arrivano per la messa in sicurezza

BRINDISI – Si potrà procedere con la messa in sicurezza della strada, a rischio ocrollo, in località Giancola, prima ancora di intervenire sull’intero tratto di falesia. L’amministrazione comunale di Brindisi ha incassato l’ok all’anticipazione di uno stralcio, pari a 2,5 milioni di euro, della somma complessiva, di circa 16 milioni, stanziata per le opere di difesa dall’erosione del litorale brindisino, nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) “Brindisi – Lecce – Costa Adriatica” sottoscritto nel settembre 2022.

Nei giorni scorsi la vice sindaca di Brindisi, Giuliana Tedesco, e il dirigente del settore Lavori pubblici, architetto Fabio Lacinio, hanno incontrato il sindaco di Otranto, nonché Ruc (Responsabile unico dei fondi del Cis), avvocato Francesco Bruni. In attesa del via libera ufficiale, il professionista, ufficiosamente, ha dato ampia disponibilità per poter anticipare l’intervento nella zona Pg3 di Giancola. L’incontro era stato preceduto da una fase preliminare di contatti avviati da una delegazione di FdI composta dal presidente provinciale del partito, nonché consigliere regionale, Luigi Caroli, dalla stessa vice sindaco Tedesco e dal consigliere regionale Cesare Mevoli, con l’intercessione del ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti.

Da anni, come noto, metà della carreggiata, in prossimità della torre costiera di Giancola, è interdetta al traffico. Un semaforo regola la viabilità lungo un’unica corsia. Il restringimento della strada è una conseguenza dell’erosione della falesia, messe sempre più a dura prova dalle mareggiate. I lavori, da quanto si apprende, dovrebbero iniziare entro dicembre 2025. L’amministrazione comunale ha dovuto accelerare i tempi, a causa della continua attività di erosione svolta delle correnti marine. La parete rocciosa, ormai, lì a Giancola, si sta sgretolando a vista d’occhio. 

Lo scorso maggio la giunta Marchionna ha approvato il piano di fattibilità delle opere di difesa dall’erosione del litorale brindisino, realizzato da Sogesid Spa. Il tratto costiero da mettere in sicurezza si estende per circa 12 chilometri, tra Torre Guaceto e Punta Penne. L’area è riconosciuta per per il suo elevato pregio ambientale e paesaggistico, ma la falesia continua, inesorabilmente, a perdere pezzi.

Ma grazie all’anticipazione di uno stralcio del finanziamento, si potrà intervenire direttamente sulla strada dissestata. Il progetto dovrebbe garantire la stabilità del ciglio stradale, la protezione della falesia e la dissipazione dell’energia del moto ondoso, il tutto nel rispetto dell’integrità paesaggistica del contesto costiero. L’intervento prevede una combinazione di opere geotecniche e marittime. Tra queste spicca la realizzazione di una paratia di pali in cemento armato, trivellati e gettati in opera, per un tratto di fronte mare di circa 100 metri. 

L’intervento per la difesa dall’erosione del litorale brindisino dispone di una dotazione finanziaria pari a16 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014–20202. La redazione della progettazione esecutiva e l’esecuzione delle opere sono programmate nel periodo marzo – dicembre 2026.

Va ricordato che nell’ambito del Cis rientrano anche il recupero e la valorizzazione dell’Isola di Sant’Andrea e dell’ex Collegio Navale Tommaseo. L’intervento prevede un finanziamento complessivo di 35 milioni di euro, di cui 30 milioni destinati alla riqualificazione dell’ex accademia navale e 5 milioni per l’Isola. L’impresa sociale Stratosferica – Urban Knowledge & Agency, ha ottenuto l’incarico per delineare strategie efficaci di partenariato pubblico-privato, finalizzate a rispondere alle esigenze della città e a valorizzare questi beni. I lavori potranno essere appaltati entro dicembre 2027.

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