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Ad agosto, la domanda di lavoro a Lucca, Massa-Carrara e Pisa rallenta


Nell’agosto 2025, le aziende delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa prevedono quasi 4.570 assunzioni. Il turismo continua a sostenere l’occupazione, con tendenze positive nel settore dell’ospitalità e della ristorazione in tutte e tre le province. D’altro canto, c’è una significativa diminuzione nella richiesta di lavoro nel settore manifatturiero e nelle costruzioni, a causa del rallentamento dei progetti legati al PNRR e alla fine degli incentivi fiscali. È preoccupante la persistente incompatibilità tra la richiesta e l’offerta di lavoro: oltre il 50% delle posizioni risulta difficile da coprire, con picchi del 55% a Pisa e 52% a Massa-Carrara.

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I dati di agosto – afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio del Nord-Ovest della Toscana – confermano un mercato del lavoro in transizione, ancora sostenuto dall’effetto stagionale del turismo, ma penalizzato da un contesto economico che si sta progressivamente raffreddando. L’industria, in particolare quella delle costruzioni, inizia a risentire della fine dei bonus e del rallentamento del PNRR. Ma ci preoccupa soprattutto la difficoltà strutturale nel reperire personale qualificato. È necessaria un’azione urgente e condivisa su formazione, attrattività del lavoro e politiche attive, altrimenti vi è il rischio che il mercato del lavoro diventi un ostacolo alla crescita.”

Le aziende di Lucca prevedono circa 2.000 assunzioni ad agosto. La domanda da parte dell’industria è in diminuzione (-13% nel settore manifatturiero, -26% nelle costruzioni), mentre i servizi crescono del 3%, trainati dal turismo (+16%) e dal commercio (+4%), mentre i servizi alle imprese sono in calo (-13%). Il settore agricolo prevede 70 nuove assunzioni. La discrepanza tra richiesta e offerta di lavoro colpisce il 47% delle assunzioni, un valore in linea con la media nazionale, e si riscontra principalmente tra i tecnici (63%), operai specializzati (55%) e ingegneri (90%). La mancanza di candidati è la principale causa dichiarata dalle aziende (31%), ma anche una preparazione insufficiente è motivo di preoccupazione.

I contratti a termine rappresentano il 64% del totale. Solo il 29% delle assunzioni è rivolto ai giovani sotto i 30 anni, in calo rispetto al 2024. Le figure professionali più ricercate sono addetti alla ristorazione (510), addetti alle vendite (150), operai meccanici e personale edile. La domanda di lavoro delle aziende di Massa Carrara è diminuita dell’11% ad agosto, scendendo sotto le mille unità. La diminuzione riguarda principalmente l’industria (-23%), con una contrazione nel settore manifatturiero (-19%) e nelle costruzioni (-33%). Anche i servizi retrocedono del 6%, ad eccezione del turismo, in crescita del 15%. Le difficoltà nel trovare personale rimangono alte (52% dei casi), principalmente a causa della mancanza di candidati (30%). Le maggiori criticità si registrano tra gli operai specializzati e i conduttori di impianti (73%), soprattutto nel settore elettronico (97%) e meccanico (84%). Anche la percentuale di aziende che segnalano una preparazione inadeguata dei candidati è in aumento (18%). I contratti offerti sono prevalentemente a tempo determinato (66%). Il 32% delle assunzioni è rivolto ai giovani. Le figure professionali più ricercate sono gli addetti alla ristorazione (510), seguiti da addetti alle vendite, addetti alla logistica e alle pulizie.

Nell’agosto, le aziende di Pisa prevedono 1.640 assunzioni, in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente. La contrazione riguarda sia l’industria (-15%, con -9% nel settore manifatturiero e -25% nelle costruzioni) sia i servizi (-8%). Resistono solo il turismo (+3%) e il commercio (+4%). Il settore agricolo, recentemente incluso nello studio, prevede 110 assunzioni. La discrepanza tra richiesta e offerta di lavoro riguarda il 55% delle assunzioni, dieci punti al di sopra della media nazionale. Le maggiori difficoltà si riscontrano tra operai specializzati (69%), addetti al settore edile (80%), tecnici ICT e ingegneri (oltre il 70%). Le aziende segnalano una mancanza di candidati nel 35% dei casi e una preparazione insufficiente nel 16%. Per quanto riguarda i contratti offerti, prevalgono quelli a tempo determinato (59%) e la ricerca si concentra principalmente su addetti alla ristorazione (370), addetti alle vendite (170) e operai edili e nei trasporti.



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