Le domande potranno essere inoltrate nei prossimi mesi: contributi a fondo perduto e sovvenzioni in conto capitale
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Sostegno alle imprese toscane per lo sviluppo di tecnologie strategiche in settori considerati cruciali con lo scopo di ridurre la dipendenza da Paesi extraeuropei, potenziando in tal modo competenze, catene del valore e occupazione.
Ma anche sostegno a investimenti in ricerca e sviluppo puntando a favorire collaborazioni e alleanze tra imprese e centri di ricerca. E poi aiuti per il settore moda.
Sono in arrivo cinque bandi destinati a favorire e incentivare capacità innovative e sinergie tra imprese toscane, tutti finanziati con risorse regionali e FESR 2021/27, il fondo europeo per lo sviluppo delle Regioni: 190 milioni di euro suddivisi tra il bando di innovazione strategica per le imprese della moda, il bando filiera smart, il bando di innovazione Step e due bandi in ricerca e sviluppo.
A questi si aggiunge un ulteriore intervento per il settore moda, attraverso l’istituzione di un fondo di investimento da 10 milioni, finalizzato ad incrementare il patrimonio nel medio – lungo termine delle imprese che attuino processi di integrazione destinati ad incrementare l’efficienza dei processi produttivi, la crescita dimensionale e la riorganizzazione della filiera: gli investimenti dovranno in questo caso essere effettuati attraverso strumenti finanziari di equity emessi da micro, piccole e medie imprese non quotate, operanti nel settore della moda e con sede in Toscana.
Il Presidente della Toscana Eugenio Giani commenta:
L’occupazione si fa soprattutto attraverso la valorizzazione dello spirito imprenditoriale.
Il sostegno alle imprese nei processi di rinnovamento è la strada maestra per portare nuovo lavoro, sviluppo ed investimenti e l’economia è al centro dell’attenzione di questa giunta, accanto a servizi per le famiglie come i nidi gratis, interventi sulle infrastrutture o la valorizzazione del sistema sanitario pubblico.
L’industria italiana non vive un momento esaltante: sono ventisette i mesi di decrescita alle spalle.
Il Presidente sottolinea:
Rimaniamo convinti che siano i processi di cambiamento e di rinnovamento a generare occupazione e sviluppo e i numeri ci danno ragione, con un tasso di disoccupazione toscano che oggi non supera il 4% e un’occupazione passata, negli ultimi cinque anni, dal 65,3% al 70,9%.
L’Assessore all’economia della Toscana, Leonardo Marras evidenzia:
Con questi bandi mettiamo a disposizione delle imprese toscane una dotazione importante ed aiutiamo la nostra economia e quella del continente, come ci chiede l’Unione europea, ad essere più indipendente: settori dove le nostre aziende possono dire la loro.
Quest’ultimo treno di misure dà il senso della politica industriale di questa regione, dove la strada da percorrere è quella dell’innovazione e dell’industrializzazione conseguente e necessaria.
Si tratta di un pacchetto di interventi che guarda al futuro, capace di sostenere le aziende che vogliono crescere, innovare e competere sui mercati internazionali.
Siamo convinti che la collaborazione tra imprese, centri di ricerca e territori sia la chiave per costruire un’economia toscana sempre più solida, sostenibile e orientata alla qualità.
Oggi diamo alle nostre imprese un’occasione concreta per fare un salto di qualità e affrontare con più forza le sfide globali e garantire un’occupazione stabile.
Per imprese della moda contributi per l’innovazione strategica
L’obiettivo del bando è stimolare le aziende del settore moda a compiere un salto di qualità in termini tecnologici, digitali e ambientali. A disposizione ci sono 30 milioni di euro e si potranno presentare le domande di contributo a partire dal 1° ottobre 2025.
Il bando si rivolge principalmente a micro, piccole e medie imprese – anche in forma associata – e offre l’opportunità di finanziare progetti che abbiano una forte componente innovativa, con un investimento compreso tra 200 mila e un milione e mezzo di euro.
Si tratta di contributi a fondo perduto, fino al 50% dei costi a seconda della tipologia di progetto e della dimensione dell’impresa. L’obiettivo è dare ossigeno alle aziende e sostenerle nel ripensare il proprio modello produttivo, guardando al futuro con maggiore competitività.
Sostegno alle collaborazioni tra imprese
Il gioco di squadra è essenziale, ancor di più in una realtà come quella toscana dove le le imprese piccole e medie sono la quasi totalità. Con il bando Filiera Smart, in uscita in agosto e domande presentabili da inizio novembre, 63 milioni la dotazione finanziaria, si punta a rafforzare la collaborazione tra imprese.
Il bando finanzierà progetti condivisi tra almeno sei imprese e potrà coprire interventi che vanno dalla logistica alla digitalizzazione congiunta, dalla prototipazione condivisa all’internazionalizzazione.
Anche in questo caso il contributo sarà a fondo perduto, con percentuali fino al 60 per cento delle spese ammissibili, con un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità, dell’innovazione ambientale e della capacità di fare sistema. La dimensione massima del progetto non potrà superare i dieci milioni di euro.
Misure a difese delle filiere locali
Ridurre le dipendenze in settori strategici da paesi extra Ue e potenziare la competitività interna, salvaguardando e potenziando le proprie filiere produttive e catene del valore. È su questo solco, individuato a livello europeo dalla piattaforma delle tecnologie strategiche Step, che si inserisce il bando toscano innovazione Step.
Appena approvato dalla Giunta regionale, mette a disposizione in questa prima fase circa 27 milioni di euro.
La misura da un lato servirà a sostenere gli investimenti in tecnologie digitali avanzate e a consolidare l’indipendenza delle catene del valore ad alto potenziale economico.
Gli ambiti di applicazione del bando riguardano nel dettaglio le tecnologie digitali, l’innovazione deep tech, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, le biotecnologie.
La platea a cui si rivolge è quella delle medie e piccole imprese, in forma singola o aggregata, ma anche le grandi imprese in area di crisi complessa. L’agevolazione consiste in una sovvenzione a fondo perduto: i progetti di investimento devono essere compresi tra 300 mila e tre milioni di euro.
Devono puntare ad un’innovazione di processo – un nuovo metodo di produzione o distribuzione, oppure un miglioramento significativo di metodi esistenti – o ad un’innovazione organizzativa – nuove modalità di gestione relative all’organizzazione del lavoro o alle relazioni esterne attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali innovative.
La percentuale di contributo pubblico varia a seconda del tipo di intervento e della tipologia di impresa: in genere l’aiuto non potrà superare l’80 per cento del costo totale ammesso.
Le domande saranno accolte e finanziate in base all’ordine cronologico con cui verranno presentate sul portale di Sviluppo Toscana. L’apertura del bando è prevista per la fine di ottobre 2025.
Fino a 70 milioni per sostenere ricerca e sviluppo
Di prossima apertura anche altri due bandi per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese toscane. A disposizione ci saranno, complessivamente, 70 milioni di euro: venti all’inizio, a cui si aggiungeranno successivamente altre risorse.
L’obiettivo è sostenere investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese anche attraverso collaborazioni tra micro, piccole e medie imprese, grandi imprese e organismi di ricerca. I progetti dovranno essere market oriented e prossimi alla fase di industrializzazione e messa in produzione.
Il primo bando riguarda progetti strategici di ricerca e sviluppo. Si rivolge a grandi imprese in cooperazione con almeno tre micro, piccole e medie imprese, con o senza organismi di ricerca. L’investimento dovrà essere compreso tra un milione e mezzo e tre milioni di euro.
Il secondo bando riguarda progetti di ricerca e sviluppo di micro, piccole e medie imprese e Midcap, ovvero aziende a media capitalizzazione, con meno di 750 addetti, un fatturato annuo non superiore a 150 milioni o un bilancio entro 129, singole o in cooperazione tra loro con almeno tre micro, piccole e medie imprese, con o senza organismi di ricerca.
Ogni progetto, per essere finanziato, dovrà prevedere un investimento compreso tra 250 mila e un milione e mezzo di euro.
Sono previste premialità per i progetti presentati da imprese che assicurino l’assunzione in modo stabile con contratto a tempo indeterminato di ricercatori di età non superiore a 39 anni, in possesso di un dottorato di ricerca oppure di un contratto come ricercatore a tempo determinato.
Le domande potranno essere inviate, attraverso il portale di Sviluppo Toscana, a partire dal 17 novembre: i bandi rimarranno aperti fino al 16 gennaio 2026.
Ciascuna impresa potrà partecipare ad uno solo dei due bandi e il finanziamento si rivolge esclusivamente ai progetti di ricerca e sviluppo che rientrano tra le priorità tecnologiche indicate dalla strategia di specializzazione intelligente per la Toscana. È prevista una premialità aggiuntiva se il progetto è coerente con gli obiettivi Step.
L’aiuto viene concesso sotto forma di sovvenzione in conto capitale fino a un massimo del 55 per cento. È prevista una riserva di un milione e 400 mila euro per le imprese che hanno sede in comuni delle aree interne.
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