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Sorgia: “Trasporto merci al collasso, la Giunta Todde ignora le richieste del settore”


Sorgia: “Trasporto merci al collasso, la Giunta Todde ignora le richieste del settore”.
Il sistema del trasporto merci in Sardegna “è prossimo al collasso, e la Giunta Todde continua a restare a guardare”. Con queste parole Alessandro Sorgia, Consigliere regionale del Gruppo Misto, denuncia una situazione che definisce “drammatica e ormai insostenibile”, sulla base delle gravi segnalazioni arrivate da CONFAPI Sardegna, Autotrasportatori Sardi Riuniti e TrasportoUnito.
Secondo Sorgia, i dati e le testimonianze fornite dalle associazioni di categoria parlano da soli. L’inclusione del trasporto marittimo nel sistema europeo ETS ha fatto schizzare verso l’alto i costi di imbarco per i mezzi pesanti, con aumenti che in alcuni casi hanno superato i seicento euro a tratta in appena un anno. Nel luglio 2025 la tariffa per un traghetto destinato a un autoarticolato ha toccato la cifra record di 1.527 euro più IVA, e la prospettiva per il 2026 è ancora più preoccupante, poiché il sistema ETS verrà esteso anche ai veicoli commerciali.
Ma i rincari non sono l’unico problema. Le corse navali risultano insufficienti, con frequenze e tempi di percorrenza inadeguati alle esigenze di un’isola che dipende in modo vitale dai collegamenti marittimi. Il programma di rimborso Sea Modal Shift, introdotto per incentivare il trasporto su mare, dopo un avvio promettente si è praticamente arenato, lasciando senza sostegno economico molte imprese. Nel frattempo, i trasportatori sardi sono costretti ad affrontare lunghe attese e ostacoli burocratici per effettuare le revisioni e i rinnovi ATP dei mezzi refrigerati, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni.
Sorgia evidenzia come la carenza di personale specializzato aggravi ulteriormente il quadro. Mancano autisti, e quelli in attività spesso sono costretti a operare in condizioni che le stesse associazioni definiscono “disumane” durante le traversate marittime, senza sistemazioni dignitose e senza garanzie di tutela della salute e della sicurezza. A questo si aggiunge una continuità territoriale per le merci praticamente inesistente: le grandi imprese beneficiano di sconti rilevanti, mentre i piccoli trasportatori, spesso subappaltati al cento per cento dalle prime, vengono sistematicamente penalizzati, pagando di più per offrire un servizio essenziale all’economia isolana.
“È evidente – attacca Sorgia – che non siamo di fronte a una crisi passeggera ma a un problema strutturale che si trascina da anni. Già nel 2020 e nel 2023 le associazioni di categoria avevano chiesto un cambio di rotta, sollecitando il trasferimento delle competenze legislative e regolamentari in materia di trasporto merci alla Regione Sardegna, con adeguate risorse finanziarie, e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente con tutti i soggetti coinvolti. Oggi, a distanza di anni, non solo non è stato fatto nulla, ma la situazione è peggiorata in modo allarmante”.
Il consigliere denuncia “un’inerzia politica colpevole” e sottolinea come le conseguenze ricadano non solo sulle imprese, ma anche sui cittadini. Un sistema di trasporto merci inefficiente e costoso rischia infatti di compromettere la distribuzione alimentare e sanitaria, con effetti potenzialmente devastanti nei periodi di alta stagione turistica, quando la domanda di beni e servizi cresce e i margini di manovra per gli operatori si riducono.
Con la sua interrogazione, Sorgia chiede alla Giunta regionale di intervenire immediatamente per mitigare gli effetti del sistema ETS, garantire una reale continuità territoriale anche per le merci, attivare procedure straordinarie per le revisioni e i rinnovi ATP, e aprire finalmente un tavolo tecnico permanente con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le compagnie di navigazione e le rappresentanze del settore. Per Sorgia è fondamentale che questo tavolo sia articolato in due distinti gruppi di lavoro: uno dedicato alle urgenze operative, per risolvere nell’immediato i problemi più gravi, e uno con una visione strategica di lungo periodo, capace di affrontare il nodo strutturale degli extra costi legati all’insularità e al sistema ETS.
“Non possiamo permettere – conclude Sorgia – che la Sardegna venga tagliata fuori dalle rotte commerciali o che trasportare merci diventi un lusso insostenibile. Qui non è in gioco solo la competitività delle imprese, ma il diritto dei sardi ad avere un sistema di approvvigionamento sicuro, efficiente e competitivo. Serve una svolta immediata, perché ogni giorno perso rende più difficile salvare un settore che è la spina dorsale della nostra economia”.

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