Nata nel 2022 dalle idee di Chiara D’Adamo, CarpeCarbon è una innovativa start-up con sede a Torino impegnata nello sviluppare sistemi per rimuovere in modo permanente la CO2 presente nell’aria. Al fine di ridurre la pressione sul clima globale, la giovane impresa è attiva nel settore della cattura diretta dell’aria (Direct Air Capture), ancora poco esplorato ma destinato a divenire cruciale nei prossimi decenni.
L’azienda di Torino che vuole rimuovere la CO2 dall’aria
L’idea di CarpeCarbon prende le mosse dalla consapevolezza che, dopo due secoli di sviluppo industriale e utilizzo intensivo dei combustibili fossili, l’anidride carbonica si sia concentrata nell’atmosfera in quantità tali da alterare il clima. Dunque, anche se da oggi venisse interrotta ogni nuova emissione, gli effetti del passato continuerebbero ad agire, ma non se la “parte inquinata” venisse rimossa in maniera definitiva e tale rotta venisse invertita.
Il cuore della tecnologia sviluppata è un impianto capace di filtrare selettivamente la CO2 dall’aria, trattenuta da un materiale specifico e successivamente rilasciata sotto forma pura attraverso l’uso di calore a bassa temperatura. Il passaggio successivo è lo stoccaggio geologico, grazie al quale essa è iniettata nel sottosuolo, dove si mineralizza naturalmente in rocce senza più possibilità di rientrare in circolo nell’atmosfera.
CarpeCarbon
La particolarità del progetto di CarpeCarbon risiede nel fatto che il sistema è progettato per funzionare senza grandi quantità di energia elettrica, ciò che riduce l’impatto ambientale e lo rende accessibile anche in contesti dove le risorse sono limitate. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare, nel medio e nel lungo termine, a una rimozione di CO2 nell’aria su scala gigatonica, ovverosia di miliardi di tonnellate all’anno entro il 2050.
Nel 2023, la startup ha chiuso un primo round di finanziamento pari a 1,75 milioni di euro e attualmente sta lavorando alla realizzazione di un impianto pilota previsto per il 2027. A dare ulteriore slancio al progetto sarà il contributo della Città Metropolitana di Torino nell’ambito del bando « InnoSocialMetro », ciò che permetterà di costruire un gemello digitale dell’impianto e un prototipo in scala di laboratorio.
Nomi e volti dietro CarpeCarbon
Alla guida del team CarpeCarbon vi è Chiara D’Adamo, originaria del Molise, formatasi in Ingegneria al Politecnico di Torino e professionalmente operativa per anni presso l’Agenzia Internazionale dell’Energia a Parigi. Ad affiancarla sono poi Giuliano Antoniciello, astrofisico e ideatore della tecnologia, oltre a un team multidisciplinare composto da Federico Antoniciello, Giovanni Ulfo ed Edoardo Monaco.
Dopo l’articolo dedicato all’azienda dalla rivista StartupItalia, la piattaforma EU-Startups l’ha inserita tra le dieci nuove imprese italiane più promettenti del 2024 per solidità di visione e passo deciso verso la realizzazione concreta.
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