Le istituzioni finanziarie stanno promuovendo l’uso dell’intelligenza artificiale, sostenendo che la nuova tecnologia può accelerare rapidamente attività come i controlli “know-your-customer”, l’onboarding dei clienti e l’elaborazione dei documenti.
Progressi come questi possono favorire l’acquisizione di clienti e aumentare la produttività dei dipendenti, con conseguenti benefici per i profitti.
“L’AI ha rivoluzionato il modo in cui forniamo servizi finanziari e di pagamento internazionali. Nel 2024 abbiamo elaborato oltre 1.000 miliardi di dollari in transazioni globali, tutte supportate dall’IA”, afferma Tianyi Zhang, direttore generale della gestione dei rischi e della sicurezza informatica presso Ant International, con sede a Singapore.
Tuttavia, sebbene l’AI rappresenti un’opportunità per le società finanziarie come Ant International, essa comporta anche dei rischi. I malintenzionati possono sfruttare i progressi dell’intelligenza artificiale per intensificare la minaccia di truffe e frodi ai danni sia dei clienti che degli istituti finanziari.
Zhang, in particolare, è preoccupato per i deepfake, “forse gli esempi più noti dei rischi generati dall’AI”.
“In alcuni mercati, abbiamo scoperto che oltre il 70% delle nuove registrazioni potrebbero essere tentativi di deepfake”, osserva. “Abbiamo identificato più di 150 tipi di attacchi deepfake”.
L’anno scorso, Microsoft ha avvertito che i deepfake generati dall’AI sono ormai molto realistici e sempre più semplici da produrre per chiunque. L’azienda ha segnalato che i deepfake sono sempre più utilizzati nelle frodi e ha chiesto una nuova legislazione per impedire ai malintenzionati di utilizzare queste tecnologie.
I deepfake possono rappresentare una sfida per gli istituti finanziari come Ant International, che hanno bisogno di identità affidabili per poter effettuare i controlli “know-your-customer” (conosci il tuo cliente) al fine di rispettare la legislazione antifrode e antiriciclaggio.
Ad esempio, gli esperti di sicurezza informatica affermano che i lavoratori It nordcoreani utilizzano identità deepfake per ottenere lavori presso aziende tecnologiche leader e convogliare i guadagni nel paese isolato.
“Maggiore sicurezza”
Ant International è la divisione internazionale di Ant Group, l’affiliata fintech del gigante dell’e-commerce Alibaba e gestore dell’onnipresente app di pagamento Alipay. Nel 2024, Ant Group ha costituito Ant International come unità aziendale indipendente con un proprio consiglio di amministrazione.
Ant International gestisce Alipay+, Antom, Bettr e WorldFirst ed è presente in oltre 60 mercati in tutto il mondo. L’azienda fornisce servizi quali pagamenti, transazioni transfrontaliere e prestiti.
Zhang ha affermato che l’AI aiuta Ant International a garantire “maggiore efficienza” e “maggiore sicurezza” ai suoi 100 milioni di clienti in tutto il mondo, la maggior parte dei quali sono piccole e medie imprese.
Per combattere le nuove minacce poste dall’AI, Ant International si sta concentrando su tre aree: investimenti nella sicurezza e nell’AI, creazione di competenze e banche dati specifiche per il fintech ed espansione dei propri prodotti di AI business-to-business.
Zhang cita la piattaforma GenAI Cockpit di Alipay+, che fornisce alle aziende fintech, alle banche e alle superapp una valutazione dei rischi in tempo reale, oltre ad altri servizi. Ant International sostiene che la piattaforma combatte le allucinazioni e altri rischi legati ai dati utilizzando oltre 100 modelli di riconoscimento e 600.000 lessici di rischio.
Ant International si sta inoltre preparando a lanciare nei prossimi mesi EasySafePay 360, un programma di protezione dell’account per Alipay+. Questa piattaforma sfrutterà l’intelligenza artificiale per gestire i rischi e salvaguardare le transazioni, oltre a offrire una garanzia di rimborso per le transazioni ritenute non autorizzate.
L’azienda spera che la piattaforma faciliterà il crescente numero di pagamenti transfrontalieri, stimolati dai viaggi internazionali. Ant International, citando ricerche esterne, stima che il mercato lordo dei servizi di viaggio transfrontalieri potrebbe raggiungere 1,8 trilioni di dollari entro il 2028.
L’articolo originale è stato pubblicato su Fortune.com
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