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Manifestazioni contro il ponte, i motivi del No


Si è tenuta la prima manifestazione del movimento No Ponte, che si oppone alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, da quando il Cipess ha approvato il progetto definitivo della grande opera voluta dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Proprio nella città siciliana, i manifestanti hanno accusato il governo di non pensare alle necessità del territorio.

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Il ministro Salvini ha risposto immediatamente alle accuse in una lunga intervista al Corriere della Sera, nella quale ha difeso le ragioni che hanno portato l’esecutivo alla decisione di costruire la grande opera.

La prima manifestazione contro il nuovo Ponte sullo Stretto

Nella giornata di ieri 9 agosto si è tenuta, a Messina, la prima grande manifestazione contro il nuovo progetto del Ponte sullo Stretto. I cittadini hanno sfilato nelle strade della città siciliana, sotto le insegne del movimento No Ponte, che si oppone alla costruzione dell’opera da quasi 14 miliardi di euro, voluta dal governo.

Si tratta di un passo importante per questo movimento, che si è riunito in piazza per la prima volta da quando il progetto del Ponte sullo Stretto ha ricevuto l’approvazione del Cipess, il comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.

Il movimento No Ponte è assimilabile a tanti altri movimenti simili che si oppongono alla costruzione di grandi opere su un determinato territorio. In gergo tecnico, questi movimenti rientrano tutti nella categoria dei Nimby, acronimo inglese che significa Not in my back yard, letteralmente “Non nel mio cortile”.

Le motivazioni dei No Ponte

Alcuni degli esponenti del movimento, riuniti a Messina, hanno espresso la loro contrarietà alla costruzione del ponte. Federico Alagna, dell’assemblea No Ponte di Messina, ha raccontato al quotidiano Il Manifesto:

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Siamo in piazza per ribadire a Salvini che questo territorio non è una colonia e non accetteremo l’ennesima decisione calata dall’alto. Nessuno del governo si è neanche preoccupato di chiedere cosa serva davvero a questo territorio, spero che l’importante risposta della piazza possa far capire loro cosa pensano veramente gli abitanti dello Stretto.

Il principale argomento contro la costruzione del Ponte rimane quindi quello contro la sua necessità in confronto ad altre infrastrutture, di portata minore, ritenute più importanti dalla popolazione locale. Tante però anche le voci per la preservazione dello Stretto di Messina dal punto di vista ambientale. Il movimento No Ponte ha anche chiesto che il tratto di mare venga inserito tra i patrimoni dell’umanità.

La risposta di Salvini

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha risposto direttamente a queste critiche in un’intervista al Corriere della Sera, affermando che il Ponte sullo Stretto sia il contrario, come progetto legislativo, del Reddito di Cittadinanza:

La Lega ha sempre contestato l’assistenzialismo, la spesa improduttiva che condannava il Sud a vivere di sussidi e non di lavoro. Il Ponte, al contrario, è un’opera che attira investimenti e ricchezza, esattamente come lo è stata a suo tempo l’Autostrada del Sole. Il Ponte è esattamente l’opposto del reddito di cittadinanza o della Cassa del Mezzogiorno.





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