Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

Taglio dell’Irpef per il ceto medio, risparmi fino a 1.440 euro all’anno


Partono già i lavori per la Legge di Bilancio 2026, con il governo impegnato su più fronti nel tentativo di accontentare le richieste dei partiti di centrodestra. Come Forza Italia, che torna a chiedere a gran voce un taglio dell’Irpef, l’imposta sui redditi di chi percepisce un guadagno. Ma anche la Lega, che a sua volta punta sulla rottamazione quinquies delle cartelle fiscali.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Quanto si risparmia con il taglio

Al momento, la struttura fiscale vigente prevede tre scaglioni Irpef:

  • 23% fino a 28mila euro;
  • 35% tra 28 mila e 50mila euro;
  • 43% sopra i 50mila euro.

Rivolta al ceto medio, la riduzione dell’Irpef punta ad alleggerire il carico fiscale di chi, in questi anni, ha sostenuto gran parte del gettito, come spiega Maurizio Casasco, responsabile economico di Forza Italia:

È il cavallo di battaglia di Forza Italia. Il ceto medio si è caricato sulle spalle la maggior parte del gettito fiscale, è ora che abbia la doverosa attenzione.

Una riduzione dell’aliquota garantirebbe, su base annua, un risparmio di 440 euro ai redditi fino a 50mila euro e di 1.440 euro a quelli compresi tra 50.001 e 60mila euro.

Quanto costa il taglio

Ma il successo dell’operazione dipenderà dalla capacità del governo di trovare risorse certe. Un’operazione non semplice, visto che il costo è stimato in circa 4 miliardi di euro, secondo fonti di maggioranza. Se lo scaglione fosse esteso solo fino a 50mila euro, la spesa potrebbe essere inferiore.

Proprio sul costo si concentrano le maggiori preoccupazioni di Giancarlo Giorgetti, che invoca prudenza nei conti pubblici. Servono coperture adeguate per non mettere a rischio i conti pubblici, poiché molti dossier fiscali sono sul tavolo: oltre alla diminuzione dell’Irpef, anche la possibile pace fiscale (rottamazione quinquies) e Ires agevolata per gli investimenti, il tutto da armonizzare con vincoli di rigore e sostenibilità.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

La proposta azzurra sull’Irpef spesso si è scontrata con l’idea forte leghista in campo fiscale: la rottamazione. In commissione Finanze del Senato è in corso l’esame di un disegno di legge presentato dal partito di Matteo Salvini: alla ripresa dei lavori parlamentari a settembre si passerà alla fase degli emendamenti.

Cosa chiedono i partiti

Non c’è solo il taglio dell’Irpef nei piani del governo: il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato un aumento di due miliardi di euro per il settore sanitario, a fronte delle pressioni dell’opposizione, in particolare del Pd. Poi la necessità di stabilizzare l’Ires premiale, sbloccare fondi per mille nuovi agenti di polizia penitenziaria e sostenere la moda con un credito d’imposta da 250 milioni di euro. All’attenzione del governo anche l’estensione delle Zone Economiche Speciali a Umbria e Marche, già approvata in Consiglio dei ministri.

Non meno urgente è la revisione del tetto agli stipendi nella pubblica amministrazione, dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale. Sul fronte previdenziale, la Lega spinge per il blocco dell’innalzamento dell’età pensionabile, con uno stanziamento iniziale di 200 milioni. Forza Italia, invece, chiede la detassazione degli straordinari e il rinnovo dei contratti pubblici.

In Commissione Finanze al Senato il disegno di legge sulla manovra è ormai in fase avanzata e, con la ripresa dei lavori a settembre, si entrerà nella fase degli emendamenti. La Lega ha anche proposto di finanziare una nuova tranche di “pace fiscale” con un contributo straordinario delle banche, aprendo così nuovi spazi di manovra.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Source link

Carta di credito con fido

Procedura celere