Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Dazi, Guidesi: “Se la commissione Ue non cambia rotta la Lombardia è pronta a scendere in piazza”


Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico della Lombardia, critica duramente la Commissione europea sui dazi e l’automotive, avvertendo del rischio di “suicidio industriale” per 13 milioni di lavoratori. Annuncia possibili proteste a Bruxelles con imprese e operai e si oppone al centralismo sui fondi di coesione, difendendo l’autonomia delle Regioni. L’intervista

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Dazi, Guidesi: “Se la commissione Ue non cambia rotta la Lombardia è pronta a scendere in piazza”

Se la commissione europea non cambia rotta “tra qualche anno sarà superato il problema dei dazi perché nessuno produrrà più in Europa”. Per l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia, Guido Guidesi, il tempo è scaduto: “Stiamo iniziando a pensare ad una azione di protesta a Bruxelles con aziende e lavoratori dei settori manifatturieri” spiega il leghista, preoccupato per il futuro dell’automotive: “Se non cambiano le cose dovremo gestire il più grande suicidio industriale della storia con 13 milioni di lavoratori a rischio” va avanti Guidesi, rilanciando l’appello contro la centralizzazione dei fondi europei di coesione, che rischiano di non essere più gestiti direttamente dalle Regioni.

Guidesi, l’accordo con Trump sui dazi è il male minore, ma l’Ue ha mostrato ancora una volta tutte le sue fragilità… 

Fragilità, indecisione e assenza di strategia: se questa commissione europea non modifica la strada intrapresa dalla precedente tra qualche anno sarà superato il problema dei dazi perché nessuno produrrà più in Europa. Non conviene farlo, né economicamente né strategicamente. L’accordo, di cui ancora mancano i termini, per come è stato presentato è il male minore e rimane comunque una vittoria degli Usa. L’aspetto negativo è che, per chi esporta negli Usa, c’è una nuova tassa. Quello positivo è che l’accordo pone fine all’incertezza che non consente di programmare.

Ursula von der Leyen ancora nel mirino. Il commissario dovrebbe essere eletto dal popolo?

Francamente credo che il tema non sia quello, nonostante lo pensassi fino a qualche anno fa. Ora, dopo gli sforzi propositivi che abbiamo fatto, credo che ci siano due elementi: l’assenza di leadership politica, e per leadership non intendo personalità ma visione e protagonismo. E la totale assenza del senso della realtà e questo è causato dalla mancata interlocuzione tra commissione e territori e anche dalla prevalenza decisionale dei burocrati rispetto ai politici. Oggi l’Europa è un paradosso perché chi sta distruggendo il sogno europeo è chi dice di difenderlo. 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

La Lombardia, vista la bilancia commerciale con gli Usa, paga un conto salato con i dazi. La Regione cosa farà? 

Continueremo a fare strumenti e azioni a sostegno della formazione, della ricerca, dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’internazionalizzazione per le imprese lombarde. Porteremo avanti l’azione strutturale intrapresa e proseguiremo con forza l’azione propositiva di cambiamento rispetto alla commissione europea. Ma il tempo è scaduto, e siccome ci sono tanti annunci ma zero fatti, stiamo iniziando a pensare ad una azione di protesta a Bruxelles con aziende e lavoratori dei settori manifatturieri. Se non si cambia sarà deindustrializzazione, ma se non si produce non ci potrà essere crescita e sviluppo. Noi siamo la prima regione manifatturiera d’Europa, spetta a noi difendere il settore.

Sui fondi di coesione avete aggiornamenti? 

Tutti dovrebbero lottare con noi, perché se i fondi di coesione finiscono alla gestione dello stato centrale la Lombardia frenerà e se frena la Lombardia frena tutto il paese. Per cui tutti dovrebbero sostenere il nostro appello. Poi lo dico chiaramente: per me il vero nemico dello sviluppo dei territori è il centralismo.

Capitolo automotive. Il declino dell’industria ormai sembra segnato e intanto la Cina riversa nel continente le sue auto e i suoi prodotti…

C’è un documento approvato dal gruppo parlamentare del Ppe di novembre scorso che richiama le proposte lombarde, ma che aspetta il Ppe a far cambiare la strada intrapresa dalla precedente commissione? Strada che è evidente abbia avvantaggiato solo i cinesi. Abbiamo tempo fino a fine anno poi, se non cambiano le cose, io credo che dovremo gestire il più grande suicidio industriale della storia con 13 milioni di lavoratori a rischio. Solo chi conosce i numeri dell’automotive in Europa si rende conto del rischio a cui siamo di fronte. Si pensi solo al fatto che prima della nascita dell’Unione europea fu L’automotive a unire i territori europei. Non c’è regione in Europa che non abbia almeno uno tra stabilimenti, componentistica, design, appassionati di motorismo sportivo o storico. Il paradosso incredibile è che la commissione europea, con le sue regole, sta smantellando ciò che aveva unito l’Europa prima dell’Unione europea.

Nella Lega si era parlato molto di ripartire dai militanti. Come procede da questo punto di vista?

Noi siamo differenti dagli altri perché siamo nati per consentire ai territori di avere maggiore autonomia. Io credo che questa nostra differenza vada riproposta con forza e vigore e soprattutto vada spiegata da noi alle nuove generazioni che magari non trovano in noi differenze rispetto ad altri. Ma noi siamo un movimento autonomista e federalista, qualcuno ci definì una sorta di sindacato territoriale. Se chiediamo ad un giovane, non coinvolto politicamente, che ne pensa di autonomia e federalismo credo che non troveremo risposte. Ma la mancata conoscenza non è responsabilità del giovane ma nostra che, festanti di successi elettorali avuti grazie a Matteo Salvini, negli anni scorsi ci siamo un po’ scordati degli ideali.

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

 

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri