BitMine punta a maxi aumento di capitale da $24,5 miliardi mentre SharpLink incrementa riserva di ETH

Negli ultimi giorni, la corsa aziendale all’acquisizione di Ether si è intensificata, mentre le due società con le maggiori riserve corporate di Ether al mondo stanno reperendo capitali per acquisire una quota maggiore della seconda criptovaluta per capitalizzazione, ormai prossima al precedente massimo storico.

Come risulta da un documento depositato martedì presso la US Securities and Exchange Commission (SEC), la società di mining di Bitcoin (BTC) quotata in borsa BitMine Immersion Technology mira a raccogliere $24,5 miliardi tramite una nuova offerta di azioni sul mercato (at-the-market, ATM) destinata all’acquisto di ulteriori token di Ether (ETH).

Sempre martedì, da quanto si apprende da un ulteriore deposito alla SEC, la società di corporate crypto treasury SharpLink ha completato un aumento di capitale da 389 milioni di dollari attraverso la vendita di azioni ordinarie riservate a specifici investitori istituzionali. “Intendiamo destinare sostanzialmente tutti i proventi in contanti che riceveremo all’acquisto di ETH”, si legge nel documento.

Una parte dei 389 milioni di dollari sarà inoltre impiegata per “esigenze di capitale circolante, finalità aziendali generali, spese operative e attività principali di affiliate marketing”, ha specificato SharpLink.

Ad oggi, come si evince dai dati forniti, SharpLink ha raccolto circa 1,4 miliardi di dollari di proventi lordi dalla vendita di oltre 71,5 milioni di azioni.

Come risulta dalle informazioni di StrategicEthReserve, BitMine è il maggiore detentore corporate di Ether al mondo, con 1,2 milioni di ETH per un valore di 5 miliardi di dollari a bilancio, seguita da SharpLink con 598.000 Ether per un valore di 2,64 miliardi di dollari.

BitMine aveva precedentemente annunciato piani finalizzati ad acquisire fino al 5% dell’offerta totale di Ether.

Ether vicino ai massimi storici grazie alla crescente adozione aziendale

Negli ultimi sette giorni, le aziende e le società quotate hanno progressivamente adottato Ether come asset di riserva secondario di tesoreria, spingendo il prezzo di Ether a un rialzo superiore al 21%, fino a scambiare a 4.408$ al momento della stesura.

In base ai dati di Cointelegraph, Ether è ora scambiato al 9% in meno rispetto al massimo storico di 4.890$ registrato a novembre 2021.

“Le società di Wall Street e, più in generale, il mondo della finanza tradizionale stanno appena iniziando a considerare Ethereum come un asset di riserva di tesoreria”, ha dichiarato a Cointelegraph Gracy Chen, CEO dell’exchange crypto Bitget.

L’interesse crescente per la tokenizzazione di asset del mondo reale ha riacceso l’attenzione su Ether come asset di riserva secondario accanto a Bitcoin, ha aggiunto Chen.

Da quanto si apprende dal report di Standard Chartered, questa dinamica potrebbe portare, nel lungo termine, le società di tesoreria focalizzate su Ethereum ad accumulare fino al 10% dell’offerta totale di Ether – in netto aumento rispetto all’1% detenuto il 29 luglio.