le sfide del settore energetico.
Ad esempio, lo scorso ottobre in Marocco Enel Foundation ha supportato il lancio il primo Corso manageriale di alto livello focalizzato sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, in collaborazione con l’Università Mohammed VI Polytechnic (UM6P) e l’Ambasciata d’Italia e sotto l’egida della Presidenza del Consiglio italiana: alle lezioni hanno partecipato 49 professionisti di alto profilo provenienti da 23 organizzazioni e selezionati tra oltre 500 candidature da enti pubblici, aziende energetiche e istituti di ricerca di quattordici Paesi africani. Il corso ha rappresentato il primo passo verso la creazione di un Centro di Eccellenza panafricano per la formazione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica.
Sempre in Marocco, nella sede dell’UM6P a Ben Guerir, a luglio si sono tenuti la seconda edizione del Corso per manager e i primi due moduli della prima edizione del Corso di formazione tecnico professionale. Al corso di formazione manageriale hanno preso parte 40 persone, mentre il corso di formazione tecnico-professionale ha coinvolto 25 professionisti provenienti da Marocco, Mauritania, Senegal e Costa D’Avorio.
Enel Foundation porta avanti progetti analoghi anche in Kenya e Sudafrica. Dal 22 al 26 settembre lo Strathmore Energy Research Center (SERC) di Nairobi ospiterà la prima edizione del Corso di formazione per manager rivolto a figure provenienti da tutta l’Africa orientale, mentre per quanto riguarda la formazione tecnico-professionale c’è la Scuola tecnica e professionale sulle Soluzioni decentralizzate per le energie rinnovabili (precedentemente nota come Micro-Grid Academy, questa iniziativa è stata lanciata nel 2018 a Nairobi con l’obiettivo di formare diverse figure professionali, tra cui: tecnici, project manager, sviluppatori di progetti, ingegneri, e studenti universitari).
In Sudafrica, la Fondazione di Enel ha avviato un nuovo Centro di formazione progettato per offrire percorsi formativi sia manageriali che tecnico-professionali rivolti a esperti e professionisti dell’Africa australe. Nel mese di luglio si è tenuta l’edizione pilota del Corso manageriale, che si propone di rafforzare le competenze strategiche necessarie per guidare la transizione energetica nella regione. Parallelamente, la Scuola tecnica e professionale, conosciuta anche come Re-skilling Lab, prepara la forza lavoro alla transizione energetica, in particolare nelle comunità remote e fortemente dipendenti dai combustibili fossili e consente agli istituti di formazione tecnica e professionale di offrire competenze pratiche e aggiornate sulle energie rinnovabili.
Particolarmente significativo, poi, è il progetto wAtt-Boost, portato avanti da Enel Foundation in collaborazione con la fondazione RES4Africa (Renewable Energy So- lutions for Africa) e la Strathmore University di Nairobi con il contributo dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili: il programma mira a sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria africana nel settore delle energie rinnovabili, accompagnando la crescita di startup locali nel campo della transizione energetica. In particolare, l’iniziativa fornisce formazione specializzata, mentoring e coaching, networking e visibilità. Sono state selezionate 14 startup tra oltre 300 candidature ricevute: le startup partecipanti avranno accesso a un programma completo di supporto e l’opportunità di concorrere per due premi da 10.000 euro ciascuno.
E ancora, insieme a SEforALL (Sustainable Energy for All, un’organizzazione internazionale che collabora con l’Onu per garantire l’accesso all’energia sostenibile, affidabile e moderna per tutti entro il 2030), la Fondazione del Gruppo Enel promuove l’iniziativa educativa Open Africa Power, che dal 2018 coinvolge prestigiose accademie in Italia e in Africa con l’obiettivo di fornire competenze avanzate nel settore elettrico a giovani laureati africani. Finora sono stati formati quasi 500 alunni provenienti da 38 Paesi africani. L’edizione attualmente in corso coinvolge 80 partecipanti, il 56% dei quali di genere femminile.
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