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Nasce la sezione per le imprese culturali nel Registro imprese


Con il decreto del 10 luglio 2025 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficialmente istituito la sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle imprese culturali e creative, definendo regole, specifiche tecniche e modulistica per l’iscrizione. Il provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 25 luglio 2025, rappresenta un tassello fondamentale per dare piena attuazione alla disciplina introdotta dalla legge 27 dicembre 2023, n. 206.

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La normativa individua come imprese culturali e creative tutti gli enti, indipendentemente dalla forma giuridica, compresi quelli regolati dal libro V del Codice Civile, oltre a lavoratori autonomi e soggetti del Terzo settore che svolgono, in via esclusiva o prevalente, attività di ideazione, produzione, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione o gestione di beni, attività o prodotti culturali. Le modalità di riconoscimento e le condizioni per la revoca di tale qualifica erano già state definite dal decreto ministeriale n. 402 del 28 ottobre 2024.

A rafforzare il quadro normativo è intervenuto anche il decreto n. 460 del 18 dicembre 2024, che ha istituito l’Albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale presso la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Si tratta di un riconoscimento riservato alle realtà che, per storia, prestigio e rilevanza strategica, rappresentano un’eccellenza nel panorama produttivo e culturale del Paese. L’iscrizione all’Albo è condizione indispensabile per poter utilizzare la denominazione “Impresa culturale e creativa di interesse nazionale”.

Per ottenere l’iscrizione nella nuova sezione speciale del Registro imprese, le ICC già registrate o presenti nel REA devono presentare domanda alla Camera di Commercio territorialmente competente. Il conservatore verifica la veridicità delle informazioni e accerta che l’attività prevalente corrisponda a uno dei codici ATECO indicati nell’allegato al decreto, controllando inoltre che essa generi oltre il 50% del volume d’affari annuo. In caso di esito positivo, l’iscrizione avviene entro dieci giorni dalla protocollazione della domanda, con il conseguente riconoscimento ufficiale della qualifica prevista dalla legge.

Se invece le verifiche danno esito negativo, entro novanta giorni il conservatore procede alla cancellazione dalla sezione speciale, comunicando all’impresa un preavviso via domicilio digitale e concedendo quindici giorni per eventuali osservazioni o prove documentali. In assenza di requisiti, la qualifica viene revocata e la denominazione “impresa culturale e creativa” o “ICC” deve essere rimossa da ogni comunicazione e documento. È prevista anche la possibilità per le imprese di rinunciare volontariamente all’iscrizione, presentando richiesta alla Camera di Commercio.





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