È stata approvata al termine di una lunga seduta di consiglio comunale, la delibera che permette al comune di adottare la variante urbanistica necessaria per portare avanti il mega-progetto dell’area Italcementi. “Una decisione epocale” secondo il sindaco Marco Piendibene e l’assessore all’Urbanistica, Enzo D’Antò.
La variante urbanistica propedeutica al progetto dell’area Italcementi è “passato” con i voti della maggioranza. L’opposizione, che aveva presentato diversi emendamenti con i consiglieri di Fratelli d’Italia, Massimiliano Grasso e della Lista Grasso, Mirko Mecozzi, tutti respinti, è invece uscita dai banchi al momento del voto, fatta eccezione per il consigliere Paolo Poletti che ha deciso di astenersi. Assenti i capigruppo di Forza Italia, Luca Grossi, e quello della Lega, Antonio Giammusso.
Si tratta di un documento importante, che definisce la nuova destinazione urbanistica di un’area di oltre 16 ettari, abbandonata da più di trent’anni, trasformandola in un volano per la crescita socio-economica, la riqualificazione urbana e la valorizzazione delle funzioni strategiche di Civitavecchia come porto “CORE” della rete transeuropea TEN-T.
Il progetto si inserisce all’interno del Programma Strategico di Sviluppo Economico (PSSE), che individua Civitavecchia come centro ordinatore dell’area nord-ovest del Lazio e nodo centrale della rete infrastrutturale e logistica nazionale ed europea. Un riconoscimento ottenuto nel dicembre 2021 dalla Commissione Europea e ratificato definitivamente il 24 aprile 2024, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, che ha rafforzato il ruolo della città come “Porto della Capitale”.
La Variante Urbanistica approvata oggi prevede un ampio piano di interventi: nuova sede comunale, funzioni direzionali pubbliche e private, strutture ricettive e congressuali, spazi culturali, sportivi e per il tempo libero, aree verdi, parcheggi multipiano, nuove residenze integrate nel tessuto urbano, infrastrutture viarie strategiche e un grande parco urbano con funzioni metropolitane. L’obiettivo è ricucire il tessuto urbano, collegare in modo armonico città e porto, e generare nuove opportunità di sviluppo e occupazione.
«Quella di oggi è una giornata storica per Civitavecchia – dichiara il Sindaco Marco Piendibene – perché mettiamo la parola fine a oltre trent’anni di abbandono dell’area Italcementi e tracciamo un futuro concreto per un intero quadrante della città. Con questa approvazione, frutto di un lungo e complesso lavoro di concertazione con istituzioni, università e attori territoriali, restituiamo ai cittadini uno spazio strategico e avviamo un processo di trasformazione che porterà benefici duraturi in termini di qualità urbana, attrattività economica e vivibilità».
L’Assessore all’Urbanistica Enzo D’Antò sottolinea l’importanza della visione strategica: «Questa variante è parte integrante del nostro disegno di città: sostenibile, connessa e proiettata verso il futuro. Non è un intervento isolato, ma un tassello fondamentale di una programmazione che guarda all’intero sistema urbano e al suo ruolo nel contesto metropolitano e internazionale. Oggi abbiamo dato un segnale chiaro: Civitavecchia investe su se stessa, sulle proprie potenzialità e sulla capacità di attrarre funzioni, investimenti e nuove opportunità per tutti».
Con l’approvazione della Variante Urbanistica Italcementi, l’Amministrazione compie un passo decisivo verso una nuova stagione di sviluppo, ponendo solide basi per un progetto pubblico, concreto e sostenibile, in grado di cambiare il volto della città e rafforzarne il ruolo strategico nel Mediterraneo e in Europa.
La seduta di consiglio si era aperta con una lunga discussione tra maggioranza e opposizione sulla mozione presentata dai Consiglieri Comunali Paolo Poletti, Massimiliano Grasso, Simona Galizia, Giancarlo Frascarelli, Antonio Giammusso, Mirko Mecozzi, Nora Costantini e Luca Grossi, sulla “Regolarizzazione rapporti con l’associazione Unione Musicale Civitavecchiese”. I consiglieri di opposizione hanno chiesto alla maggioranza di ritirare in autotutela la delibera con la quale si prevedeva la regolarizzazione dei rapporti economici tra Palazzo del Pincio e l’Umc. La mozione è stata respinta e i consiglieri di opposizione hanno spiegato di voler fare un esposto, in qualtri
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