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1.200 distributori Esso tornano italiani anche grazie a Brixia


Cinque operatori italiani riuniti in un consorzio d’ imprese hanno acquisito dal colosso britannico Eg Group 1.200 distributori di carburante sparsi in tutto il nostro Paese e prevalentemente a marchio Esso. L’accordo, che vede coinvolta la Brixia Finanziaria fondata dal bresciano Paolo Zani e oggi presieduta dalla moglie Patrizia Ondelli, è stato siglato la notte scorsa e per diventare efficace passerà ora al vaglio dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

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Soddisfazione

«Siamo particolarmente soddisfatti per questa operazione che permette di riportare il controllo in Italia di un asset strategico come lo sono i 1.200 impianti a marchio Esso – ammette Ondelli –. La gestione di questi impianti rimarrà in capo al consorzio, ma avverrà in sinergia con gli oltre 530 impianti già di proprietà di Pad Multienergy (società controllata dalla Brixia Finanziaria con il 60,61% del capitale sociale, ndr). Questo ci consentirà di accelerare gli investimenti per lo sviluppo della rete verso i servizi “non oil” e, man mano che lo richiederà il mercato, verso i nuovi carburanti e le nuove fonti di alimentazione a servizio della transizione energetica».​​​​​​

Patrizia Ondelli Zani © www.giornaledibrescia.it

Sotto la lente

Con la cessione della rete di distributori italiani al consorzio d’imprese tricolore, la Eg Group «conclude» il suo business nel Belpaese incassando oltre 425 milioni di euro: la multinazionale di Blackburn, che vanta un giro d’affari di 24,2 miliardi di dollari, aveva rilevato gli impianti Esso nel 2018.

Oltre alla Pad Multienergy, gli altri quattro operatori protagonisti di questa operazione sono la Vega Carburanti di Mestre, la Toil di Napoli, la Dilella Invest di Bari e la Giap di Modica. Le cinque realtà che compongono il consorzio di imprese, inoltre, fanno riferimento a famiglie di imprenditori da tempo attive nel settore: Pad Multinergy è controllata da Ondelli-Zani attraverso la Brixia Finanziaria, che fin dalla fondazione condivide la compagine societaria con la famiglia Petrolini di Goldengas. La Vega carburanti fa capo alla casata dei Vianello, la Toil ai Toti, Dilella all’omonima dinastia e Giap a quella dei Minardo. «Operazioni come questa – aggiunge Patrizia Ondelli –, fanno parte del Dna della nostra azienda che già aveva acquisito in partnership una parte della rete Esso nel 2018 e stipulato l’accordo con Shell nel 2022».

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Una vecchia insegna Esso

Sinergia per i servizi

Una nota diffusa ieri spiega che i cinque operatori che compongono il consorzio mirano «a generare nuove sinergie per lo sviluppo della rete con l’ampliamento dei servizi offerti anche nell’ottica della transizione energetica, ma soprattutto permetterà di non disperdere il patrimonio di know how e competenze della organizzazione di Eg Italia, erede dal 2018 della cultura di Esso italiana». In effetti, l’acquisizione compiuta dai cinque operatori italiani mette in risalto l’obiettivo di conciliare competitività, innovazione tecnologica e riduzione dell’impatto ambientale, strizzando l’occhio alla mobilità sostenibile.

Non a caso, il bresciano Enrico Zampedri e Agostino Apa, in rappresentanza del consorzio hanno evidenziato alcune peculiarità dell’intesa sottoscritta lunedì notte, a Roma: «L’operazione, unica per impostazione nella storia del nostro settore, dimostra come le nuove sfide stimolino la creatività e la capacità di adattamento delle nostre aziende che hanno realizzato un’alleanza in grado di finanziare questo progetto altrimenti impossibile».



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