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Edilizia trainante per Messina e provincia, aumentano imprese attive e lavoratori impiegati nel primo semestre 2025. D’Anca e Botta (Filca Cisl): “Dati positivi nonostante default bonus edilizi”


Un incremento, seppur minimo, delle imprese attive sul territorio. Il primo semestre del 2025 registra il segno positivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per il settore edile. Sono i dati diffusi dalla Cisl e dalla Filca Cisl di Messina sullo stato di salute del comparto. Sono 1899 le imprese attive al 2 agosto 2025 contro le 1850 del primo semestre 2024, seppure diminuiscano i cantieri passati da 8.300 a 8.014. Crescono gli operai impiegati (8548 contro gli 8370) e anche le ore lavorate (4.492.116).
Un dato importante, secondo il sindacato, è la retribuzione dichiarata dagli operai edili del territorio. Nel primo semestre è stata di 52.1 milioni di euro, contro i 49.7 dello stesso periodo del 2024, con un incremento di 2.4 milioni di euro. Segnali importanti considerato anche i numeri degli anni passati. Con un viaggio a ritroso si può notare il decremento di occupazione strutturale che c’è stato. Nel 2008 ad esempio gli operai occupati erano 13982, scesi poi a 6483 nel 2019 pre Covid e adesso in lenta risalita. Nello stesso 2008 il settore portava sul territorio 103 milioni di euro di reddito degli operai.
«Nonostante il default dei bonus edilizi che inizialmente avevano dato al settore edile una ripresa storica in termine economico ed occupazionale, per poi sparire miseramente inghiottiti tra colossali truffe di crediti fittizi e lavori mai completati – spiegano il segretario generale della Filca Cisl Sicilia Paolo d’Anca e il segretario generale della Filca Cisl Messina e vicepresidente della Cassa Edile Nino Botta – il settore delle costruzioni nel territorio messinese è riuscito nonostante tutto a reggere l’impatto negativo. Sicuramente i dati positivi si devono ai lavori dei cantieri pubblici che sono in atto nell’intera provincia, in particolar modo quelli del raddoppio ferroviario. Che il settore delle costruzioni sia fondamentale per lo sviluppo economico–sociale di tutto il territorio è ormai cosa certa – sostengo d’Anca e Botta – quindi bisogna mettere in atto tutte le strategie utili per renderlo sempre più impermeabile alle problematiche che cercano costantemente di metterlo in crisi. Ormai, per quanto concerne il progetto definitivo per la costruzione del Ponte sullo stretto è cosa fatta: adesso tutte le forze in campo dovranno farsi trovare pronte ad affrontare tutte le sfide che la colossale infrastruttura ci riserverà, senza più alibi o negazionismo ideologico di chicchessia».
Su questo aspetto è stato chiaro anche il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi che ha ribadito come occorrerà lavorare sui protocolli di legalità e sicurezza con il coinvolgimento delle parti sociali. «È fondamentale – ha detto Alibrandi – realizzare una road map che, con chiarezza, scandisca i vari step delle lavorazioni e delle attività, così da poter organizzare ed attrezzare il territorio sotto tutti gli aspetti, dall’occupazione alla fornitura dei servizi. Messina deve essere brava a capitalizzare per dare opportunità ai nostri giovani e a tutte quelle persone che, negli ultimi anni, hanno perso il lavoro e possono essere reinserite nel mercato. Bisogna lavorare su competenze, professionalità e sicurezza. Messina può essere all’altezza solo se saprà essere pronta ed organizzata per tempo, condizione fondamentale per governare e capitalizzare sotto l’aspetto sociale e economico l’impatto shock che l’opera ponte produce. Un’opera di questa dimensione può, secondo noi – conclude Alibrandi – rendere Messina centro d’interesse mondiale su tutti i settori, dall’ingegneristica alle specializzazioni, sino alle nuove tecnologie».

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