Si discute tanto di Riforma pensioni 2025, ci si chiede verso quali misure andrà il Governo, Quota 104 o rinnovo Quota 103? Rinnovo Opzione donna o misure ad hoc per il genere feminile che ricomprendano il lavoro di cura o ancora Ape sociale o l’Uscita dai 64 anni per tutti? In questa discussione si introducono anche i possibili effetti della proposta di riforma pensioni Perfetto -Armiliato- Gibbin, in cosa potrebbe tornare utile, la robot tax in essa introdotta potebbe far allontanare le altre aziende o sarebbe un pregio per aver maggior denari da investire nella spesa previdenziale? Riportiamo un interessante specifica del Dott. Perfetto a partire proprio da alcune domande giunte da un nosro lettore, il Signor Silvano, che si domanda quanto introdurre una robot tax potrebbe far scappre le nostre imprese all’estero.
Riforma pensioni 2025: Proposta Perfetto-Armiliato Gibbin, robot tax idea innovativa o limite?
Signor Silvano rivolgendosi al Dott. Perfetto: “Volevo chiederle in paio di cose:
La robot tax non rischia di far scappare le nostre imprese?
Non sarebbe meglio che venisse applicata in tutta Europa?
Dai miei studi appare evidente che si tassa troppo il reddito e poco i patrimoni”
Così Perfetto: ” Il Sig. Silvano pone due domande relative all’applicazione della Robot Tax.
La robot tax non rischia di far scappare le nostre imprese? Le imprese che avevano intenzione di lasciare l’Italia l’hanno già fatto.
Una lista delle nostre Imprese che hanno trasferito la propria sede fiscale all’estero la si può trovare nell’articolo del 4 febbraio 2024 di Lucia Abbatantuono pubblicato sul quotidiano online “La Giustizia” col titolo “Se mi lasci non vale: perchè le Italiane fuggono in Olanda” (https://lagiustizia.net/se-mi-lasci-non-vale-perche-le-italiane-fuggono-in-olanda/).
La giornalista spiega che alla base dei trasferimenti di sede fiscale all’estero delle nostre società italiane ci sono motivi sia di risparmio fiscale che inerenti a fusioni/acquisizioni di altre imprese. In altre parole, il diritto societario in altri Paesi (come in Olanda, per esempio), è meno complesso rispetto all’Italia. Inoltre, come si legge nell’articolo, “in nome del principio europeo della libera circolazione di merci e capitali, nel territorio dell’Unione è sempre possibile stabilire la propria sede in un Paese con regime fiscale diverso dal proprio”.
Potrebbe accadere, invece, che con l’applicazione della Robot Tax si possa incorrere nella stessa dinamica dell’applicazione dell’aumento dei dazi.
Come possiamo osservare ai nostri giorni, a seguito dell’aumento dei dazi che gli USA applicano ai prodotti che vengono importati, alcune aziende sono disponibili a trasferire i loro impianti produttivi negli USA per non incorrere nelle penalità che l’aumento dei dazi comporta sulla vendita dei loro prodotti. Il risultato del trasferimento degli impianti produttivi al di fuori dell’Italia penalizzerebbe certamente l’occupazione.
Ma ci sarebbe un lato positivo dell’aumento di dazi: stimolare la domanda interna. Anziché vendere i prodotti all’estero, si vendono i prodotti in Italia.
Tuttavia, io credo che non ci sia da temere una possibile delocalizzazione degli impianti produttivi. Come farebbero, per esempio, i ristoratori che impiegano robot-camerieri a trasferire la loro cucina all’estero? Come farebbero i baristi che impiegano i robot-baristi a trasferire il loro bar all’estero? Come farebbe Amazon che impiega robot-magazzinieri a trasferire il suo deposito all’estero? Come farebbero supermercati, librerie, banche, assicurazioni, che impiegano clienti al posto dei dipendenti alle casse automatiche e agli sportelli automatici, a trasferire i loro impianti di distribuzione merci all’estero?
Perciò, più che la delocalizzazione degli impianti di produzione, vedrei, invece, un possibile ribaltamento della Robot Tax (meglio sarebbe chiamarla “imposta sull’automazione”) sul consumatore.
Tuttavia, la tendenza all’aumento del prezzo verrebbe neutralizzata qualora aumentasse la domanda di consumi interna: il produttore vedrebbe aumentare comunque i suoi margini di profitto vendendo più prodotti allo stesso prezzo, per cui i prezzi tenderebbero ad essere stabili anche con l’applicazione dell’imposta sull’automazione.
Riforma pensioni 2025, finalmente turnover generazionale: anziani in pensione, giovani al lavoro
Inoltre, la domanda di consumi interna si accrescerebbe anche grazie alla possibilità di coloro che oggi non possono consumare, i disoccupati, poiché, grazie all’applicazione dell’imposta sull’automazione, potrebbero andare in pensione i lavoratori anziani e al loro posto subentrare i giovani disoccupati.
Alla domanda numero due: Non sarebbe meglio che [la robot tax] venisse applicata in tutta Europa?
Così risponde Perfetto: “Sarebbe certamente meglio che la Robot Tax venisse applicata in tutta l’Europa, proprio come oggi viene applicata in Corea del Sud (https://it.wikipedia.org/wiki/Robot_tax_in_Corea_del_Sud#:~:text=La%20Robot%20tax%20in%20Corea%20del%20Sud%2C,facesse%20fronte%20allo%20sviluppo%20economico%20del%20Paese)
Della Robot Tax si è discusso negli anni 2016-2017 in Parlamento europeo. Nel 2017 il Parlamento europeo espresse voto contrario alla Robot Tax (FONTE: https://www.iteuropa.com/news/europe-rejects-robot-tax).
Sono passati 8 anni dal voto contrario del Parlamento europeo. L’Italia può benissimo muoversi da sola, in autonomia, considerando l’applicazione dell’imposta sull’automazione una “prassi locale”, nazionale, finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi: crescita economica, riduzione del debito pubblico, rispetto del Patto di Stabilità e di Crescita (cose che sarebbero certamente apprezzate dalla Commissione europea e dal Consiglio europeo analizzando per filo e per segno la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin)“
Dunque la proposta di riforma pensioni Perfetto-Armiliato-Gibbin risolverebbe molti segli attuali problemi economici e sociali atttuali, non resta che confidare che qualcuno di coloro che siede al Governo sia lungimirante esattamente quanto i tre firmatari. Ringraziamo nel mentre i nostri lettori che aprono dibattiti interessanti confrontandosi direttamente con il nostro esperto previdenziale.
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