Ieri il ministero delle Imprese e del made in Italy ha pubblicato il decreto attuativo che introduce misure di sostegno rivolte al settore fieristico nazionale e ai mercati rionali. Il provvedimento, “dà concreta attuazione alle previsioni della Legge quadro per il made in Italy approvata a fine 2023”, si legge in una nota del Mimit.
Nel dettaglio, il decreto definisce strumenti agevolativi che finanziano le piccole e medie imprese per partecipare alle manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia, coprendo una parte dei costi che spesso rappresentano un ostacolo economico significativo. Lo stanziamento complessivo per l’intervento è di 7,88 milioni.
Il provvedimento sostiene gli organizzatori di fiere attraverso contributi per progetti di coordinamento e innovazione
Inoltre, con risorse pari a 1,97 milioni, il provvedimento sostiene gli organizzatori di fiere attraverso contributi per progetti di coordinamento e innovazione nell’organizzazione di eventi fieristici, sia in presenza che in modalità virtuale o ibrida, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del sistema fieristico italiano sui mercati esteri.
Parallelamente, vengono stanziate risorse per 10 milioni di euro per i mercati rionali, riconosciuti non solo come spazi di scambio economico, ma anche come luoghi di aggregazione e identità culturale per le comunità. Le risorse saranno distribuite alle Regioni per finanziare progetti di ammodernamento, riqualificazione e sostenibilità ambientale dei mercati presenti sul territorio.
Con queste misure, “il Mimit intende sostenere concretamente due pilastri fondamentali per la promozione del made in Italy e per la vitalità economica e sociale delle città italiane, offrendo nuovi strumenti di crescita a imprese, organizzatori e territori”, prosegue la nota del Mimit.
Previsto un “buono” del valore massimo di 10mila euro destinato a favore delle pmi aventi sede nel territorio nazionale
Nel dettaglio, la linea 1 sostegno alle pmi per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche, prevede un contributo a fondo perduto, concesso nella forma di “buono” del valore massimo di 10.000 euro, destinato a favore delle pmi aventi sede nel territorio nazionale, per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia riferite ai settori rispetto ai quali sono associati più elevati costi dell’esposizione fieristica, individuati all’articolo 7 del decreto ministeriale 26 giugno 2025.
L’agevolazione è concessa nel rispetto dei limiti di intensità del Regolamento de minimis applicabile, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nei limiti delle risorse finanziarie destinate per l’intervento.
Lo stanziamento complessivo previsto per l’intervento è di 7.880.000 euro.
I termini e le modalità di presentazione delle istanze di assegnazione del buono e per la successiva erogazione dello stesso saranno definiti con successivo decreto direttoriale.
Il buono, che può riguardare la partecipazione a una o più manifestazioni fieristiche, può essere richiesto una sola volta da ciascuna piccola e media azienda.
Spese ammissibili
Sono ammissibili all’agevolazione, fino a esaurimento delle risorse disponibili per l’intervento, le spese sostenute dalle pmi per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche, consistenti in spese per l’affitto degli spazi espositivi (oltre all’affitto degli spazi espositivi, rientrano in tale categoria le spese relative al pagamento di quote per servizi assicurativi e altri oneri obbligatori previsti dalla manifestazione); spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione e di realizzazione dello spazio espositivo, nonché all’esecuzione di allacciamenti ai pubblici servizi; spese per la pulizia dello spazio espositivo; spese per la spedizione e il trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione della partecipazione alle manifestazioni fieristiche, compresi gli oneri assicurativi e similari connessi, nonché le spese per i servizi di facchinaggio o di trasporto interno nell’ambito dello spazio fieristico.
E ancora, spese per i servizi di trasporto e stoccaggio dei materiali necessari e dei prodotti esposti; spese per il noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie; spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale; spese per i servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo; spese per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione alle manifestazioni fieristiche e quelle sostenute per la realizzazione di brochure di presentazione, di poster, cartelloni, flyer, cataloghi, listini, video o altri contenuti multimediali, connessi alla partecipazione alla manifestazione.
Non sono ammesse all’agevolazione le spese relative a imposte e tasse. L’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.
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