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Turismo sostenibile e più attento all’accessibilità, efficientamento energetico e valorizzazione delle filiere agricole: dieci Comuni si uniscono per disegnare il futuro del territorio


La Green Community Jonico Adriatica nasce con l’intento di realizzare il primo piano di sviluppo sostenibile e integrato dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale, in linea con gli obiettivi della Politica di Coesione europea 2021/2027. «Trattandosi di una strategia nuova per il territorio – introduce Sergio Fai, Rup della strategia – si è reso necessario avviare virtuose ed efficienti modalità di interlocuzione con le Amministrazioni locali aderenti, che richiedono un grosso impegno umano e logistico». 

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Il progetto interessa dieci Comuni che si estendono su una superficie totale complessiva di 741,6 chilometri quadrati e rappresentano, insieme, il 3,8% della superficie della Regione Puglia. 

 

Il territorio della Green Community Jonico – Adriatica, a cavallo tra le province di Taranto e Lecce, può essere idealmente diviso in due ambiti territoriali distinti, che ricalcano il Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia. Partendo da sud e procedendo verso nord, i comuni di Ugento, Alliste, Racale, Taviano, Gallipoli e Galatone ricadono nell’ambito denominato Salento delle Serre; Nardò, Porto Cesareo, Avetrana e Manduria ricadono invece nell’ambito del Tavoliere salentino

 

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Un’area che possiede numerosi elementi territoriali di rilevante importanza naturalistica soprattutto nella fascia costiera che alterna zone umide a formazioni a bosco/macchia, con biodiversità significativa soprattutto per la presenza di numerosi habitat d’interesse comunitario, aree essenziali per lo svernamento e la migrazione delle specie di uccelli. 

 

Sui dieci comuni costieri, da Manduria ad Ugento, ricadono ben cinque siti ad alto valore ambientale, tra aree protette e Parchi Regionali: numeri e una superfici proporzionalmente altissimi guardando al territorio complessivo della Strategia.

 

Così si esprime Alessandro Mariggiò, direttore delle Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale, tra i promotori della Green Community: «Le aree protette sono luoghi di grande valore ecologico e di biodiversità, ma la loro gestione richiede una collaborazione sinergica che va oltre i confini territoriali determinando anche una sensibilizzazione delle coscienze ambientalista di tutte le comunità coinvolte. Le azioni comuni, come la promozione del turismo sostenibile, la conservazione della biodiversità e la gestione condivisa delle risorse, sono cruciali per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla crescente pressione sull’ambiente. Attraverso la rete, sarà possibile rafforzare la condivisione di risorse, esperienze e buone pratiche, migliorando la gestione delle risorse naturali e creando opportunità per progetti di sviluppo sostenibile, come per esempio la Ciclonica – la Ciclovia del Salento».

La Ciclovia del Salento è un percorso ad anello che dal capoluogo salentino si snoda verso le località più celebri della costa ionica per circa 300 chilometri che, divisi in 6 tappe, toccano altrettante aree protette regionali e nazionali. Il progetto ha visto la luce grazie all’iniziativa della Green Community guidata dal Comune di Nardò (capofila) e la regia di Sebastiano Venneri, figura di spicco di Legambiente ed esperto di cicloturismo: «Nel caso della Ciclonica non abbiamo lavorato sull’infrastruttura, quanto piuttosto pensato di utilizzare i collegamenti capillari già esistenti fra i piccoli centri abitati, quella rete impressionante di stradine che rappresentano delle ciclovie di fatto, spesso già con il limite di velocità a 30 chilometri orari, per le quali è previsto un ente gestore che dovrà provvedere alla loro manutenzione, ma sulle quali il traffico veicolare è già di fatto quasi nullo, limitato spesso a qualche mezzo agricolo, qualche scooter e poche auto. Creare un itinerario cicloturistico non significa solo realizzare un prodotto turistico, ma soprattutto dare vita a un sistema territoriale, connettere fra loro i piccoli punti di forza del territorio e l’imprenditoria turistica, creare cioè la rete capace di dare forza alle proposte del territorio».

 

E le proposte di territorio, da queste parti, non mancano. Tra i siti di maggiore interesse c’è il Parco naturale regionale litoraneo di Ugento, nell’omonimo comune. Lo presenta il Sindaco, Salvatore Chiga: «Il Parco naturale regionale litoraneo di Ugento copre un territorio di 1600 ettari e racchiude al suo interno sia percorsi in area umida che percorsi in area collinare e boschiva. Le sue peculiarità lo rendono luogo prediletto dalla avifauna migratoria e sito di riferimento nazionale per le orchidee spontanee. Nel 2024, ha registrato numeri da record anche nella riproduzione delle tartarughe con ben 48 i nidi di caretta caretta censiti lungo i 9 chilometri di costa. Queste peculiarità ambientali rendono il Parco un importante riferimento naturalistico che si associa alla rilevanza turistica del comune Ugento, che ha ogni anno conta quasi un milione di presenze». 

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Gli interventi da realizzarsi nell’ambito della strategia saranno complessivamente venti, spaziando dall’efficientamento energetico alla valorizzazione delle filiere agricole, per un totale di finanziamento che sfiora i 2.400.000 Euro.

 

In un territorio dove le presenze, soprattutto estive, fanno registrare numeri da record, il miglioramento della proposta turistica guarda con la sensibilità al tema dell’accessibilità. È quanto emerge dal racconto di Sergio Fai, Rup della Strategia, mentre scorriamo insieme il riepilogo delle azioni: «L’allestimento di percorsi per disabili è previsto nell’orto botanico regionale di Manduria e alla Penisola della Strea, attraverso la rimozione delle barriere architettoniche fisiche alla creazione di passerelle rigorosamente ecocompatibili. Sulla penisola, nel comune di Porto Cesareo, nascerà la prima spiaggia accessibile pubblica, dotata di sistemi di camminamento per favorire l’accesso all’arenile, gazebi personalizzati, ausili per la balneazione per diversamente abili, e pannelli informativi in braille».

 

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Attività realizzata nell’ambito del Progetto ITALIAE – linea d’intervento Atelier di sperimentazione sulle Green Communities – del Dipartimento pergli Affari Regionali e le Autonomie  della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cofinanziato Nell’ambito Del Programma Operativo Complementare Al Pon “Governance E Capacità Istituzionale” Fse-Fesr 2014-2020 Accordo Di Cooperazione Per La Realizzazione Di Attività Nell’ambito Del Progetto “Italiae” – Cup: J51h17000030007





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