TARANTO – Casartigiani Taranto si schiera a favore della decarbonizzazione totale, a patto che siano garantite tutele per l’indotto, poteri di controllo straordinari per gli enti locali e un piano concreto di compensazioni per il territorio. L’associazione, convocata per il prossimo 12 agosto all’incontro promosso dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ribadito la propria posizione, frutto di una riunione straordinaria del suo consiglio direttivo.
“Non esistono alternative praticabili – hanno affermato i consiglieri – non si può semplicemente chiudere la fabbrica. Farlo significherebbe abbandonare sul territorio un mostro industriale destinato a rimanere inutilizzato, non bonificato e non riqualificato, con effetti devastanti sul piano ambientale, sociale ed economico”. Secondo Casartigiani, la strada è quella della transizione ecologica, capace di coniugare innovazione, occupazione e tutela della salute. L’associazione si dice favorevole alla realizzazione dei quattro forni elettrici e all’introduzione della tecnologia DRI (Direct Reduced Iron), ma pone come condizione che l’intero piano sia completato entro un orizzonte temporale massimo di otto anni. Riguardo la questione energetica, la presenza della nave gasiera viene accettata solo se ritenuta essenziale e temporanea.
Per l’associazione, la riconversione industriale deve essere accompagnata da una Legge Speciale che tuteli l’occupazione e le imprese artigiane che operano nella filiera. Imprese che “rappresentano un patrimonio di competenze e professionalità che non può essere sacrificato sull’altare di scelte industriali prive di visione territoriale”.
Un altro punto centrale sollevato da Casartigiani è la necessità che gli enti locali siano dotati di poteri straordinari di controllo. “Non si può ripetere il copione del passato” hanno dichiarato i consiglieri. “Un nuovo bando non può limitarsi a riproporre le stesse soluzioni già rivelatesi inefficaci”. Secondo l’associazione, è necessaria una presenza costante e attiva del Comune di Taranto e del Governo, con “strumenti efficaci di controllo, sanzione e intervento, affinché vengano garantiti trasparenza, coerenza e tutela dell’interesse pubblico”.
L’associazione sollecita inoltre un piano di compensazioni concrete, proporzionate all’impatto che l’ex Ilva ha generato sul territorio, chiedendo, tra le altre cose, l’attivazione dell’aeroporto di Grottaglie ai voli civili e il potenziamento ferroviario passeggeri e merci. Infine, Casartigiani ha formalizzato la richiesta di un ulteriore incontro con il Sindaco di Taranto e con il Consiglio Comunale per avviare un confronto serio e strategico, che “si tenga finalmente conto delle esigenze di chi, come gli artigiani, ha continuato a sostenere il sistema produttivo locale anche nei momenti più critici”.
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