Raccontano la storia delle aziende italiane attraverso oggetti, documenti, prodotti e visioni che hanno segnato l’innovazione tecnologica, il cambiamento dei consumi e la trasformazione del costume. Ma non sono semplici archivi storici. I musei d’impresa, infatti, incontrano il mondo del lavoro, la creatività e la memoria collettiva insieme. Queste sono realtà dinamiche, in cui passato e futuro si intrecciano, dove il racconto di ciò che è stato si trasforma in una risorsa per immaginare ciò che sarà. Per questo è anche difficile definirli in modo univoco perché spesso ci troviamo di fronte a modelli ibridi: dall’archivio al museo esperienziale, dallo spazio espositivo al polo di produzione culturale e allo strumento di branding aziendale. In Italia, a rappresentare questo parterre è l’Associazione Museimpresa, nata a Milano nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria e oggi presieduta da Antonio Calabrò. Contando oltre 130 associati, la sua missione è promuovere e valorizzare i musei e gli archivi aziendali.
Ma dove trovare e come conoscere i musei d’impresa in Italia? Ecco la mappatura di Artribune, regione per regione: cominciamo con Abruzzo, Basilicata e Puglia.
Museo del centro spaziale del Fucino – Ortucchio, Abruzzo
Siamo nella Piana del Fucino, una distesa pianeggiante nell’entroterra abruzzese. Qui sorge il Centro Spaziale “Piero Fanti”, parte del Gruppo Leonardo, dove su una superficie di 370.000 mq si ergono 170 antenne che testimoniano il ruolo centrale dell’Italia nelle telecomunicazioni spaziali. Tra questi giganti, si trova il Museo di Telespazio, inaugurato nel 1986 per raccontare la storia dell’azienda e dell’industria spaziale nazionale. Il museo ospita circa 50 strumenti storici — oscilloscopi, antenne, generatori, postazioni mobili — che mostrano l’evoluzione delle comunicazioni satellitari. Un luogo simbolico: proprio da qui, nell’estate del 1969, vennero trasmesse le immagini del primo uomo sulla Luna. Accanto al museo, spicca un reperto unico: la poppa, l’elica e il timone della nave Elettra, laboratorio galleggiante di Guglielmo Marconi, usato dal 1923 per esperimenti sulle onde corte. Affondata nel 1944 e poi smembrata, parte della nave fu donata a Telespazio nel 1978 dal Ministero delle Poste. Ma la Piana del Fucino stessa è un luogo da non perdere: un tempo il terzo lago più grande d’Italia, fu parzialmente prosciugato dall’imperatore Claudio nel I Secolo d.C., poi definitivamente bonificato nel XIX Secolo dal duca Torlonia. Oggi appare, vista dal satellite, come un’enorme scacchiera di campi coltivati, celebre per prodotti come la carota e la patata del Fucino IGP. Il centro spaziale si inserisce in questo paesaggio unico, incorniciato da parchi e riserve naturali come il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Sirente-Velino.
Centro Spaziale del Fucino
Strada 31, Fucino snc
67050 Ortucchio (AQ)
Museo Amaro Lucano – Pisticci Scalo, Basilicata
Essenza Lucano è molto più di un museo. È un percorso sensoriale, un’immersione in quello che è il mondo di Amaro Lucano, che si snoda attraverso cinque tappe tematiche — Lucania, Lucano, Amaro, Storia e Pacchiana — in un racconto tra memoria, cultura e identità. Tutto nasce nel 1894 a Pisticci, vicino Matera, dove Pasquale Vena, un pasticcere con la passione per l’erboristeria, dà vita a un infuso unico, frutto di oltre 30 erbe aromatiche. Nasce così un amaro che, da oltre 125 anni, è simbolo di autenticità lucana e italianità nel mondo. Il percorso di Essenza Lucano inizia all’aria aperta, nel giardino aromatico della corte: qui si coltivano, si osservano e si respirano le stesse erbe che compongono l’inconfondibile ricetta del Lucano, assenzio, cannella, artemisia e angelica. La visita prosegue negli spazi della Fabbrica con un allestimento interattivo e ricco di suggestioni: qui si esplorano campagne pubblicitarie storiche, volti e voci dei protagonisti del marchio, strumenti antichi e nuovi linguaggi della comunicazione. È un incontro tra passato e futuro, tra la tradizione artigiana dei torchi in legno di noce e le nuove forme della creatività contemporanea. E per chi desidera un’esperienza ancora più immersiva, è possibile estendere la visita all’opera di street art “Progetto Essenza” realizzata dall’artista Antonio Poe.
Viale Cavalier Pasquale Vena, 5
75015 Pisticci (MT)
Museo del Confetto Giovanni Mucci – Andria, Puglia
Il Museo del Confetto Mucci Giovanni, ospitato nell’edificio originario della fabbrica fondata da Nicola Mucci nel 1894, si trova ad Andria, in Puglia, tra aromi di vaniglia, cannella, bergamotto e cioccolato. In questo luogo vivo di memorie, negli Anni Trenta nacquero i celebri Tenerelli Mucci®, confetti realizzati ancora oggi secondo la ricetta segreta di famiglia. Il Museo, riconosciuto dal Ministero della Cultura e inserito nell’elenco dei Locali Storici d’Italia, è il risultato di un’attenta opera di conservazione e ricerca. Il percorso si sviluppa in quattro sezioni tematiche, dalla collezione di documenti storici agli antichi utensili e gli stampi originali e macchinari d’epoca. E adiacente al museo si trova la storica Confetteria, le cui sale sono affrescate da artisti locali con scene allegoriche dedicate all’arte dolciaria. Qui sono custoditi premi, riconoscimenti internazionali e testimonianze del prestigio conquistato da Casa Mucci in oltre un secolo di attività.
Via Museo del Confetto, 12
76123 Andria (BT)
Museo del Pane di Vito Forte – Altamura, Puglia
A pochi passi dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta, c’è il Museo del Pane di Vito Forte, primo museo dedicato al pane in Puglia, inaugurato nel 2019 per celebrare la cultura millenaria del Pane di Altamura DOP. Nato per volontà di Vito Forte, fondatore di Oropan e ambasciatore del pane altamurano nel mondo, il museo sorge all’interno di uno dei forni medievali più antichi della città. Proprio lì, all’età di 11 anni, Vito iniziò la sua storia, raccogliendo con la bicicletta il pane impastato dalle massaie e portandolo a cuocere. Oggi quel forno è stato restaurato e trasformato in un percorso multimediale e sensoriale che racconta non solo la storia personale di Vito Forte, ma quella collettiva del pane, dei suoi luoghi e delle mani che lo hanno lavorato per generazioni.
Via Candiota, 2
70022 Altamura (Bari)
Museo della Civiltà del Vino Primitivo – Manduria, Puglia
È nato per conservare e condividere la memoria del mondo contadino il Museo della Civiltà del Vino Primitivo, all’interno della storica Cantina Produttori. Questo museo è un viaggio tra le radici culturali della comunità locale. Infatti, le testimonianze raccolte — attrezzi agricoli, carri, botti, utensili, fotografie — sono immerse in un suggestivo percorso ipogeo, allestito nelle antiche cisterne ottocentesche della Cantina, oggi trasformate in ambientazioni tematiche evocative. Così, il museo esplora le pratiche agricole e artigianali non come reliquie nostalgiche, ma come tracce vive di un’identità collettiva ancora riconoscibile, anche se in forme diverse. L’agricoltura e la produzione del vino sono un’espressione culturale, legame profondo con il territorio e i suoi saperi.
Via F. Massimo, 19
74024 Manduria (TA)
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