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Torna “Collabora & Innova”. Risorse e maggiori opportunità


Confermata la seconda edizione del bando che premia la collaborazione tra imprese, università e istituti di ricerca

“Regione Lombardia deve essere un punto di riferimento nel campo della Ricerca e dell’Innovazione”

LECCO – Dopo il successo della prima edizione, “Collabora & Innova” si prepara a tornare. A confermare la tanto attesa notizia è l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi.

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“Visto il successo della prima edizione e l’elevato numero di domande ammesse ma non finanziabili – spiega l’assessore Fermi – abbiamo deciso di offrire una seconda opportunità ai partenariati tra imprese e organismi di ricerca, pubblici e privati, comprese università, istituti di ricerca e IRCCS. I numeri di ‘Collabora & Innova’ ci confermano che la direzione intrapresa è quella giusta, motivo per cui l’investimento previsto sarà in linea con quello della prima edizione, non si tratterà di una versione ridotta”.

Nei giorni scorsi è stata pubblicata la graduatoria del bando al quale la Giunta regionale aveva deciso di destinare, oltre allo stanziamento iniziale di 100 milioni di euro, ulteriori 30 milioni.

Complessivamente sono state presentate 138 domande, coinvolgendo 579 soggetti e per un valore complessivo dei progetti superiore a 687 milioni di euro. Gli esiti del bando indicano 59 progetti finanziabili, per un totale di 263 soggetti coinvolti e un investimento complessivo di 130 milioni di euro.

Sono 216 le imprese già attive in Lombardia coinvolte nel progetto. La provincia con il maggior numero di beneficiarie è Milano, con 93 imprese, seguita da Brescia (34), Bergamo (24), Pavia (17), Como (15), Varese (11), Monza e Brianza (10), Mantova (5), Cremona (3), Lodi (2), mentre Lecco e Sondrio contano un’impresa ciascuna.

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Confrontando questi dati con il numero totale di imprese attive nei rispettivi territori provinciali, si nota che è Pavia la provincia con la più alta percentuale di imprese coinvolte, seguita da Como e Brescia, mentre Milano si colloca al quarto posto.

Tra gli 8 ecosistemi proposti, il più significativo in termini di successo è quello dedicato a “Salute e Life Science”, con 27 progetti finanziabili e 67 milioni di euro di agevolazioni erogabili. Seguono “Sostenibilità” con 11 progetti per 20 milioni, “Manifattura Avanzata” con 10 progetti per 21 milioni e “Connettività e Informazione” con 5 progetti per 10 milioni.

È interessante osservare come la grande maggioranza dei soggetti capofila dei progetti siano imprese, ben 48 in totale, con un numero di partner per progetto che nella maggior parte dei casi si attesta tra 4 e 6. Anche i dati relativi alla dimensione delle imprese finanziabili riservano qualche sorpresa: su 223 imprese coinvolte, la stragrande maggioranza (105) sono micro o piccole imprese, seguite da 71 grandi imprese e appena 47 medie imprese.

La presenza degli organismi di ricerca nei progetti finanziabili, invece, è molto variegata e distribuita tra le diverse province lombarde. In testa si collocano l’Università degli Studi di Milano e l’Università di Pavia, entrambe coinvolte in otto partenariati, seguite dall’Università di Bergamo con 7, e da Insubria (Como-Varese) e Milano Bicocca con 6 partenariati ciascuna.

Un ulteriore dato interessante riguarda le imprese finanziabili con una significativa presenza femminile o giovanile nella compagine sociale: si tratta di 34 aziende su un totale di 223.

Ma cosa finanzierà esattamente “Collabora & Innova”? I progetti presentati sono di natura molto diversa: si va dall’introduzione di tecnologie di lavorazione più sostenibili rispetto a quelle tradizionalmente utilizzate nel settore dei beni strumentali per la mobilità elettrica, a una piattaforma innovativa per lo screening neonatale di precisione che integra biochimica e genomica.

Tra gli altri, si trovano anche studi sugli impatti del cambiamento climatico sul ciclo idrico integrato, con particolare attenzione all’hinterland milanese, e ricerche sullo xenotrapianto (ossia il trapianto di organi tra specie diverse, ad esempio da maiale a uomo), una possibile soluzione alla carenza di organi che offre vantaggi potenziali rispetto all’allotrapianto.

“La misura – chiarisce l’assessore – è volta a sostenere investimenti strategici per lo sviluppo di innovazioni di prodotto o di processo e a favorire la crescita competitiva attraverso il potenziamento della ricerca e innovazione per la maturazione tecnologica e il trasferimento tecnologico e delle conoscenze”.

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“Regione Lombardia – conclude l’assessore – deve essere un punto di riferimento, non solo nazionale, nel campo della Ricerca e dell’Innovazione e credo che questo bando lo abbia dimostrato”.



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