Torino, 09/08/2025.
Nel mondo si conoscono circa 3.720 specie di zanzare; in Italia ne sono presenti poco più di 60. Di queste, solo una decina riveste reale interesse per i programmi di monitoraggio e controllo, sia per la loro abbondanza e aggressività nei confronti dell’uomo, sia per la capacità di trasmettere patogeni.
Dal punto di vista medico-sanitario, le zanzare rappresentano uno dei gruppi di insetti più rilevanti a livello globale, per la loro ampia diffusione, il legame di alcune specie con l’uomo e il ruolo nella trasmissione di malattie di grande impatto. In Italia o per chi viaggia in aree a rischio, le principali arbovirosi di interesse umano e veterinario includono: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Malaria, Febbre gialla e Filariosi del cane e del gatto.
La lotta alle zanzare in Piemonte
Il Piano regionale di contrasto alle zanzare e prevenzione delle arbovirosi, affidato a IPLA, dispone di un finanziamento annuo di 2,5 milioni di euro. Per il 2025 hanno aderito 216 comuni, con risorse in linea con il 2024.
Le azioni principali sono tre:
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Monitoraggio delle infestazioni e della presenza di virus patogeni tramite 180 trappole attrattive per adulti, di cui 73 con campioni inviati all’Istituto Zooprofilattico per la ricerca di West Nile e Usutu. Per la zanzara tigre, è attiva una rete di circa 1.300 ovitrappole controllate ogni due settimane. Si sorvegliano anche possibili vie di ingresso di specie esotiche, monitorando aeroporti (Caselle, Levaldigi), principali arterie di traffico e snodi commerciali.
Contenimento delle popolazioni con trattamenti larvicidi nei focolai individuati (oltre 300.000 tombini in media ogni stagione) e nei ristagni d’acqua rurali, utilizzando prodotti biologici. Nei casi di infestazioni rilevanti, si effettuano interventi adulticidi mirati, minimizzando l’impatto su altri insetti.
Interventi straordinari in caso di positività a virus come West Nile, Chikungunya, Zika o Dengue in persone, animali o zanzare. La segnalazione porta alla sospensione temporanea dei prelievi di sangue a scopo trasfusionale e a indagini epidemiologiche; IPLA interviene entro 24 ore con disinfestazioni mirate nell’area interessata. Durante l’estate, tutti i prelievi di sangue destinati alle trasfusioni vengono testati per il West Nile.
Prevenzione e protezione individuale
Poiché circa il 70% dei focolai della zanzara tigre si trova in proprietà private, la collaborazione dei cittadini è essenziale. La Regione promuove campagne informative con buone pratiche per impedire la formazione di ristagni d’acqua: svuotare settimanalmente sottovasi e contenitori, pulire grondaie, usare larvicidi nei tombini, coprire ermeticamente cisterne e serbatoi.
La prevenzione, se applicata correttamente negli spazi domestici, giardini, orti, cortili, cimiteri o in campagna, offre i risultati più duraturi, riducendo la necessità di interventi larvicidi successivi.
Per difendersi dalle punture si possono utilizzare diversi strumenti: zanzariere (efficaci contro la malaria in aree tropicali), repellenti cutanei associati a indumenti coprenti come pantaloni e maglie a maniche lunghe. Sebbene non infallibili, questi sistemi riducono significativamente il rischio di contatto con molte specie di zanzare.
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Di Giulia De Sanctis
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