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fino a 1.000 euro per disoccupati, requisiti


Il Bonus Sar 2025 è stato rinnovato: un sostegno economico per i disoccupati che hanno avuto contratti di somministrazione, con importi fino a 1.000 euro. Ecco a chi spetta e come richiederlo.

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Per il 2025 arriva la conferma del Bonus Sar, definito da molti “Superbonus Non lavoro”. Si tratta di un aiuto economico destinato ai lavoratori in somministrazione che, dopo la conclusione di un contratto, si trovano senza impiego e con un periodo minimo di disoccupazione. L’obiettivo è chiaro: offrire un supporto concreto a chi vive un momento di transizione, garantendo la possibilità di coprire spese essenziali mentre si cercano nuove opportunità. In un contesto di mercato sempre più caratterizzato da lavori a tempo determinato e collaborazioni brevi, questa misura rappresenta una boccata d’ossigeno per migliaia di famiglie italiane.

Il funzionamento del Bonus Sar è semplice ma rigoroso: per accedervi bisogna dimostrare di aver lavorato un numero minimo di giorni o ore negli ultimi 12 mesi e di essere disoccupati da almeno 45 giorni. La platea interessata è ampia: contratti a tempo determinato, indeterminato e anche apprendistato, purché si tratti di rapporti di somministrazione. L’erogazione dell’importo è una tantum, ma può essere richiesta più volte nel corso dell’anno, ogni volta che si maturano nuovamente i requisiti previsti dalla normativa.

Per avere diritto al contributo, bisogna rientrare in una delle tre condizioni stabilite. La prima riguarda chi ha maturato almeno 110 giorni di lavoro – o 440 ore per part-time con Monte Ore Garantito – ed è disoccupato da almeno 45 giorni. La seconda interessa chi ha concluso la procedura MOL (Mancanza di Occasioni di Lavoro) e si trova nella stessa situazione di disoccupazione. Infine, la terza condizione prevede almeno 90 giorni di lavoro – o 360 ore per part-time – sempre con almeno 45 giorni senza impiego. I conteggi si basano sui dati riportati nelle buste paga e nelle comunicazioni all’INPS, prendendo in considerazione il valore più alto fra giornate retribuite, lavorate o risultanti dagli archivi.

L’importo riconosciuto varia in base ai requisiti: si ricevono 1.000 euro lordi per chi rientra nelle prime due condizioni, e 780 euro per chi soddisfa la terza. In entrambi i casi, l’aiuto è compatibile con la NASpI, consentendo così di cumulare due sostegni e alleggerire ulteriormente l’impatto economico della disoccupazione.

Come fare domanda per il bonus e tempistiche da rispettare

La richiesta del Bonus Sar 2025 deve essere inviata esclusivamente tramite il portale FTWeb. È possibile compilare la domanda in autonomia, seguendo le istruzioni online, oppure farsi assistere da sindacati di categoria come Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp, che forniscono supporto gratuito nella preparazione e nell’invio della pratica. Una volta completata la compilazione, il modulo va stampato, firmato, scansionato e ricaricato nella sezione “firma della domanda” del portale, per poi procedere all’invio ufficiale al Fondo Formatemp.

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Le scadenze sono rigide: la domanda può essere presentata tra il 106° e il 173° giorno dalla fine dell’ultimo rapporto di lavoro in somministrazione. Chi non rispetta questo intervallo perde il diritto al contributo. Il sistema consente anche di sospendere il conteggio se, durante la disoccupazione, si accetta un contratto breve di massimo una settimana. In tal caso, il periodo utile si prolunga di sette giorni, fino al massimo del 180° giorno dalla cessazione del contratto originario.

Compilazione online della domanda per ottenere il Bonus Sar 2025 con documenti pronti.

Documenti necessari e consigli pratici per l’approvazione

Per presentare la domanda è indispensabile allegare una serie di documenti: carta d’identità, codice fiscale, buste paga che attestino il numero di giornate o ore lavorate, estratto contributivo INPS aggiornato – emesso almeno 105 giorni dopo la cessazione – e coordinate bancarie. In caso di eventi sospensivi come malattia, maternità o infortunio, serve la documentazione che certifichi la data di fine di tali eventi. Chi percepisce NASpI deve aggiungere la copia della domanda rilasciata dall’INPS. La completezza e correttezza degli allegati è fondamentale per evitare ritardi o respingimenti della pratica.

Uno strumento di sostegno per chi lavora in settori instabili

Il Bonus Sar 2025 non è un sussidio “per stare a casa”, ma un aiuto mirato per chi lavora in contesti con alta rotazione del personale e contratti brevi, come turismo, logistica, ristorazione e servizi. Il fatto che sia cumulabile con la NASpI e ripetibile più volte nell’anno lo rende particolarmente utile per chi alterna periodi di lavoro e disoccupazione. I sindacati auspicano che, in futuro, la misura venga estesa ad altre categorie di lavoratori e che le procedure vengano semplificate, così da permettere a un numero sempre maggiore di persone di accedervi senza ostacoli burocratici.



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